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L’insufficienza renale acuta, o danno renale acuto, è una seria condizione medica che comporta la repentina perdita di funzionalità dei reni. Si verifica nel giro di 48 ore e può essere più o meno reversibile. I soggetti più a rischio sono le persone anziane ricoverate in ospedale, tuttavia, l’insufficienza renale acuta può colpire chiunque. Il trattamento e la prognosi variano in base alle cause e alla severità del danno renale

Ecco cosa troverai in questo articolo:

  1. Cos’è l’insufficienza renale acuta?
  2. Quali sono i sintomi e i segni dell'insufficienza renale acuta
  3. Quali sono le cause comuni dell’insufficienza renale acuta?
    1. Insufficienza renale pre-renale
    2. Insufficienza renale acuta intra-renale
    3. Insufficienza renale acuta post-renale
  4. Quali sono le persone più rischio di insufficienza renale acuta?
  5. Come avviene la diagnosi dell’insufficienza renale acuta?
  6. Quali possono essere le complicanze dell’insufficienza renale acuta?
  7. Come si cura l’insufficienza renale acuta?
    1. Terapia sintomatica e causale
    2. Terapia d’emergenza: dialisi
    3. Stile di vita
  8. Come prevenire l’insufficienza renale acuta?

Concetto malattia renale con medico che sostiene modellino di reni

1. Cos’è l’insufficienza renale acuta?

L’insufficienza renale acuta, oggi definita più propriamente danno renale acuto, indica l’improvvisa perdita di funzionalità dei reni. Questa seria condizione medica insorge nel giro di 48 ore e comporta l’incapacità del reni di filtrare i fluidi del corpo. Sodio, acqua e altri prodotti del metabolismo in tal modo si accumulano nel sangue e si verificano gravi scompensi elettrolitici

L’insufficienza renale acuta si distingue in tre gradi di gravità, a seconda della capacità, o meno, dell’apparato escretore di ripararsi ed è frequente nei/nelle pazienti ospedalieri anziani/e e colpisce soprattutto coloro che sono ricoverati in terapia intensiva. Tuttavia, può colpire anche persone giovani e in buona salute. Nelle forme più gravi l'insufficienza renale acuta può coinvolgere altri organi interni, tra cui i polmoni, cuore e cervello.1,2

2. Quali sono i sintomi e i segni dell’insufficienza renale acuta?

Il segno distintivo dell’insufficienza renale acuta è una brusca riduzione nel volume delle urine prodotte. A questo sintomo si associano:

  • ritenzione idrica con gonfiore soprattutto di gambe, caviglie e intorno agli occhi;
  • fiato corto;
  • spossatezza, sonnolenza;
  • nausea;
  • aritmia o battito cardiaco irregolare;
  • sensazione di oppressione al petto;
  • nei casi più gravi convulsioni, confusione mentale, o perdita di coscienza.

Questa sintomatologia può manifestarsi in modo drammatico, oppure più sfumato sebbene in genere tenda a peggiorare rapidamente. I criteri clinici che consentono di capire che si tratta di insufficienza renale sono legati ai valori ematici della creatinina, che appaiono aumentati, e alla riduzione del volume delle urine che oltre ad essere scarse, appaiono concentrate e scure. 2,3

3. Quali sono le cause comuni dell’insufficienza renale acuta?

Le cause dell’insufficienza renale acuta sono svariate, ma vengono classificate all’interno di tre macrocategorie. Vediamole.

3.1 Insufficienza renale pre-renale

L’insufficienza renale pre-renale è caratterizzata da una riduzione dell’afflusso di sangue ai reni per cause tra cui:

  • ipovolemia: ingente perdita di fluidi o sangue, ad esempio a seguito di emorragie, diarrea, vomito, ustioni;
  • ipotensione da shock cardiogeno acuto, embolia polmonare, sindrome coronarica acuta;
  • ipotensione da vasodilatazione sistemica per eventi tra cui shock settico, shock anafilattico, sindrome epatorenale in persone con gravi malattie del fegato, reazione all’anestesia;
  • vasocostrizione renale causata da assunzione di farmaci FANS, mezzi di contrasto a base di iodio, farmaci immunosoppressori quali gli inibitori della calcineurina, uso di amfotericina B per il trattamento delle micosi;
  • vasodilatazione glomerulare dovuta all’assunzione di farmaci tra cui ACE inibitori e bloccanti del recettore dell’angiotensina.1

3.2 Insufficienza renale acuta intra-renale

L’insufficienza renale acuta intra-renale è causata da danni e patologie ai reni, tra cui:

  • formazione di  trombi nelle vene o arterie che circondano i reni;
  • depositi di colesterolo che ostacolano l’afflusso di sangue ai reni;
  • sindrome emolitica uremica, patologia che porta ad una distruzione prematura delle cellule del sangue;
  • glomerulonefrite, infiammazione dei glomeruli, per lo più di natura infettiva;
  • infezioni di altra natura che arrivano ai reni, tra cui il Covid-19;
  • malattie autoimmuni sistemiche tra cui il lupus e la sclerodermia;
  • medicinali nefrotossici, tra cui alcuni chemioterapici e antibiotici;
  • porpora trombotica trombocitopenica, una malattia del sangue rara;
  • rabdomiolisi, malattia rara dello scheletro che comporta la distruzione di tessuti dell’apparato muscolo-scheletrico che si riversano nel sangue;
  • abuso di sostanze tossiche tra cui alcol e droghe.1,3
Persona anziana ricoverata con malattia renale acuta

3.3 Insufficienza renale acuta post-renale

L’insufficienza renale acuta post-renale è dovuta per lo più a cause ostruttive, ossia a fenomeni che bloccano il passaggio dell’urina. Tra queste cause segnaliamo:

4. Quali sono le persone più a rischio di insufficienza renale acuta?

Come abbiamo visto, esistono specifici fattori di rischio dell’insufficienza renale acuta, come il soffrire di alcune malattie o l’assumere farmaci nefrotossici. Vediamo, dunque, quali categorie dovrebbero prestare particolare attenzione a sintomi riconducibili al danno renale acuto:

  • persone anziane;
  • persone in regime di ricovero ospedaliero, in particolare in terapia intensiva; In questi casi, infatti, è frequente che la persona sia affetta da più patologie concomitanti che, soprattutto in età avanzata, possono contribuire ad una condizione di sindrome da disfunzione multiorgano generando uno stress ai reni, acuto ma intenso. Allo stesso tempo, è possibile che una persona ricoverata sviluppi disidratazione associata a sintomi come vomito o nausea, oppure sia sottoposta a terapie che possono influenzare la funzionalità renale;
  • chi è soggetto a infezioni urinarie o renali;
  • chi assume farmaci tossici per i reni;
  • chi è soggetto a trombosi venosa profonda;
  • persone che soffrono di diabete, malattia che può danneggiare in modo serio la funzionalità renale;
  • chi soffre di ipertensione e/o di insufficienza cardiaca.3 

5. Come avviene la diagnosi dell’insufficienza renale acuta?

La diagnosi di insufficienza renale acuta si basa soprattutto sulla valutazione della Velocità di Filtrazione Glomerulare, un test del sangue in grado di rilevare un danno ai reni. Questo test viene associato ai livelli ematici di creatinina unitamente alla misurazione del volume di urine prodotte. Questi esami sono fondamentali per capire il grado di severità del danno renale e quali ne siano le cause. Altri test ed esami utili per giungere alla diagnosi di insufficienza renale acuta sono:

  • test delle urine;
  • esami del sangue finalizzati alla misurazione di urea, di fosforo e potassio;
  • esami di imaging diagnostici tra cui ecografia dei reni e TAC;
  • eventualmente biopsia dei reni effettuato con un ago sottilissimo, per valutare  lo stato dell’organo al microscopio.2,4

6. Quali possono essere le complicanze dell’insufficienza renale acuta?

L’insufficienza renale acuta è una condizione grave, potenzialmente letale se non trattata con tempestività agendo sulle cause. Vediamo tutto ciò che comporta o può comportare un danno renale acuto:

  • iperkaliemia, eccesso di potassio nel sangue condizione che a sua volta può condurre ad aritmia cardiaca;
  • acidosi metabolica, causata dall’incapacità dei reni di eliminare gli acidi prodotti dal corpo;
  • iperfosfatemia, aumento dei livelli di fosfato nel sangue;
  • edema polmonare o edema periferico, dovuti all’aumento dei fluidi nel corpo.

Tutte queste complicanze possono essere efficacemente evitate adottando subito le contromisure adeguate a ciascun caso di danno renale acuto.  Se affrontata tempestivamente e senza che vi siano fattori aggravanti, può essere superata pienamente nel giro di una settimana

Concetto ecografia renale con medico che tiene in mano ecografo e modellino di rene

Diversamente, ciò che può succedere è che il quadro si aggravi ulteriormente portando ad eventi quali:

  • complicanze cardiovascolari, legate all’aritmia, all’accumulo di fluidi e/o, agli squilibri elettrolitici e all’acidosi metabolica tra cui insufficienza cardiaca, pericardite, infarto acuto del miocardio;
  • complicanze gastrointestinali tra cui vomito, sanguinamento interno, anoressia;
  • complicanze neurologiche, causate dall’accumulo di urea, sostanza di scarto, che può condurre a letargia, disturbi del sonno e sonnolenza, fino a compromissione cognitiva

In molti casi l’insufficienza renale acuta è reversibile al 100%, ma quando il danno sia irrecuperabile, allora la condizione si cronicizza, comportando la necessità di dialisi o di trapianto di rene.1.3

Infermiera che controlla macchinario per dialisi

7. Come si cura l’insufficienza renale acuta?

Il trattamento dell’insufficienza renale acuta dipende dalla sua gravità e dalle cause. Vediamo le diverse opzioni. 

7.1 Terapia sintomatica e causale

Ad eccezione dell’insufficienza renale acuta post-renale il primo intervento prevede la somministrazione di fluidi e, se necessario, di diuretici per incrementare il volume delle urine e consentire l’eliminazione delle scorie e dei liquidi accumulati. 

Molto importante è evitare di appesantire ulteriormente i reni con terapie farmacologiche tossiche per i reni, il che comporta la necessità di interrompere la somministrazione di quel tipo di farmaci. Se il danno renale ha comportato iperkaliemia, occorre abbassare i livelli di potassio nel sangue con l’eventuale somministrazione di: insulina, beta agonisti, soluzione glicosata, resine o calcio gluconato. Se la causa dell’insufficienza renale acuta è di natura ostruttiva, potrebbe essere necessario intervenire chirurgicamente, ad esempio, per eliminare calcoli.1

7.2 Terapia d’emergenza: dialisi

La dialisi d’emergenza si richiede per ripristinare la funzionalità renale e far fronte a complicanze dell’insufficienza renale acuta. Ad esempio in caso di severa iperkaliemia che non risponda alle terapie, di edema polmonare o di pericardite uremica. In genere, sono sufficienti da pochi giorni a poche settimane di dialisi per tornare ai valori normali. Tuttavia, se l'insufficienza renale acuta è stata causata da una necrosi tubulare acuta, ovvero dalla distruzione delle cellule tubulari renali, la guarigione è molto più lenta. In questo caso il ricorso periodico, ma non permanente, alla dialisi può rendersi necessario per diversi mesi.1

7.3  Stile di vita

Il recupero da un’insufficienza renale acuta può essere lento. Importante seguire alcune regole dietetiche, come ad esempio limitare il consumo di cibi ad alto contenuto di potassio e di fosforo, e stare a riposo. Evitare gli sforzi, bere il giusto quantitativo d’acqua e non assumere autonomamente nessun tipo di farmaco o integratore se non specificamente richiesto dal medico, sono altre misure per evitare di affaticare i reni. 1,2

 

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8. Come prevenire l’insufficienza renale acuta?

Non sempre è possibile prevenire l’insufficienza renale acuta, soprattutto quando colpisce persone già ricoverate in ospedale o in terapia intensiva. Tuttavia, ci sono comportamenti che possono migliorare la funzionalità renale e rendere meno probabile un danno acuto. Vediamo le regole da seguire:

  • prestare attenzione al foglietto illustrativo di farmaci da banco, come gli antinfiammatori FANS che sono tossici per i reni. Assumerne troppi, soprattutto se si sono già avuti problemi renali, non è una buona idea;
  • non trascurare infezioni urinarie, quali cistiti e uretriti, perché se non curate possono risalire ai reni e danneggiarli;
  • tenere sotto controllo le condizioni che possono influenzare negativamente la funzionalità renale come il diabete e l’ipertensione. Per questo è molto importante seguire le indicazioni mediche e sottoporsi regolarmente a screening e controlli;
  • costruire uno stile di vita salutare che includa una dieta a basso contenuto di sodio, attività fisica moderata, idratazione costante, e astensione da alcol e tabacco. 3

 

Bibliografia

  1. Goyal A, Daneshpajouhnejad P, Hashmi MF, et al. Acute Kidney Injury. [Updated 2023 Feb 19]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023 Jan-. 
  2. National Kidney Foundation, Acute Kidney Injury (Ultimo accesso 22.07.2023)
  3. Mayo Clinic, Acute Kidney Failure (Ultimo accesso 22.07.2023)
  4. Kellum, J.A., Romagnani, P., Ashuntantang, G. et al. Acute kidney injury. Nat Rev Dis Primers 7, 52 (2021). 

Dott.ssa Paola Perria
Autore

Dott.ssa Paola Perria

Giornalista e medical writer, si occupa, da oltre dieci anni, di contenuti divulgativi per il web focalizzati su sanità, alimentazione, stile di vita e benessere con un taglio inclusivo.