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La valutazione della creatinina è utile per la diagnosi e per valutare l’andamento dell’insufficienza renale. La creatinina, infatti è, infatti, un elemento di scarto che viene prodotto dal movimento dei muscoli ed eliminato grazie all’azione dei reni. Un loro malfunzionamento risulterà, quindi, in un’alterazione di questo parametro. Scopriamo meglio come.
Ecco cosa troverai in questo articolo:
La creatinina è una sostanza di scarto del metabolismo muscolare. Viene, infatti, prodotta dalla degradazione della creatina, ovvero una proteina deputata a conservare l’energia nelle cellule muscolari.
La creatina è fondamentale per la contrazione muscolare, ma quando non è più necessaria o è in eccesso, passa nel sangue sotto forma di creatinina per essere poi trasportata ai reni, dove viene eliminata tramite l’urina.1
I valori di creatina si possono misurare a partire da un campione di sangue o di urina. Nel caso del sangue, i valori corrispondono, più precisamente, alla quantità di creatinina presente nel siero (ossia alla porzione liquida del sangue). Questi vengono misurati attraverso metodiche di laboratorio ed espressi come milligramma per decilitro (mg/dL). In condizioni di salute, i valori normali di creatinina variano tra 0,8 a 1,2 mg/dL.
La quantità di creatinina urinaria viene misurata con metodiche simili a quelle usate per il sangue a partire da un campione di urina raccolta nelle 24 ore e, per questo, viene espressa in termini di mg/kg/giorno. Il valore di creatinina urinaria viene generalmente utilizzato per calcolare la clearance della creatinina, combinando la creatinina nelle urine, con il volume delle urine nelle 24 ore e la creatinina sierica.
I valori di riferimento, per una persona adulta, sono:
In generale, si preferisce utilizzare il valore di creatinina ematica perché è sufficiente un apporto di liquidi superiore alla media per influenzarne i risultati nelle urine. Può, però, essere importante misurarli entrambi per avere una stima più precisa della funzionalità renale e, quindi, di problematiche come l'insufficienza renale.1,2
Per creatinina si intende il nome della molecola che viene misurata, nel sangue o nelle urine. In questi casi, si parlerà di quantità di creatinina ematica o urinaria. La clearance della creatinina, invece, indica il processo attraverso cui i reni smaltiscono la creatinina attraverso il suo passaggio dal sangue all’urina.
Rispetto alla quantità assoluta di creatinina nel sangue o nelle urine, la clearance della creatinina dà un'indicazione più accurata della funzionalità renale perché tiene conto anche del tempo necessario ai reni per filtrarla dal sangue all’urina.
I valori di creatinina e di clearance vengono misurati perché ci forniscono un’informazione circa la funzionalità renale. Nel caso in cui i reni non stiano funzionando adeguatamente, come nel caso dell’insufficienza renale, si riscontreranno, infatti, valori di creatinina ematica più elevati del valore fisiologico perché i reni non saranno in grado di filtrarla adeguatamente nelle urine.
In modo simile, la clearance della creatinina ci da indicazioni sulla funzionalità renale, ma fornisce una fotografia più accurata del processo di filtrazione renale, anche quando i valori ematici e urinari possono subire variazioni indipendenti dalla presenza di un danno renale. In caso di insufficienza renale, o delle patologie croniche che possono contribuire ad un danno renale come l'ipertensione e il diabete, i valori di clearance risulteranno più bassi dei valori di riferimento.1,2
Sia la creatinina ematica che quella urinaria possono essere influenzate da alcuni fattori che possono invalidare i risultati dell’esame, creando sia falsi positivi che falsi negativi. Benché una corretta anamnesi e una buona preparazione all’esame possono evitare che questi fattori influenzino l’ipotesi diagnostica, ecco a cosa prestare attenzione:
🍞 Un altro fattore che può influenzare i valori di creatinina è la dieta e, per questo, alcune persone potrebbero dover utilizzare prodotti aproteici. Sei unə di loro? Scopri Aminò!
Il dosaggio ematico della creatinina è un esame di semplice realizzazione perché è sufficiente un prelievo di sangue, può essere ripetuto di frequente nel caso vi sia necessità di tenere i valori sotto controllo ed è molto utile per avere un’indice di funzionalità renale. Si consiglia a tutti coloro che hanno fattori di rischio per una malattia renale, come soffrire di diabete e ipertensione, di effettuare la misurazione della creatinina ematica una volta l’anno.
Nella valutazione della clearance della creatinina è, invece, importante fare attenzione alla raccolta delle urine che in questo caso dura 24 ore. Infatti, per invalidare l’esame è sufficiente saltare una o due episodi di raccolta.
Inoltre, nelle prime fasi di una patologia renale o di insorgenza di danno renale è possibile che l’esame risulti negativo perché l’organismo riesce a compensare sufficientemente la situazione di scompenso. Nel caso siano presenti sintomi specifici o fattori di rischio, si consiglia di consultare lo/la specialista e monitorare l’andamento della creatinina del tempo.1,4