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L’insufficienza renale acuta, o danno renale acuto, è una seria condizione medica che comporta la repentina perdita di funzionalità dei reni. Si verifica nel giro di 48 ore e può essere più o meno reversibile. I soggetti più a rischio sono le persone anziane ricoverate in ospedale, tuttavia, l’insufficienza renale acuta può colpire chiunque. Il trattamento e la prognosi variano in base alle cause e alla severità del danno renale.
Ecco cosa troverai in questo articolo:
L’insufficienza renale acuta, oggi definita più propriamente danno renale acuto, indica l’improvvisa perdita di funzionalità dei reni. Questa seria condizione medica insorge nel giro di 48 ore e comporta l’incapacità del reni di filtrare i fluidi del corpo. Sodio, acqua e altri prodotti del metabolismo in tal modo si accumulano nel sangue e si verificano gravi scompensi elettrolitici.
L’insufficienza renale acuta si distingue in tre gradi di gravità, a seconda della capacità, o meno, dell’apparato escretore di ripararsi ed è frequente nei/nelle pazienti ospedalieri anziani/e e colpisce soprattutto coloro che sono ricoverati in terapia intensiva. Tuttavia, può colpire anche persone giovani e in buona salute. Nelle forme più gravi l'insufficienza renale acuta può coinvolgere altri organi interni, tra cui i polmoni, cuore e cervello.1,2
Il segno distintivo dell’insufficienza renale acuta è una brusca riduzione nel volume delle urine prodotte. A questo sintomo si associano:
Questa sintomatologia può manifestarsi in modo drammatico, oppure più sfumato sebbene in genere tenda a peggiorare rapidamente. I criteri clinici che consentono di capire che si tratta di insufficienza renale sono legati ai valori ematici della creatinina, che appaiono aumentati, e alla riduzione del volume delle urine che oltre ad essere scarse, appaiono concentrate e scure. 2,3
Le cause dell’insufficienza renale acuta sono svariate, ma vengono classificate all’interno di tre macrocategorie. Vediamole.
L’insufficienza renale pre-renale è caratterizzata da una riduzione dell’afflusso di sangue ai reni per cause tra cui:
L’insufficienza renale acuta intra-renale è causata da danni e patologie ai reni, tra cui:
L’insufficienza renale acuta post-renale è dovuta per lo più a cause ostruttive, ossia a fenomeni che bloccano il passaggio dell’urina. Tra queste cause segnaliamo:
Come abbiamo visto, esistono specifici fattori di rischio dell’insufficienza renale acuta, come il soffrire di alcune malattie o l’assumere farmaci nefrotossici. Vediamo, dunque, quali categorie dovrebbero prestare particolare attenzione a sintomi riconducibili al danno renale acuto:
La diagnosi di insufficienza renale acuta si basa soprattutto sulla valutazione della Velocità di Filtrazione Glomerulare, un test del sangue in grado di rilevare un danno ai reni. Questo test viene associato ai livelli ematici di creatinina unitamente alla misurazione del volume di urine prodotte. Questi esami sono fondamentali per capire il grado di severità del danno renale e quali ne siano le cause. Altri test ed esami utili per giungere alla diagnosi di insufficienza renale acuta sono:
L’insufficienza renale acuta è una condizione grave, potenzialmente letale se non trattata con tempestività agendo sulle cause. Vediamo tutto ciò che comporta o può comportare un danno renale acuto:
Tutte queste complicanze possono essere efficacemente evitate adottando subito le contromisure adeguate a ciascun caso di danno renale acuto. Se affrontata tempestivamente e senza che vi siano fattori aggravanti, può essere superata pienamente nel giro di una settimana.
Diversamente, ciò che può succedere è che il quadro si aggravi ulteriormente portando ad eventi quali:
In molti casi l’insufficienza renale acuta è reversibile al 100%, ma quando il danno sia irrecuperabile, allora la condizione si cronicizza, comportando la necessità di dialisi o di trapianto di rene.1.3
Il trattamento dell’insufficienza renale acuta dipende dalla sua gravità e dalle cause. Vediamo le diverse opzioni.
Ad eccezione dell’insufficienza renale acuta post-renale il primo intervento prevede la somministrazione di fluidi e, se necessario, di diuretici per incrementare il volume delle urine e consentire l’eliminazione delle scorie e dei liquidi accumulati.
Molto importante è evitare di appesantire ulteriormente i reni con terapie farmacologiche tossiche per i reni, il che comporta la necessità di interrompere la somministrazione di quel tipo di farmaci. Se il danno renale ha comportato iperkaliemia, occorre abbassare i livelli di potassio nel sangue con l’eventuale somministrazione di: insulina, beta agonisti, soluzione glicosata, resine o calcio gluconato. Se la causa dell’insufficienza renale acuta è di natura ostruttiva, potrebbe essere necessario intervenire chirurgicamente, ad esempio, per eliminare calcoli.1
La dialisi d’emergenza si richiede per ripristinare la funzionalità renale e far fronte a complicanze dell’insufficienza renale acuta. Ad esempio in caso di severa iperkaliemia che non risponda alle terapie, di edema polmonare o di pericardite uremica. In genere, sono sufficienti da pochi giorni a poche settimane di dialisi per tornare ai valori normali. Tuttavia, se l'insufficienza renale acuta è stata causata da una necrosi tubulare acuta, ovvero dalla distruzione delle cellule tubulari renali, la guarigione è molto più lenta. In questo caso il ricorso periodico, ma non permanente, alla dialisi può rendersi necessario per diversi mesi.1
Il recupero da un’insufficienza renale acuta può essere lento. Importante seguire alcune regole dietetiche, come ad esempio limitare il consumo di cibi ad alto contenuto di potassio e di fosforo, e stare a riposo. Evitare gli sforzi, bere il giusto quantitativo d’acqua e non assumere autonomamente nessun tipo di farmaco o integratore se non specificamente richiesto dal medico, sono altre misure per evitare di affaticare i reni. 1,2
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Non sempre è possibile prevenire l’insufficienza renale acuta, soprattutto quando colpisce persone già ricoverate in ospedale o in terapia intensiva. Tuttavia, ci sono comportamenti che possono migliorare la funzionalità renale e rendere meno probabile un danno acuto. Vediamo le regole da seguire: