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Il melanoma dell’unghia è una rara forma di melanoma. Circa il 3% delle diagnosi di melanoma nelle persone con pelle chiara riguarda la sua tipologia ungueale, mentre sale l’incidenza tra le persone con pelle scura o di origine asiatica. Il melanoma dell’unghia è un cancro pericoloso, ma se diagnosticato in fase precoce può essere risolto facilmente.
Ecco cosa troverai in questo articolo:
Riconoscere un melanoma che compaia su un’unghia della mano o del piede non è semplice, perché la lesione potrebbe essere facilmente confusa con un altro tipo di problema più comune, ad esempio un fungo dell’unghia detto onicomicosi. Ci sono, però, una serie di segnali di allarme da conoscere.1 Vediamoli insieme:
È importante ricordare che tutti questi segni possono essere del tutto benigni, causati da semplici discromie dell’unghia, infezioni micotiche, traumi o altro. La possibilità che si tratti di un melanoma è bassa, ma non per questo va sottovalutata. Ogni volta che su un'unghia compaia qualcosa di anomalo, è sempre meglio recarsi dal dermatologo per un controllo.
Il melanoma delle unghie, è un tipo di cancro della pelle raro, che fa parte della tipologia di melanoma chiamato acrale lentigginoso..2,3 A seconda della parte di unghia interessata dalla neoplasia, il melanoma delle unghie può essere classificato come:
In base all’evoluzione delle alterazioni a partire dai melanociti (cellule che sono responsabili della produzione della melanina, il pigmento che dà luogo al colore scuro della pelle e dell’abbronzatura), il melanoma dell’unghia attraversa diversi stadi 2:
Il melanoma dell’unghia evolve rapidamente e, se non scoperto per tempo, può diffondersi nel tessuto circostante e dare metastasi a distanza. Questa neoplasia è relativamente poco diffusa in Europa, ma rappresenta il tipo di melanoma più diffuso in Africa e uno dei più diffusi in Cina. L’età media di insorgenza del melanoma delle unghie è tra i 50 e i 70 anni.2
Le cause del melanoma dell’unghia non sono le stesse del melanoma cutaneo nella sua forma più diffusa. In questo secondo caso, infatti, la causa principale della mutazione maligna dei melanociti è il danno al DNA cellulare causato dai raggi UV del sole. Questo fattore di rischio non sembra, però, incidere sull’eziopatogenesi del melanoma delle unghie, tanto è vero che si tratta della tipologia più frequente nelle popolazioni africane, che grazie alla protezione della melanina sono, invece, più al riparo dal melanoma cutaneo superficiale.
Tuttavia, esistono dei fattori di rischio e predisponenti, che sembrano concorrere allo sviluppo di questo cancro delle unghie. Ad esempio, l’aver subito traumi, o microtraumi ripetuti, che abbiano generato uno stress di tipo meccanico. Non è un caso se il melanoma ungueale tenda a formarsi nelle dita più grandi e più soggette ad incidenti: l’alluce del piede e il pollice della mano. Altro fattore importante è quello genetico. Sebbene il melanoma delle unghie sia considerato un sottotipo di melanoma acrale lentigginoso, che si sviluppa soprattutto su mani e piedi, rispetto a questo sembra associarsi a specifiche mutazioni genetiche.3 Infine, aver avuto altre forme di melanoma aumenta ulteriormente il rischio di sviluppare anche quello delle unghie.
La diagnosi del melanoma delle unghie, così come qualunque altro tipo di melanoma o tumore della pelle, spetta al dermatologo. La prima indagine è di tipo visivo. L’unghia viene esaminata per capire se esiste un rischio di mutazione maligna. L’esame al dermatoscopio, strumento che ingrandisce fino a 10 volte la parte di cute da analizzare, è ulteriore strumento diagnostico sempre usato quando esista il sospetto di melanoma.4 Tuttavia, la visita obiettiva non basta, perché il melanoma dell’unghia in fase iniziale può facilmente essere confuso con una striatura benigna, la melanonichia. Per avere una diagnosi certa, è pertanto necessaria l’analisi istologica di un campione dell’unghia tramite clippaggio della stessa, o con prelievo di un frammento del letto ungueale con tecnica punch o escissione. Solo in questo modo è possibile arrivare alla diagnosi di melanoma dell’unghia differenziando la lesione maligna da altre non maligne, incluse infezioni micotiche o batteriche, ed ematomi sottocutanei.3,4
La terapia d’elezione per il melanoma ungueale è l’escissione totale dell’unghia. Questa procedura è soprattutto indicata nel caso di melanoma in situ, che quindi non si sia esteso ad altre regioni del dito e non abbia prodotto metastasi a distanza. L’unghia viene rimossa e l’escissione si estende ai margini di pelle intorno. Questo intervento è considerato sicuro e non comporta una grave menomazione come la falangectomia, l’amputazione della falange ungueale del dito che in passato veniva eseguita a scopo preventivo.
Quando il melanoma è diffuso, e si è infiltrato nelle ossa dell’articolazione del dito, si procede ad una amputazione che, però, cerchi di conservare quanto più possibile la funzionalità dell’arto. Sebbene sia prioritario eliminare il tumore in tutta la sua estensione, è altresì una sfida della chirurgia mininvasiva quella di ridurre al minimo indispensabile la disabilità funzionale per il paziente. Infine, il caso peggiore, in cui il melanoma dall’unghia abbia prodotto metastasi a distanza, prevede altro approccio terapeutico. In questi casi le cure sono simili a quelle previste per il melanoma cutaneo, e annoverano, oltre alla soluzione chirurgica, il ricorso a immunoterapia oncologica e farmaci a bersaglio molecolare.
La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi del melanoma dell’unghia è inferiore rispetto a quella di altre forme di melanoma, pari al 40% per il cancro metastatico al IV stadio.2 Questo non perché si tratti di un cancro della pelle più pericoloso di altri, ma perché si arriva spesso troppo tardi alla diagnosi. Se individuato precocemente, quando ancora in situ, il melanoma delle unghie è, infatti, del tutto curabile.