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La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica che colpisce le componenti profonde della pelle. Si tratta di una patologia a base autoimmune, conseguenza cioè dell’attacco anomalo da parte del sistema immunitario verso cellule dell’organismo. La tipica manifestazione di questa malattia è la formazione di placche, aree ispessite ricoperte di squame di colore biancastro . Quando le placche interessano la zona testa-collo parliamo di psoriasi del cuoio capelluto.
Ecco cosa troverai in questo articolo:
La psoriasi è una patologia a base fortemente genetica che colpisce circa 125 milioni di persone a livello globale. 1 Circa la metà dei pazienti affetti da psoriasi, sviluppano psoriasi del cuoio capelluto.
In concomitanza con le cause genetiche, molto spesso servono uno o più stimoli perché la patologia diventi manifesta, tra i quali troviamo:
Spesso le persone si chiedono: la psoriasi del cuoio capelluto si può contrarre da una persona che ne soffre? Data la base fortemente genetica della malattia, però, la psoriasi non è contagiosa e chi ne è affetto/a non deve temere di poterla trasmettere.
La psoriasi del cuoio capelluto si manifesta con forte desquamazione del cuoio capelluto e/o con la formazione di vere e proprie placche rossastre ricoperte da scaglie biancastre, chiaramente visibili e ben delineate. Le placche possono interessare la fronte, il collo o la linea di attaccatura dei capelli.
In condizioni normali, le cellule che compongono l’epidermide (cheratinociti) si rinnovano ogni 28-30 giorni, ma, in persone con psoriasi, questo processo dura circa 3-4 giorni. L’accumulo incontrollato di cheratinociti causa la formazione delle tipiche placche.
Data la natura infiammatoria delle lesioni, molto spesso il paziente avverte prurito o bruciore. Nel circa il 50% dei casi, pazienti affetti da psoriasi del cuoio capelluto possono avere dolore e gonfiore delle articolazioni, sintomo di una comune complicanza della patologia, l’artrite psoriasica.1,2
È, quindi, fondamentale informare il medico in maniera dettagliata sui propri sintomi.
Altre patologie del cuoio capelluto, come la forfora o la dermatite seborroica, possono essere confuse con la psoriasi. Psoriasi e forfora causano entrambe una forte desquamazione dell’epidermide, ma, in caso di forfora, il tipico eritema (arrossamento della cute), è assente. In caso di dermatite seborroica, invece, le scaglie che si staccano dal cuoio capelluto hanno un aspetto più oleoso e hanno un colore che vira verso il giallo. Le placche associate alla psoriasi sono invece più spesse e secche, e tendono ad estendersi anche oltre la linea di attaccatura dei capelli, su collo e zone del viso. I pazienti affetti da psoriasi del cuoio capelluto, inoltre, hanno normalmente placche anche in altre parti del corpo, come ginocchia, gomiti e schiena.3,4
La diagnosi di psoriasi del cuoio capelluto viene effettuata dal/la dermatologo/a, il/la quale, dopo aver raccolto informazioni sui sintomi del paziente, può decidere se procedere con esami più approfonditi. Essendo una forma di psoriasi associata ad una specifica area del corpo, la diagnosi della psoriasi del cuoio capelluto seguirà gli step della diagnosi della malattia, soprattutto se il sintomo riguarda soltanto il capo.
In generale, l’esame obiettivo include l’analisi della forma, distribuzione e localizzazione delle placche. Inoltre, il medico dovrà chiedere informazioni sulla storia familiare del paziente, per verificare la presenza di una predisposizione genetica. Per confermare la diagnosi, il medico può eseguire una biopsia della parte interessata, per valutare al microscopio la natura delle lesioni.5,6
In base alla gravità dei sintomi, e alla presenza di patologie associate, lo specialista può prescrivere trattamenti topici atti a trattare la zona interessata dai sintomi, o trattamenti sistemici, che hanno effetto su tutto l’organismo. Inoltre, anche la terapia con le radiazioni luminose, chiamata fototerapia, rappresenta un trattamento efficace. Esistono poi dei rimedi naturali che possono essere utilizzati a supporto della gestione della patologia, ma anche in questo caso è essenziale attenersi alle indicazioni del curante.
Tra i trattamenti topici troviamo:
Tra i trattamenti sistemici troviamo:
Oltre a questi trattamenti, è importante tenere una buona pulizia del cuoio capelluto, mantenendo la zona pulita ed idratata tramite olii emollienti specifici ed evitare di toccare la zona interessata. Un buon stile di vita, privo di eccessi nel consumo di alcol e fumo, è inoltre un fattore essenziale per la gestione della patologia.7