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Il Papilloma Virus umano (HPV) è l'infezione a trasmissione sessuale più comune sia nell’uomo che nella donna. Responsabile di verruche (condilomi) che si sviluppano nell’area genitale, può essere precursore dello sviluppo di alcuni tipi di cancro. Scopriamo insieme come individuare l’infezione e come prevenirla.
Ecco cosa troverai nell’articolo:
Nella maggior parte dei casi gli uomini che contraggono l’infezione da HPV non presentano sintomi e debellano il virus spontaneamente senza accorgersi di aver contratto l’infezione. Nei casi in cui, invece, l'infezione permanga senza che la reazione immunitaria riesca a sconfiggere il virus, questo può portare allo sviluppo di verruche genitali e ad alcune tipologie di cancro. Le verruche, chiamate condilomi, possono essere piccole, grandi, piatte, in rilievo o a forma di cavolfiore e si localizzano su:
I condilomi solitamente non danno dolore ma possono provocare una sensazione di fastidio. Non è possibile prevedere in alcun modo quale sarà l’evoluzione dell’infezione, se il corpo sarà in grado di debellare autonomamente il virus o se questo riuscirà a persistere, innescando anche una reazione cellulare che può portare nel tempo allo sviluppo del cancro.1,2 Per questo una diagnosi tempestiva è sempre essenziale.
Non esiste un test di routine che negli uomini consenta di verificare periodicamente la presenza dell’HPV. La diagnosi solitamente segue la comparsa delle verruche e, quindi, si basa sulla visita medica e sull’aspetto clinico dei condilomi. È possibile che, inoltre, vengano prescritti esami quali:
Nel caso di uomini che abbiano rapporti omosessuali è possibile effettuare un Pap test anale o l’HPV test anale per valutare se vi siano modificazioni cellulari precancerose indotte dall’HPV o sia presente DNA virale. 1,2
Il Papillomavirus umano colpisce la pelle e le membrane che rivestono tutto il nostro corpo. Quando si parla di Papilloma virus, s’intende in realtà un gruppo di oltre 100 virus che attaccano differenti aree. L’incontro con uno dei ceppi del Papilloma virus è, quindi, praticamente inevitabile per ogni persona, soprattutto se sessualmente attiva, almeno una volta nella vita.
Al di sotto dei 30 anni, nella maggior parte dei casi, l’infezione si risolve spontaneamente spesso senza dare alcun sintomo, ma è possibile che questo non accada e che l’infezione permanga nel tempo sulla pelle.
Tra i diversi ceppi del virus, alcuni provocano più frequentemente l’insorgenza delle verruche e altri sono, invece, correlati con le lesioni cancerose. Per le donne, l’HPV è il principale responsabile del cancro alla cervice uterina, mentre nell’uomo può provocare altre tipologie di cancro (es. all’ano) ma questo accade molto più raramente rispetto alla donna.1,3
Nelle zone del corpo che colpisce, l’HPV può causare cambiamenti a livello cellulare, dare luogo a lesioni precancerose e in seguito al tumore. Il processo è fortunatamente molto lento e, nel caso si faccia prevenzione con visite mediche regolari, è possibile individuare le lesioni precocemente. Nell’uomo i principali tipi di tumore innescati dall’infezione da HPV sono:
È importante sottolineare che i tumori da HPV sono rari nell’uomo, ma sono più frequenti in caso di immunodepressione, fumo di sigaretta e rapporti omosessuali. Si ipotizza, inoltre, un ruolo dell’HPV nel cancro ai testicoli e nel cancro urogenitale, ma l’associazione è ancora in fase di studio.3,4
L'infezione da HPV è un importante fattore di rischio per l'infertilità maschile perché riduce la motilità spermatica e il tasso di spermatozoi con morfologia normale. I ceppi di HPV più spesso correlati all’infertilità maschile sono: HPV-45, -52, -18, -59 e -16, alcuni di questi sono gli stessi che, con maggiore frequenza, portano allo sviluppo del cancro, pertanto meritano particolare attenzione nel monitoraggio della progressione della patologia.1,5
Le infezioni da HPV sono nella maggior parte dei casi temporanee e asintomatiche, per cui è probabile che sia l’uomo che la donna che abbiano contratto l’infezione possano trasmetterla al partner senza saperlo. Si consiglia pertanto, come per tutte le altre malattie sessualmente trasmissibili, di utilizzare il preservativo nei rapporti sessuali se si hanno partner diversi. Inoltre, sebbene nel 95% dei casi la trasmissione del virus sia per via sessuale, è possibile che avvenga anche tramite il contatto con oggetti contaminati.
È importante ricordare che l’HPV può manifestarsi anche dopo anni da quando è stato contratto, per cui nel caso in cui in una relazione stabile dovesse verificarsi l’infezione in uno dei due partner è possibile che essa sia stata contratta in precedenza, senza che però abbia provocato alcuna sintomatologia.1,2,3
Le principali soluzioni terapeutiche per l’HPV sono l’asportazione chirurgica in anestesia locale e la bruciatura dei condilomi, utilizzate a seconda della dimensione, posizione e forma delle lesioni, e generalmente si accompagnano all’utilizzo di creme a base di imiquimod, immunomodulatore dotato di attività antivirale topica. In alcuni casi, il solo utilizzo della crema porta alla regressione della sintomatologia. È, inoltre, importante sottolineare la necessità che sia effettuata l’analisi istologica del tessuto prelevato.
Si ricorda di astenersi da rapporti sessuali non protetti in caso di diagnosi di HPV, seguendo il parere del/della medico/a.1,2
Il vaccino contro il Papilloma virus non elimina il rischio di contrarre l’infezione, ma ne riduce l’incidenza e potenzia la risposta immunitaria, proteggendo l’uomo da alcune forme tumorali e dai condilomi genitali.
La vaccinazione per l’HPV è raccomandata per i ragazzi a partire dagli 11 anni di età. Sono previste due dosi di vaccino somministrate a 6 mesi di distanza, ma se il ciclo vaccinale inizia dopo il compimento dei 15 anni, le dosi previste sono tre. Fino a 18 anni è totalmente gratuito, ma può essere richiesto fino ai 45 anni, soprattutto se si fa parte di una categoria a rischio.
I vaccini anti-HPV oggi approvati hanno un profilo di sicurezza elevatissimo, sono, infatti, stati somministrati a milioni di persone nel mondo senza evidenziare particolari criticità. Sono, inoltre, efficaci nel prevenire oltre il 90% delle forme tumorali associate all’HPV.1,2,6,7
L’HPV può essere trasmesso sia dall’uomo che dalla donna, che spesso contraggono l’infezione e, non avendo alcuna sintomatologia, infettano involontariamente il partner. Le donne, però, seguono solitamente i programmi di prevenzione per il cancro all’utero (Pap test o HPV Dna test) e pertanto è più frequente che ricevano una diagnosi di infezione da HPV. Per l’uomo questo non accade perché non esistono programmi di screening per la prevenzione. Nel caso in cui venga riscontrata l’infezione è necessario seguire le indicazioni del/della curante in merito ai comportamenti da tenere per preservare la salute del proprio partner e la propria.1,2