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La stitichezza, o stipsi, è un problema comune che può affliggere persone di qualsiasi età, sesso e ceto sociale, con cause molto variabili e talvolta difficili da individuare. Proprio per la prevalenza di questa problematica, nel tempo si sono evolute svariate teorie su come combattere la stitichezza in modo naturale.
Una di queste teoria riguarda la credenza che si possa combattere la stitichezza utilizzando il bicarbonato di sodio. La scienza, tuttavia, non solo ci suggerisce essere un'idea imprecisa ma, addirittura, potenzialmente pericolosa.
In questo articolo approfondiremo questi aspetti:
1 Le evidenze scientifiche
2 Effetti collaterali del bicarbonato di sodio
3 Indicazioni finali
Semplicemente, non ci sono evidenze scientifiche a supporto dell'uso del bicarbonato di sodio per combattere la stipsi. Il bicarbonato di sodio (NaHCO3) è un composto alcalino che, quando combinato con un acido, produce anidride carbonica (CO2).
Questa peculiarità lo rende un antiacido naturale e, per questo motivo, è spesso consigliato come rimedio naturale contro la dispepsia o difficoltà a digerire. Anche in questo caso, però, la sua efficacia è per lo più legata al fatto che l'anidride carbonica generata in dalla combinazione con i succhi gastrici favorisce l'eruttazione dando un senso temporaneo di sollievo.
Detto questo, in grandi quantità, il bicarbonato potrebbe effettivamente abbassare l'acidità dello stomaco e dunque rallentare i processi digestivi, risposta che a valle potrebbe avere un impatto peggiorativo sulla stitichezza. Quindi, attenzione ad utilizzarlo con criterio anche contro problemi di digestione!
Per quanto detto finora, l'utilizzo del bicarbonato di sodio dovrebbe essere sempre adottato con criterio. Il bicarbonato, infatti, può esso stesso causare stitichezza se assunto in grandi quantità, così come:
Da notare, inoltre, che si sono registrati (rari) casi di effetti collaterali anche gravi dovuti al consumo smodato del bicarbonato di sodio come la rottura delle pareti dello stomaco, per via della reazione antiacida e di produzione di anidride carbonica citate in precedenza che, con un tratto digestivo insolitamente pieno, potrebbero potenzialmente creare una pressione troppo consistente.
Un ultimo aspetto a cui prestare attenzione è che il bicarbonato di sodio è ricco di... sodio. Il consumo eccessivo di questo elemento (contenuto anche nel cloruro di sodio, il sale da cucina) aumenta il rischio di sviluppare problemi di pressione arteriosa, sensibilità al sale, oltre a malattie renali e cardiache.
Sempre più medici sconsigliano il bicarbonato di sodio come trattamento per combattere stitichezza e qualsiasi altra problematica gastrointestinale. Complessivamente, sta aumentando la sensibilizzazione su questa tematica: in generale, infatti, naturale non significa necessariamente sicuro.
A prescindere, è sempre meglio discutere la possibilità di utilizzare rimedi casalinghi con il proprio medico curante soprattutto se si stanno assumendo altri farmaci: sono noti alcuni effetti collaterali causati dal mix tra bicarbonato di sodio e principi attivi.
Insomma, il bicarbonato di sodio è un rimedio della nonna potenzialmente rischioso ed esistono rimedi naturali molto più efficaci contro la stitichezza, come ad esempio l'olio di vaselina. Infine, se la stipsi non è soltanto occasionale, è importante comprenderne le cause e quindi recarsi da uno specialista.
Se si è preso del bicarbonato di sodio per combattere problematiche gastrointestinali e si avverte un dolore addominale forte ed improvviso è fondamentale consultare un medico al più presto o recarsi al pronto soccorso.