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La tachicardia è un’irregolarità del ritmo del battito cardiaco che si verifica quando il cuore fa più di 120 pulsazioni al minuto. Benché le cause più frequenti di tachicardia siano l’esercizio fisico, l’ansia e alcune malattie cardiovascolari, anche il reflusso gastro esofageo o altre problematiche legate all’apparato gastrointestinale, come l’ernia iatale, possono esserne responsabili.
In questo articolo ci focalizzeremo su ernia iatale e tachicardia. Ecco cosa troverai:
La tachicardia può essere un sintomo di ernia iatale. Per capire come sia possibile, però, dobbiamo prima chiarire cosa sia questa alterazione dello stomaco. Questa condizione è causata dalla risalita di una porzione dello stomaco al di sopra del diaframma, una lamina muscolo-tendinea che, tra le altre funzioni, agisce da sfintere dividendo l’esofago dallo stomaco. In condizioni di salute, il diaframma presenta un foro (iato esofageo o diaframmatico) che divide i due organi. Può, però, accadere che una porzione più o meno grande dello stomaco attraverso questo foro e raggiunga l’esofago causando, appunto, un’ernia iatale.
In questi casi, è possibile che, quando lo stomaco affetto dalla protrusione (ernia) si dilata, soprattutto quando è pieno, vada ad appoggiarsi sul pericardio provocando, di conseguenza, irritazione, tachicardia e aritmie. Per questo, i sintomi dell’ernia iatale possono addirittura essere confusi con quelli dell’infarto del miocardio.1,2,3
Per ridurre la possibilità di confusione, ricordiamo che tra i sintomi più comuni troviamo bruciore retrosternale (bruciore di stomaco) e rigurgito acido. Mentre, oltre alla tachicardia, i sintomi meno frequenti, ma che spesso si associano a quelli classici sono:
Per capire se la tachicardia è connessa con problemi di natura gastrointestinale potrebbe essere utile valutare la presenza di ernia itale con una visita dal gastroenterologo/a. Alla visita potrebbero essere abbinati alcuni esami strumentali come:
Se la tachicardia è causata dalla presenza di un'ernia iatale, la soluzione è legata al contenimento dalla stessa.
Nei casi più gravi di ernia iatale la soluzione è l’intervento chirurgico che consente di riposizionare lo stomaco in sede e garantisce, tramite l’inserimento di una rete protesica a rinforzo, che esso non si sposti nuovamente. In particolare, la rete protesica è un dispositivo sintetico biocompatibile e non assorbibile che, posizionato sull’apertura diaframmatica, consente il passaggio del cibo dall’esofago allo stomaco, ma impedisce la risalita dello stomaco nello iato esofageo.
Nel caso in cui l’ernia non sia operabile o in attesa dell’intervento chirurgico, è possibile, però, mitigare i sintomi della tachicardia da ernia iatale mettendo in atto alcuni accorgimenti come:
Si consiglia in ogni caso di consultare il/la curante nel caso in cui gli episodi di tachicardia siano frequenti e/o associati ad altri sintomi perché potrebbe essere indicativa dell’insorgenza di una patologia cardiovascolare.2,3,4