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I disturbi dello spettro autistico sono un'ampia gamma di manifestazioni cliniche con gravità e sintomi differenti, ma con caratteristiche comuni come difficoltà di comunicazione e interazione, interessi limitati e comportamenti ripetitivi, sintomi che influenzano le capacità funzionali a scuola, al lavoro e in altri ambiti della vita.
Per molti anni si è ipotizzato che le vaccinazioni effettuate nella prima infanzia potessero far insorgere questo disturbo ma, fortunatamente, oggi sappiamo che non è così.
In questo articolo approfondiremo:
1 La storia della relazione tra vaccini e autismo
2 I vaccini possono causare autismo?
3 Il vaccino per il Covid-19 può causare autismo?
Il dibattito è iniziato nel 1998 quando alcuni ricercatori britannici hanno pubblicato un articolo in cui si affermava che il vaccino contro morbillo-parotite-rosolia (MMR) causava l'autismo.
Lo studio ha innescato un ampio dibattito sulla sicurezza di questo vaccino e sono stati condotti moltissimi studi che hanno confutato, senza ombra di dubbio, l’ipotesi di una correlazione tra l’autismo e i vaccini.
Contemporaneamente è stata avviata un'indagine sullo studio del 1998, nell’ambito della quale è emersa una lunga serie di problemi metodologici che hanno smontato completamente la consistenza scientifica di quanto affermato, tanto che la rivista che lo aveva pubblicato scelse di ritirarlo.
Nel 2010, il General Medical Counsel, terminate le indagini, ha affermato che il documento presentato nel 1998 non solo non era scientificamente valido, ma anzi era frutto di un progetto fraudolento e di una falsificazione deliberata dei dati condotta dal capo del gruppo di lavoro, il dottor Andrew Wakefield, a cui fu revocata l’abilitazione alla professione medica. Gli investigatori scoprirono infatti che un avvocato inglese, che per interessi personali era alla ricerca di un collegamento tra il vaccino e l'autismo, aveva pagato Wakefield con più di mezzo milione di dollari per attestare un collegamento tra la vaccinazione e l’autismo.
Purtroppo, nonostante sia stato ampiamente provato che la correlazione non esiste, questo episodio ha minato la fiducia della popolazione nella vaccinazione e tutt’oggi esistono in questo campo molte persone scettiche.
No, i vaccini non hanno responsabilità nello sviluppo dei disturbi dello spettro autistico. La possibile correlazione è stata ampiamente studiata in seguito all’articolo pubblicato nel 1998, poi ritirato, che aveva stabilito un primo collegamento ma, a tutt’oggi, non esistono prove a favore di questa ipotesi.
La vaccinazione contro il Sars-CoV-2 è stata sviluppata molto di recente e in Italia non è ancora disponibile per la prima infanzia.
È importante però sottolineare che, anche nel momento in cui vi sarà l’approvazione della vaccinazione contro il Sars-CoV-2 per i bambini dagli 0 ai 6 anni, non esistono presupposti medici, storici o biologici per presumere che si possa osservare una correlazione tra tale vaccino e lo sviluppo di disturbi dello spettro autistico. Tuttavia, ad oggi, in letteratura non vi sono studi specifici in merito.