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Il fumo è di gran lunga la prima causa di broncopneumopatia cronico-ostruttiva (BPCO), una grave malattia polmonare che porta a crescenti difficoltà respiratorie. Il fumo è una delle sostanze più tossiche per i polmoni e può danneggiarli in modo irreversibile. Nell'articolo scopriamo come le sigarette siano nemiche della salute respiratoria e perché smettere è così importante.
La broncopneumopatia-cronico ostruttiva (BPCO) è una malattia respiratoria progressiva che colpisce i polmoni, danneggiandoli irreversibilmente. Nella persona colpita da BPCO le strutture interne dei polmoni perdono la capacità di dilatarsi e riempirsi d’aria, per questo il sintomo principale è la dispnea, che peggiora dopo uno sforzo fisico.
Altri sintomi riconducibili alla broncopneumopatia cronico-ostruttiva sono o possono essere:
Le difficoltà respiratorie causate dalla BPCO tendono ad aggravarsi nel tempo peggiorando la qualità di vita di chi ne soffre, o acuirsi improvvisamente rendendo necessario il ricovero ospedaliero. Le persone con BPCO sono inoltre più a rischio di sviluppare infezioni alle vie aeree tra cui polmoniti, cancro ai polmoni, malattie cardiache e depressione. La broncopneumopatia cronico-ostruttiva e le sue complicanze sono la quarta causa di morte nei Paesi sviluppati, e l’ottava causa di cattiva salute perché non esiste una cura risolutiva.1,2
Il fumo di sigaretta è la causa principale di broncopneumopatia cronico-ostruttiva. Secondo dati OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), nei Paesi a maggior reddito oltre il 70% delle persone che riceve una diagnosi di BPCO è tabagista. Percentuali ancora superiori si hanno in Paesi come gli Stati Uniti, dove si arriva al 90-95% dei casi.
Il fumo ha quindi un ruolo centrale nel fungere da causa scatenante della malattia, soprattutto nei forti fumatori che iniziano a fumare in giovane età. Tuttavia, anche il fumo passivo predispone alla BPCO, sebbene in misura inferiore. Ciò accade perché:
Il fumo di sigaretta è altamente tossico, e produce danni in tutto l’organismo ma principalmente nei polmoni. Nelle sigarette sono infatti contenuti molti composti chimici pericolosi per la salute, che una volta combusti e inalati si riversano nel flusso ematico attraverso l’atto della respirazione. In chi fuma abitualmente accade che:
A lungo andare le condizioni di salute dei polmoni e delle vie aree superiori tendono a peggiorare sempre più. Se, quindi, inizialmente la BPCO appare poco sintomatica, pian piano, dopo decenni di tabagismo, respirare diventa sempre più difficoltoso rendendo complicato svolgere le attività quotidiane che comportino un minimo sforzo. Gli uomini che fumano oltre 20 pacchetti di sigarette all’anno e le donne sono soggetti più a rischio di BPCO.3,4
In caso di broncopneumopatia cronico-ostruttiva gli effetti diretti del fumo sulla salute respiratoria possono essere drammatici. Fumare può infatti:
Sì, l’esposizione passiva al fumo di sigarette peggiora i sintomi e l’andamento della broncopneumopatia cronico-ostruttiva. Non solo, il fumo da combustione di tabacco inalato passivamente mentre altre persone fumano sigarette, pipa, sigaro o narghilé è fattore di rischio per lo sviluppo della BPCO, così come altre sostanze tossiche volatili a cui si può essere esposti/e, come:
Per tale ragione le persone con diagnosi di BPCO dovrebbero evitare di stare a contatto con tabagisti/e o di entrare in ambienti in cui sono disperse sostanze potenzialmente irritanti per le vie respiratorie.2,3
Se una persona con diagnosi di BPCO continua a fumare la principale conseguenza è un'accelerazione del processo di deterioramento dei polmoni. Fumare in caso di BPCO conclamata può inoltre portare a episodi gravi di riacutizzazione della malattia che possono mettere a rischio la vita.
In questi casi, quando si verificano crisi respiratorie improvvise, è necessario un pronto intervento medico in ospedale per evitare conseguenze fatali. La persona con BPCO che continua a fumare va incontro ad un peggioramento anche repentino dei sintomi respiratori che comporta una cattiva qualità di salute e una ridotta autonomia nello svolgimento delle attività quotidiane. Per questa ragione smettere di fumare è il primo passo da compiere per migliorare subito la respirazione e rallentare il decorso della BPCO.1,2,3
Sì. Smettere di fumare è parte integrante del piano terapeutico della broncopneumopatia cronico-ostruttiva. Nei casi lievi e iniziali della malattia può essere anche l’unico tipo di trattamento per migliorare rapidamente i sintomi respiratori e prevenire il peggioramento della malattia. Sebbene smettere con le sigarette non possa riportare i polmoni allo stato di salute precedente l’insorgenza della BPCO, né riparare i danni riportati, è un passaggio cruciale per:
Gli effetti benefici dello stop al fumo sulla salute respiratoria e sugli altri sintomi della BPCO si avvertono entro 1-9 mesi dall’ultima sigaretta.1,2,3,4