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Ogni anno il 14 giugno ricorre la Giornata Mondiale dei Donatori di sangue.
Ma perché è così importante donare?
Donare il proprio sangue è un gesto di grande generosità, che racchiude i principi di solidarietà, valore civico ed etico.
È un semplice gesto che aiuta a salvare molte vite umane, in quanto il sangue umano non si può riprodurre artificialmente ed è indispensabile per le nostre vite. Si tratta di un atto spontaneo, volontario, ma soprattutto responsabile.
Ricordate inoltre che donare sangue non danneggia in alcun modo la nostra salute... anzi..
Nel corso di questo articolo, vedremo perché è così importante donare il sangue e come si dona.
- Chi può donare il sangue?
- 7 motivi per cui è importante donare
- Come donare il proprio sangue o plasma in sicurezza
- AVIS: come diventare donatore
1. Chi può donare il sangue?
Stiamo parlando di un atto che, in prima istanza, può salvare una vita umana, o più di una, in determinate casistiche. In Italia la donazione di sangue è un’attività volontaria, non retribuita ed anonima. Ciò significa che il ricevente non saprà per merito di chi, ha ricevuto la trasfusione di sangue.
Ci sono dei requisiti per donare il sangue, ovvero:
- Si consiglia un’età compresa tra i 18 e i 60 anni;
- È buona norma avere un peso corporeo superiore ai 50kg;
- Buono stato di salute ed un corretto stile di vita.
Questi sono alcuni dei principali, per approfondire puoi guardare questo video realizzato dall'Associazione AVIS Nazionale (Associazione Volontari Italiani Sangue):
2. 7 motivi per cui è importante donare
Donare il sangue non solo permette di fare del bene agli altri ma anche a se stessi.
Ma quali sono allora i vantaggi per il donatore? Scopriamo insieme 7 motivi per cui è importante donare:
- Aiutare persone in difficoltà. Le trasfusioni di sangue sono molto efficaci soprattutto per chi ha subito interventi chirurgici, e per le persone che soffrono di patologie che necessitano di continue trasfusioni (si pensi all’anemia mediterranea; ovvero una malattia ereditaria del sangue)
- Contribuire all’autosufficienza della nostra comunità. La pratica della donazione del sangue in Italia è in costante aumento da diversi anni, ma ce n’è sempre il bisogno di nuove. Il sangue infatti, ha una cosiddetta “durata” di circa 40 giorni dal momento del prelievo. Questa durata è minore, se il sangue proviene da bambini o anziani. Ecco perché è fondamentale che ci sia un continuo aumento dei donatori, così da mantenere stabile la quantità di sangue a disposizione.
- È un atto che dura pochi minuti. Le donazioni richiedono pochissimo tempo, una manciata di minuti circa. La frequenza delle stesse, è di circa 4 volte all’anno per gli uomini e due per le donne fertili, con intervalli di appuntamento non inferiori ai 90 giorni. Solo donando il plasma, gli intervalli tra le donazioni saranno minori.
- Il sangue non si produce artificialmente. In laboratorio non è possibile ricreare il sangue. Ecco perché la donazione è l’unico modo per trasferire il sangue da un corpo all’altro.
- È una pratica che non fa male. La procedura che porta alla donazione non porta dolore per il donatore. Inoltre, non è in alcun modo dannosa per la vostra salute. Se pensate che donando “perderete” sangue dal vostro corpo, potete tranquillizzarvi: esso si riprodurrà in breve tempo, per cui non ci sono rischi.
- È una forma di prevenzione. Donare regolarmente può considerarsi come una strategia di prevenzione, per due motivazioni: si possono effettuare esami del sangue gratuitamente e, ogni qual volta scegliamo di donare, effettuiamo una visita dal medico che controllerà il nostro stato di salute.
- Donare non è obbligatorio, ma è sempre un’ottima scelta.
3. Come donare il proprio sangue o plasma in sicurezza
Ogni giorno circo 1800 persone hanno bisogno di trasfusioni di sangue per poter sopravvivere.
Le condizioni di sicurezza dei donatori e dei riceventi sono sempre garantite.
La sicurezza delle trasfusioni di emocomponenti, come globuli rossi, piastrine e plasma, è un obiettivo prioritario per il Servizio Sanitario Nazionale e i professionisti del settore. Ci sono tre obiettivi principali che guidano questo impegno, tra cui:
- Salvaguardare la salute del donatore: Viene posta particolare attenzione nella selezione accurata dei donatori, garantendo che siano in buona salute e che soddisfino i requisiti per donare sangue in modo sicuro. Questo processo mira a preservare il benessere del donatore.
- Escludere la trasmissione di malattie infettive: Prima della trasfusione, vengono effettuate analisi di laboratorio avanzate per identificare e escludere la presenza di malattie infettive, come l'HIV, l'epatite B e C, e altre infezioni trasmissibili attraverso il sangue. Questo è fondamentale per proteggere la salute del ricevente.
- Verificare la corrispondenza del gruppo sanguigno: Un altro obiettivo essenziale è garantire che il sangue trasmesso sia compatibile con il gruppo sanguigno del ricevente. Sono effettuati test accurati per identificare e confermare il gruppo sanguigno, riducendo così il rischio di reazioni avverse alla trasfusione.
Attraverso la rigorosa selezione dei donatori, l'utilizzo di avanzate tecniche di laboratorio e un sistema di sorveglianza del sangue (emovigilanza), si cerca di garantire che le trasfusioni di emocomponenti siano sicure per entrambe le parti coinvolte: donatori e riceventi.
4. AVIS: come diventare donatore?
Donare il proprio sangue è un gesto di grande generosità, che racchiude i principi di solidarietà, valore civico ed etico.
Stai valutando la possibilità di diventare volontario? Se desideri diventare donatore di sangue ti consigliamo allora di prendere contatto con la sede AVIS più vicina.