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Ti sei mai dedicato alla coltivazione di piante e ortaggi o alla cura delle piante da interno? In questi casi ti sei accorto di un cambiamento dell’umore proprio grazie a queste attività? Oppure, ti è mai capitato di fare una passeggiata all’aria aperta e accorgerti che lo stress e la stanchezza accumulata svanissero all’improvviso?
Se la risposta è sì ti sveliamo il motivo: secondo la letteratura scientifica, il semplice contatto con la natura ha un’influenza positiva sull’uomo tanto da essere oggi trasformata in una vera e propria terapia: l’ortoterapia.
L’ortoterapia nacque in modo accidentale intorno al 1600 quando ai pazienti meno abbienti, che non potevano permettersi di pagare il ricovero, veniva chiesto di prendersi cura del giardino dell'ospedale. Fu così che i medici scoprirono con grande stupore che questi malati guarivano più in fretta rispetto ai pazienti più ricchi ai quali, ovviamente, non era richiesto di offrire questo servizio.
Dopo diversi anni, più precisamente nel dopoguerra, l’ortoterapia venne reintrodotta in Inghilterra per rimettere in salute i soldati tornati in patria con gravi problemi psicologici e fisici.
L’ortoterapia venne poi riconosciuta come disciplina scientifica negli anni ’70 in America con la fondazione dell’American Horticultural Therapy Association (AHTA). Da allora, negli Stati Uniti l’ortoterapia viene praticata con centri specializzati di fama internazionale, reparti di ortoterapia negli ospedali e una specifica facoltà universitaria dedicata.
In Europa, invece, siamo ancora lontani da questa situazione in quanto esistono solo esperienze sporadiche.
L’ortoterapia consiste in attività di giardinaggio, coltivazione di piante e ortaggi, cura delle piante, gestione di un terreno e raccolta dei frutti con l’affiancamento/assistenza di operatori esperti, al fine di ottenere risultati riabilitativo-terapeutici. Si tratta, infatti, di attività che non solo stimolano i sensi del tatto, dell’udito, dell’olfatto e della vista ma portano i soggetti coinvolti a ritrovare il benessere interiore.
È importante sottolineare che l'ortoterapia non sostituisce le cure mediche, ma deve essere considerata un complemento al percorso indicato dal medico competente. Non ci sono controindicazioni per questa pratica, che può essere svolta da chiunque desideri migliorare il proprio benessere interiore, che si tratti di un piccolo orto, un giardino o anche solo un balcone con alcuni vasi. Quello che conta è l'attività della "cura", il movimento fisico, il rilassamento della mente e le nuove esperienze emotive che permettono di valorizzare se stessi e aumentare l'autostima.
Prendersi cura di altri esseri viventi come le piante diventa una vera e propria terapia per chi soffre di alcune patologie come ipertensione, problemi motori e/o post-operatori, fino alla depressione o a sindromi più gravi come l’Alzheimer e l’autismo.
Può sembrare assurdo che, nel XXI secolo, in un mondo che si sta trasformando grazie alle nuove tecnologie, la natura possa esercitare un’influenza terapeutica sul benessere psicofisico delle persone. In realtà, non è così strano se si pensa a quanto oggi la maggior parte della popolazione viva in contesti urbani dove la separazione dal verde comporta molto spesso disagi psico-fisici non indifferenti come stress, ansie, depressione e crisi di panico.
Attenzione però, l’ortoterapia non rappresenta una terapia esclusiva ma deve essere associata alle cure mediche e al percorso indicato dal medico competente in base al singolo caso.
L’ortoterapia non ha però nessuna controindicazione ed è proprio per questo motivo che può essere praticata da chiunque voglia ritrovare il proprio benessere interiore. Non importa se si tratta di un vero e proprio orto, di un giardino o di un balcone con alcuni vasi o del cosiddetto indoor garden, ciò che conta è l’attività della “cura”, il movimento fisico, il rilassamento della mente e le nuove esperienze emotive che permettono di valorizzare se stessi e ottenere più autostima.