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7' Lettura

Il morbo di Alzheimer è una tra le forme più comuni di demenza, un termine vasto che si riferisce alla perdita della memoria e di altre abilità intellettive talmente grave da interferire con la vita quotidiana. Il morbo di Alzheimer rappresenta circa la metà dei casi di demenza.

Ma quando dobbiamo iniziare ad alzare il livello di attenzione? Quando cominciare a preoccuparci e a decidere di consultare uno specialista? Ne parliamo in questo articolo, dove troverai:

  1. Il decalogo dei sintomi premonitori dell'Alzheimer's
  2. Come distinguere i segni dell'invecchiamento dai sintomi premonitori dell'Alzheimer's?
  3. Come aiutare una persona che mostra i primi segni dell'Alzheimer's?

Concetto donna con Alzheimer's

1. Il decalogo dei sintomi premonitori dell'Alzheimer's

L'Alzheimer's Association, società internazionale che si occupa di questa malattia, ha promosso la diffusione di un decalogo di sintomi cosiddetti "premonitori" che possono dirimere la diagnosi precoce di tale disturbo:

  1. La perdita di memoria che influisce sul quotidiano: uno dei segnali più comuni del morbo di Alzheimer è la perdita della memoria a breve termine, ossia la capacità di ricordare informazioni recenti. Altri segni includono la dimenticanza di date o eventi importanti, la ripetizione delle stesse domande, la necessità di usare strumenti a supporto della memoria o su membri della famiglia per compiti precedentemente gestiti in autonomia;
  2. Difficoltà nella programmazione o risoluzione dei problemi: possono emergere cambiamenti nell'abilità di seguire programmi o lavorare con numeri, ricordare informazioni familiari come ad esempio ricette o lo stato delle bollette mensili;
  3. Lasciare incompiuti impegni famigliari, lavorativi o nel tempo libero: difficoltà nel completare le attività quotidiane, problemi alla guida verso luoghi conosciuti, nel portare a termine un progetto lavorativo o ricordare le regole di giochi (ad esempio carte, sport, ecc.);
  4. Confusione riguardo a tempi o luoghi: perdere il senso di date, stagioni e del passare del tempo;
  5. Difficoltà nell'interpretazione delle immagini visive e dei rapporti spaziali: problemi di lettura e per stabilire colore o contrasti. In termini di percezione, un/a paziente potrebbe passare davanti a uno specchio e pensare che ci sia qualcun altro nella stanza, senza capire di essere la persona riflessa;
  6. Nuove difficoltà con la lingua parlata o scritta: interrompere una conversazione perché non si ha idea di come andare avanti, oppure ripetizioni di parole, oppure non trovare la parola giusta o chiamare le cose con il nome sbagliato;
  7. Perdere oggetti e incapacità di ricordare il percorso fatto: lasciare gli oggetti in luoghi insoliti riuscire a ritrovarli o ritornare sui propri passi, accusando gli altri di averli rubati;
  8. Capacità di giudizio ridotta o assente: difficoltà nella gestione del denaro o nell'igiene personale;
  9. Ritiro dal lavoro o dalle attività sociali: abbandono di hobby, routine di socializzazione, progetti di lavoro, o attività ricreative;
  10. Cambiamenti di umore e di personalità: confusione, sospetto, umore depresso, ansia e paura, reazioni suscettibili a casa, a lavoro, con gli amici, o in contesti diversi dalla routine.

2. Come distinguere i segni dell'invecchiamento dai sintomi premonitori dell'Alzheimer's?

I segni dell'invecchiamento e quelli dell'Alzheimer's possono presentare delle sovrapposizioni, ma esistono differenze significative che possono aiutarci a distinguere tra i due. Vediamoli insieme:

  • Memoria: mentre è normale avere occasionali dimenticanze legate all'età, come dimenticare dove abbiamo messo le chiavi, la perdita di memoria nell'Alzheimer's è più grave e influisce in modo significativo sulla vita quotidiana;
  • Abilità cognitive: con l'invecchiamento, le abilità cognitive possono rallentare leggermente, ma non dovrebbero diminuire in modo significativo. Nell'Alzheimer, le persone possono avere difficoltà a risolvere problemi o a pianificare attività che una volta eseguivano con facilità.
  • Impegni familiari e sociali: mentre è comune ritirarsi da alcune attività sociali con l'invecchiamento, nell'Alzheimer's il ritiro può essere più estremo e includere la rinuncia a hobby amati o attività che una volta erano apprezzate;
  • Confusione temporale e spaziale: le persone anziane possono occasionalmente sentirsi disorientate nel tempo o nello spazio, ma nell'Alzheimer's questa confusione può essere più grave e persistente. Ad esempio, potrebbero perdere il senso delle stagioni o dimenticare come tornare a casa da un luogo familiare;
  • Cambiamenti di umore e personalità: mentre è normale che le persone possano diventare un po' più irritabili con l'età, nell'Alzheimer's i cambiamenti di umore possono essere più estremi e repentini. Possono anche verificarsi cambiamenti nella personalità, come diventare più sospettosi o ansiosi, che non sono tipici dell'invecchiamento normale.
Persone anziate che si intrattengono con hobby
In sintesi, sebbene alcuni segni dell'invecchiamento possano somigliare ai sintomi dell'Alzheimer's, è la gravità e la persistenza di tali sintomi, insieme al loro impatto sulla vita quotidiana, che spesso distinguono la malattia dall'invecchiamento normale. Se si manifestano segni e sintomi che interferiscono con le attività quotidiane, è importante consultare al più presto uno specialista, come un/a neurologo/a o un/a geriatra. Consultare uno specialista tempestivamente può permettere una diagnosi precoce e l'adozione delle adeguate misure per gestire la malattia. La diagnosi precoce può anche fornire una maggiore tranquillità e un supporto adeguato sia per la persona affetta dai sintomi sia per i suoi familiari.

3. Come aiutare una persona che mostra i primi segni dell'Alzheimer's?

Quando si notano i primi segni dell'Alzheimer's in una persona cara, è fondamentale offrire sostegno e comprensione. Prima di tutto, è importante consultare un medico per una valutazione accurata e un piano di trattamento. Mantenere una comunicazione aperta e rassicurante può essere di grande conforto. Creare una routine strutturata e prevedibile può aiutare a ridurre l'ansia e la confusione. Inoltre, fornire assistenza pratica nelle attività quotidiane, come la gestione delle finanze o la preparazione dei pasti, può alleviare il carico di chi affronta la malattia. Infine, coinvolgere la persona in attività stimolanti e rilassanti può contribuire a mantenere il benessere emotivo e cognitivo.

Per capire a pieno cosa potrebbe provare una persona con l'Alzheimer's, proviamo a cambiare sguardo, riportando le parole di Julianne Moore, premio Oscar come attrice protagonista, nei panni di un'affermata linguista, professoressa alla Columbia University e affetta da Alzheimer:

Buongiorno. È un onore essere qui oggi. La poetessa Elisabeth Bishop una volta ha scritto "l'arte di perdere non è difficile da imparare". Così tante cose sembrano pervase dall'intenzione di essere perdute che la loro perdita non è un disastro. Non sono una poetessa. Sono una persona che convive con l'esordio precoce dell'Alzheimer e, in quanto tale, mi trovo ad apprendere l'arte del perdere ogni giorno. Perdo l'orientamento, perdo degli oggetti, perdo il sonno ma soprattutto perdo i ricordi. In tutta la mia vita ho accumulato una massa di ricordi che sono diventati in un certo senso i più preziosi tra tutti i miei averi. La sera in cui ho conosciuto mio marito, la prima volta in cui ho tenuto tra le mani un libro, la nascita dei miei figli, le amicizie che ho fatto, i viaggi per il mondo. Tutto quello che ho accumulato nella vita, tutto quello per cui ho lavorato con tanto impegno ora inesorabilmente mi viene strappato via. Come potete immaginare o anche come sapete questo è atroce. Ma c'è ancora di peggio. Chi ci può più prendere sul serio quando siamo così distanti da quello che eravamo? Il nostro strano comportamento e il nostro parlare incespicante cambia la percezione che gli altri hanno di noi e la nostra percezione di noi stessi. Noi diventiamo ridicoli, incapaci, comici ma non è questo che noi siamo. Questa è la nostra malattia e come qualunque malattia ha una causa, ha un suo progredire e potrebbe avere una cura. Il mio più grande desiderio è che i miei figli, i nostri figli, la prossima generazione non debba affrontare quello che sto affrontando. Ma tornando all'oggi sono ancora viva. So di essere viva. Ho delle persone che amo profondamente, ho delle cose che voglio fare nella vita. Me la prendo con me stessa perché non riesco a ricordarmi le cose ma ho ancora dei momenti nella giornata di pura allegria, di gioia e vi prego non pensate che io stia solo soffrendo. Seppure sto soffrendo io mi sto battendo sto lottando per restare parte della realtà, per restare in contatto con quella che ero una volta. Così "vivi il momento" è quello che mi dico. È davvero tutto quello che posso fare: vivere il momento; è non massacrarmi più del necessario per imparare l'arte di perdere. Una cosa che cercherò di conservare è il ricordo di aver parlato qui oggi. Se ne andrà lo so che se ne andrà. Potrebbe essere già sparito domani. Ma è talmente importante per me parlare qui oggi come la mia vecchia ambiziosa me stessa che era tanto affascinata dalla comunicazione. Grazie di questa opportunità. Ha un importanza enorme per me. Grazie. (Still Alice di Westmoreland e Glatzer)


Ihealthyou Redazione
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