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I purificatori d’aria sono apparecchi elettronici utili per migliorare la qualità dell’aria e, di conseguenza, contrastare le allergie respiratorie. Queste, infatti, sono sono influenzate da ciò che respiriamo. Pertanto, ripulire l’aria, soprattutto in ambienti chiusi e dove passiamo molte ore, può diventare un valido alleato per la nostra salute.
Ecco cosa tratteremo in questo articolo:
I purificatori d’aria permettono di depurare l’aria dalle particelle dannose che possono causare allergie, riciclando l’aria all’interno degli spazi chiusi e migliorando il microclima abitativo.
Il filtraggio dell’aria degli ambienti chiusi è utile nel caso di soggetti allergici perché negli spazi indoor proliferano allergeni quali polvere, acari, pelo di animali. Inoltre, l’apertura di finestre e/o porte introduce nell’ambiente interno pollini e muffe. Questo comporta una maggiore esposizione ad allergeni negli ambienti interni rispetto all’ esterno.
Le manifestazioni allergiche in caso di esposizione alle particelle inquinanti possono essere di varia natura, tra cui: mal di testa e sonnolenza ma anche infiammazioni oculari e nasali. Se vuoi approfondire le possibili soluzioni contro le allergie nasali ti consigliamo anche la lettura del nostro articolo: Spray nasale allergia, qual è il migliore?
La maggior parte delle persone trascorre una grande quantità delle ore giornaliere indoor, mentre il tempo dedicato alle attività all’aperto è sempre più limitato. Limitata è anche la consapevolezza rispetto a quanto l'aria che si respira al chiuso possa essere nociva sulla nostra salute fisica e mentale.
L'inquinamento dell’aria ha un ruolo chiave nella diminuzione delle nostre performance cognitive, e può incidere anche negativamente sul nostro umore; ciò si collega alla cosiddetta sindrome dell’edificio malato, caratterizzata da una serie di sintomi che si manifestano nei soggetti che trascorrono troppo tempo all’interno degli edifici. Pertanto, i purificatori d’aria possono essere utili a migliorare il nostro benessere generale.
Ma come fanno nel concreto questi elettrodomestici a farci disporre di una migliore qualità dell’aria? I purificatori assorbono l’aria esterna tramite un ventilatore assorbendo, di conseguenza, le sostanze nocive per la nostra salute attraverso un sistema di filtraggio. Le particelle presenti nell’aria hanno delle dimensioni nanometriche, invisibili all’occhio umano e, di conseguenza, occorrono dei filtri adatti per poterle trattenere. Tra i più efficaci spicca il filtro HEPA (High-Efficiency Particle Air), in grado di trattenere un volume di particelle pari al 99,995 %. Attenzione, però, affinché il sistema di filtraggio continui a funzionare adeguatamente, i filtri in questione hanno bisogno di manutenzione e ricambio periodico.
Se si trascorre negli ambienti indoor la maggior parte della propria giornata sarebbe opportuno mantenere in funzione il purificatore d’aria ininterrottamente; questo perché l’azione purificante dello stesso si interrompe una volta che il dispositivo viene spento, comportando una nuova contaminazione dell’aria. Inoltre, tenendo il purificatore acceso anche durante le ore notturne, la qualità del sonno può risultare notevolmente migliorata e l’aria rinfrescata.
Opportuno è anche scegliere accuratamente l’ubicazione dei purificatori d’aria, in modo tale da poter impiegare il miglior utilizzo possibile dell’apparecchio. L’ideale sarebbe riporlo in un punto alto della stanza e, possibilmente, al centro della stessa.
La scelta della stanza dovrebbe ricadere su quella più frequentata durante le ore di permanenza nell’ambiente interno e, durante il sonno, è consigliato introdurlo nella camera da letto. Anche in cucina l’uso è molto consigliato perché permette di assorbire i vapori derivanti dalla cottura degli alimenti.
Invece, per quanto riguarda i luoghi dove è fortemente sconsigliato posizionare tali apparecchi, rientrano le fonti di calore, i bagni e gli ambienti troppo umidi, che a lungo andare potrebbero ledere al funzionamento del prodotto.