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La gastroenterite virale è una comune malattia infettiva acuta, anche chiamata influenza intestinale o virus intestinale. In realtà, non ha nulla a che fare con l’influenza e i suoi sintomi non interessano solo l’intestino, bensì tutto il tratto digerente. La gastroenterite virale può dare delle complicanze se contratta da persone debilitate, anziane o da bambini/e molto piccoli/e.
Ecco cosa scoprirai leggendo questo articolo:
La gastroenterite virale è una malattia infettiva acuta che coinvolge l’apparato digerente, in particolare stomaco e intestino, per questo è chiamata anche, impropriamente, influenza intestinale o virus intestinale.1 Si manifesta con sintomi, che possono essere anche piuttosto violenti, e che sono causati dall’azione combinata del virus patogeno e delle molecole infiammatorie prodotte dal sistema immunitario che alterano la funzionalità delle cellule gastrointestinali.
La sintomatologia della gastroenterite virale comprende:
La gastroenterite virale è una malattia altamente contagiosa, che si trasmette per contatto con persone infette o portatrici, o toccando oggetti o superfici dove sia presente il virus. In genere, il contagio avviene dalle mani alla bocca. In altri casi, la gastroenterite virale può essere trasmessa per via oro-fecale, ad esempio entrando in contatto con acque o cibi contaminati.1,3 I tempi di incubazione dell’infezione sono brevi, possono trascorrere da poche ore a tre giorni prima che compaiano i sintomi.1,2
I virus responsabili della gastroenterite acuta sono diversi, in particolare rotavirus e norovirus, e in misura minore cytomegalovirus e adenovirus. Nello specifico, il rotavirus colpisce soprattutto in età infantile, causando gastroenteriti anche gravi, mentre il norovirus infetta indistintamente bambini/e e persone adulte. Le gastroenteriti virali sono più frequenti nei mesi invernali.3
La diagnosi di influenza intestinale virale è di tipo differenziale e spetta al medico curante. La gastroenterite, infatti, può essere causata anche da microrganismi diversi dai virus come batteri, protozoi o vermi parassiti.3
Il/la curante possono giungere alla diagnosi con la valutazione dei segni clinici che accompagnano la gastroenterite e la palpazione dell’addome. Ad esempio, sintomi particolarmente severi tra cui vomito persistente, febbre superiore ai 39° C, diarrea con sangue, forti dolori addominali accompagnati da gonfiore o edema, possono far sospettare cause diverse rispetto ad un virus intestinale, tra cui: infezioni batteriche e intossicazioni alimentari o avvelenamento, appendicite, diverticolite, blocco intestinale. Oltre alla visita obiettiva, il medico/a possono arrivare alla diagnosi differenziale di gastroenterite virale anche raccogliendo dati importanti tra cui:
La diagnosi di gastroenterite virale è particolarmente importante quando la persona colpita è molto anziana o in età infantile, soffra di malattie croniche o abbia una condizione di compromissione immunitaria.1,3
In questi casi può essere necessario procedere ad esami e analisi ulteriori, tra cui una analisi delle feci per individuare l'agente patogeno della gastroenterite, esami del sangue con emocromo per valutare lo stato infiammatorio e infettivo generale dalla conta dei globuli bianchi, TAC addominale in caso di sospette anomalie interne.1,3
La gastroenterite virale acuta normalmente ha un decorso velocissimo, e dura tra le 24 e le 72 ore senza lasciare strascichi. In casi meno frequenti, i sintomi possono protrarsi per una o due settimane, ma se superano i 14 giorni non si parla più di gastroenterite acuta, bensì di infezione cronica che richiede ulteriore attenzione medica.1,3
Normalmente la gastroenterite virale è un’infezione benigna, che guarisce spontaneamente nel giro di un paio di giorni senza bisogno di cure specifiche. Occorre, infatti, specificare che le infezioni virali non vanno mai trattate con antibiotici, che potrebbero peggiorare la situazione, salvo diversa indicazione medica. Tuttavia, ci sono dei casi in cui un aiuto farmacologico è necessario. Vediamoli.
Nelle forme leggere di gastroenterite virale che colpiscano persone in buona salute, possono essere prescritti farmaci sintomatici quali:
Quando vi sia una disidratazione importante causata da vomito e/o diarrea violenti si possono reintegrare i fluidi e i sali minerali persi con infusioni endovenose. Tuttavia, è raro che ci sia bisogno di un ricovero ospedaliero, a meno di condizioni precarie di salute. Infine, una nota relativa agli antibiotici. Non sono utili contro agenti virali come in questo caso, tuttavia, quando esista il rischio di sovrainfezione batterica, il/la medico/a possono ritenere più prudente prescriverli.1,3
I rimedi naturali e i comportamenti utili in caso di gastroenterite virale devono mirare principalmente ad evitare la disidratazione. Per questo è utile assumere molti fluidi, anche se interviene il vomito è necessario comunque bere acqua con zuccheri e soluzioni saline, come, ad esempio, le bevande per chi fa sport. I succhi di frutta confezionati, invece, possono peggiorare la diarrea e sono controindicati. 1,3
Per quanto riguarda l’alimentazione, non ci sono consigli dietetici specifici da seguire in caso di gastroenterite virale. I cibi tradizionalmente consigliati in questi casi, tra cui fette biscottate, tè, riso bianco bollito, banane e mele, patate lesse, possono essere d’aiuto nell’alleviare i sintomi ma non migliorano la prognosi dell’influenza intestinale.1,3 Il riposo, invece, è sempre consigliato.
Non sempre è possibile prevenire la gastroenterite virale, ma proteggersi seguendo semplici regole di igiene e di comportamento riduce il rischio di contagio.3 Ecco le misure consigliate:
In rari casi la gastroenterite virale può dare delle complicanze e persino rappresentare un rischio per la vita nelle persone con grave compromissione immunitaria. In generale, occorre intervenire prontamente quando la disidratazione raggiunga livelli tali da provocare i seguenti sintomi:
Se contratta in età infantile o in gravidanza, la gastroenterite virale deve essere monitorata con qualche accorgimento superiore. Vediamo come è consigliato comportarsi in entrambi i casi.
Il contagio del virus intestinale è frequente tra neonati/e e bambini/e e non bisogna preoccuparsi eccessivamente. La gastroenterite virale passa da sola, bisogna solo tenere il/la piccolo/a idratato/a e a riposo. Bisogna però informare subito il/la pediatra nei seguenti casi:
Una gastroenterite virale contratta in gravidanza non rappresenta un pericolo perché non si trasmette al feto. Tuttavia, una condizione di debilitazione e disidratazione conseguente ad una influenza intestinale violenta possono bloccare la crescita del feto e ridurre il volume del liquido amniotico, così come anticipare il travaglio in fase finale della gravidanza. Per questa ragione è bene che la futura mamma segua scrupolosamente le regole di igiene per prevenire la gastroenterite virale così come qualsiasi altra malattia infettiva.
Se, poi, il contagio dovesse comunque avvenire, l’accorgimento principale sarà evitare la disidratazione assumendo fluidi ricchi di sali minerali per bocca o, se necessario, per via endovenosa, e sforzarsi di mangiare cibi solidi quando la nausea lo consente. Il riposo è obbligatorio. Una volta che la gastroenterite sia stata superata, è consigliabile assumere probiotici e/o fermenti lattici per rimettere a posto l’intestino. Infine, è necessario chiamare subito il/la medico/a nei seguenti casi: