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Sogni e sorrisi: un semplice gesto per fare la differenza

Scritto da Ihealthyou Redazione | 5-feb-2020 7.00.00

5" di lettura

Se un bambino sta male, non sta male solo fisicamente ma stanno male anche i suoi sogni, e proprio come i piccoli pazienti, anche i sogni hanno bisogno di un dottore che si occupi di loro.

Questa è la mission di Fondazione Theodora Onlus, che aiuta i bambini in ospedale e le loro famiglie ad affrontare la difficile prova del ricovero attraverso la visita dei “Dottor Sogni”.

Theodora non è presente solo in Italia ma in altri 7 Paesi in 2 continenti con oltre 200 Dottori Sogni: Svizzera (63 ospedali), Spagna (24 ospedali), Francia (10 ospedali), Inghilterra (26 ospedali), Bielorussia (4 ospedali), Turchia (9 ospedali) e ad Hong Kong (6 ospedali).

In questo articolo parleremo di:

1. Qual è la storia della Fondazione Theodora Onlus?

2.Quali sono i programmi di visita che Fondazione Theodora offre?

3. Chi sono i Dottor Sogni e come lo si diventa?

4. Com'è la giornata tipica di un Dottor Sogni?


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1. Qual è la storia della Fondazione Theodora Onlus?

Fondazione Theodora nasce nel 1993 in Svizzera in memoria di una mamma speciale, Théodora. Quando André Poulie, Presidente e Fondatore, subì da bambino una lunga degenza in ospedale per un brutto incidente, la sua mamma, Théodora, ogni giorno, portava momenti di gioia e allegria a tutti i piccoli pazienti del reparto, non solo al proprio bambino. Alla sua morte, André e suo fratello Jan, hanno deciso di diffondere lo spirito e la forza della loro mamma con i Dottor Sogni, di cui ne hanno ideato la figura e il ruolo.

Dal 1995, in Italia, la Fondazione è un sostegno per i bambini in ospedale riuscendo ad essere presente in 42 reparti di 17 ospedali in 11 città italiane con 32 Dottor Sogni e porta ogni anno il sorriso ad oltre 35.000 bambini, da Torino a Milano, passando per Genova, Bologna, Livorno, Padova, fino a Roma e Napoli. Da 25 anni porta momenti di gioco, ascolto e sorriso ai piccoli pazienti e alle loro famiglie ricoverati in ospedale, prendendosi cura dello loro “parte sana”, grazie alle speciali visite dei Dottor Sogni: artisti professionisti, assunti e specificamente formati per operare in reparti ospedalieri pediatrici di alta complessità.  

2. Quali sono i programmi che Fondazione Theodora offre?

Ogni giorno, Fondazione Theodora Onlus porta la magia di un mondo a colori ai bambini in ospedale attraverso quattro programmi di visita:

1. Visita individuale in reparto: il Dottor Sogni visita individualmente ogni bambino mirando a creare con il piccolo paziente un rapporto di fiducia, basato sull’accoglimento delle emozioni. Il Dottor Sogni, infatti, si prende cura della “parte sana” del bambino, quella parte che ha bisogno di esprimersi attraverso il gioco, la fantasia, il pianto e il sorriso.

2. Accompagnamento chirurgico: il Dottor Sogni accompagna il bambino che sta per affrontare un intervento chirurgico e la sua famiglia dal momento dell’attesa prima dell’intervento fino al risveglio con l’obiettivo di distendere le ansie e abbassare il livello di stress “pre e post traumatico” del bambino e dei genitori.

3. Hospice pediatrico: la visita del Dottor Sogni rientra nel percorso di cure palliative dedicate ai piccoli pazienti cronici e inguaribili. Il Dottor Sogni accompagna e sostiene i bambini e i loro familiari per migliorare la loro qualità della vita.

4. Ostetricia e patologia neonatale: l’intervento del Dottor Sogni consiste nell’offrire un sostegno concreto alla partoriente, al neonato e all’intero nucleo familiare favorendo la relazione affettiva tra la mamma e il neonato in situazioni di patologia neonatale e non solo.

3. Chi sono i Dottor Sogni e come lo si diventa?

I Dottor Sogni sono artisti professionisti, attori di teatro, artisti di strada, mimi...che non si limitano a mettere in scena un semplice spettacolo per intrattenere il bambino, ma cercano di creare un rapporto di fiducia e confidenza, basato sul gioco e sull’accoglimento delle emozioni.

Il loro compito: prendersi cura della “parte sana” di questi bambini aiutandoli a rimanere sognatori.

Ogni anno giocano con 35mila bambini ricoverati in 42 reparti di 18 ospedali italiani: li ascoltano, li fanno ridere, li consolano. Ce la mettono tutta perché questi bambini si sentano, almeno quando ci sono loro, solo bambini e non più pazienti. Per questo motivo i Dottor Sogni sono formati specificatamente per operare in presidi ospedalieri pediatrici di alta complessità, offrendo un sostegno concreto al bambino e alla sua famiglia nell’affrontare il difficile momento del ricovero e dell’eventuale intervento chirurgico. La formazione e l'inserimento nella squadra dei Dottor Sogni avviene, da parte della Fondazione Theodora Onlus, attraverso il superamento di una selezione composta dalla compilazione di un questionario scritto e di un colloquio motivazionale a cui segue il corso.

Ciò che li caratterizza:

1. La professionalità: sono professionisti assunti dalla Fondazione con un contratto a tempo indeterminato. Avvalersi di personale dipendente garantisce la qualità e la continuità delle visite, nonché il rispetto degli orari, dell’obbligo di riservatezza e delle modalità di intervento in ospedale.

2. La formazione: seguono un processo formativo articolato e costante. La formazione iniziale prevede un percorso di 6 mesi con lezioni teorico - pratiche e un tirocinio in ospedale. La formazione continua prevede annualmente due seminari residenziali di quattro giorni ciascuno.

3. La supervisione psicologica: il servizio è offerto su base mensile dalla Fondazione a tutti i Dottor Sogni con l’obiettivo di condividere ed elaborare le emozioni vissute durante l’attività in ospedale per prevenirne il sovraccarico emotivo.

 

Sognare rende i bambini in ospedale più forti

 

 

4. Com'è la giornata tipica di un Dottor Sogni?

L’attività del Dottor Sogni inizia da una riunione con la caposala e gli infermieri per conoscere lo stato di degenza di ogni singolo bambino quel giorno, nel pieno e assoluto rispetto della privacy. Dopo di che inizia il suo viaggio per il reparto…

“Toc toc. È permesso?”. Il Dottor Sogni bussa alla porta della stanza dell’ospedale dove il bambino è ricoverato, si presenta ed entra solo quando il bambino glielo permette. Così inizia il rapporto tra i due, basato sulla fiducia e sulla possibilità di scelta del piccolo paziente, che è legittimato anche a dire “no” in un ambiente in cui ogni cosa va spesso oltre la sua volontà. Se risponde “sì”, il Dottor Sogni entra e prima di tutto ascolta: solo così capisce lo stato d’animo reale del bambino, oltre a quello delle persone che sono con lui in stanza in quel momento, dando il via a un momento unico, irripetibile ed esclusivo, dedicato e costruito ad hoc per ciascun piccolo paziente.

 

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