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La cataratta è una patologia dell’occhio estremamente comune in età avanzata perché è dovuta alla degenerazione del cristallino che si opacizza. Il cristallino è quella parte dell’occhio che si trova sotto l’iride (la parte colorata) e che è indispensabile per la messa a fuoco. Il cristallino è una vera e propria lente naturale che, diventando torbida e opaca, impedisce alla luce di entrare nella retina e quindi di vedere bene.
Secondo il National Eye Institute (NEI), il 95% dei casi di cataratta sono dovuti alla senilità.
Questa condizione può essere una limitazione nella vita di chi ne soffre e abbassarne la qualità, quindi spesso viene consigliato l’intervento chirurgico per la sua risoluzione.
In seguito all’intervento è possibile che venga suggerito l’uso di occhiali o lenti specifiche. Cerchiamo di capire quando ciò avviene e come la tecnologia può aiutare il paziente con la vista.
1 Niente più occhiali dopo l’intervento di cataratta, è vero?
2 Quali occhiali si consiglia di usare dopo l'intervento di cataratta?
3 Nuova generazione di protesi intraoculari AT IOL (lenti intraoculari a tecnologia avanzata)
Il recupero della vista dopo un intervento di cataratta non è una garanzia di poter eliminare completamente l’utilizzo degli occhiali.
Secondo la Columbia Eye Clinic esistono differenti fattori che influenzano la necessità o meno di indossare gli occhiali, tra cui:
Soltanto in seguito ad una visita accurata con misurazione della vista da parte di un professionista, sarà possibile capire se vi sia ancora la necessità di indossare gli occhiali da vista o meno.
In ogni caso, si consiglia a coloro che hanno subito l’operazione di cataratta di indossare gli occhiali da sole in estate e in tutte le situazioni in cui vi siano raggi UV.
In linea generale, dopo un intervento di cataratta la vista ha un netto miglioramento.
Ovviamente trattandosi di un intervento chirurgico, è possibile che per qualche ora (o per pochi giorni) la vista possa risultare annebbiata. Ad ogni modo, non è necessario preoccuparsi. Ti spieghiamo perché in questo articolo.
Dopo pochi mesi dall’intervento chirurgico di cataratta, la vista viene recuperata totalmente ed è quindi possibile smettere di utilizzare gli occhiali scuri che spesso vengono consigliati subito dopo l’intervento per un periodo variabile.
Superato questo periodo, è possibile tornare a misurare la vista per comprendere se vi siano state modifiche e se vi sia la necessità di correggere la gradazione. Può essere abbinato all’intervento per la cataratta anche l’intervento di correzione parziale o totale della miopia o di altri disturbi della vista. Questo approccio oggi è meno comune che in passato perché nuove tecnologie, come le lenti intraoculari (di cui parliamo in seguito), permettono un miglior recupero della visione a fronte di minori effetti collaterali.
Vi sono comunque alcune condizioni di salute che impediscono il recupero della vista a coloro che hanno subito l’intervento chirurgico di cataratta e alcune di queste sono:
Durante l’intervento di cataratta è possibile, previa valutazione medica caso per caso, impiantare una lente intraoculare a tecnologia avanzata (AT-IOL), per migliorare la messa a fuoco e quindi ottimizzare la vista del paziente.
È possibile scegliere lenti per la messa a fuoco ravvicinata, a media distanza o a lunga distanza in base al disturbo da cui è affetto l’occhio. Con questo tipo di lenti ad alta tecnologia si possono correggere la miopia (vista sfocata da media e lunga distanza), l’ipermetropia (vista sfocata da vicino) e anche l’astigmatismo (visione sfocata o distorta sia da lontano che da vicino).
Coloro che scelgono questa strada in genere non hanno più necessità di utilizzare alcun tipo di occhiale, o di ridurne molto l’uso, in seguito all’intervento. Solitamente le IOL sono ben tollerate e non danno particolari disturbi, possono anche essere sostituite nel caso in cui vi sia un peggioramento.