5' Lettura
La sclerosi multipla (SM) è una malattia degenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale ed è la causa più comune di disabilità non dovuta a traumi nei giovani adulti. Esistono diverse tipologie di SM, ma la forma più diffusa è la sclerosi multipla recidivante remittente (SMRR), che colpisce l’85% dei pazienti.
Ecco di cosa parleremo in questo articolo:
La sclerosi multipla recidivante remittente (SMRR) è la forma più diffusa di sclerosi multipla. Questa è una malattia autoimmune causata da un malfunzionamento del sistema immunitario, che attacca, come se fosse una sostanza "estranea", la mielina - una sostanza che ricopre le fibre nervose e che permette la propagazione dei segnali nervosi che controllano le funzioni dell’organismo. Questo processo porta alla formazione di zone (o placche) “demielinizzate” con la conseguente comparsa di sintomi.1,2
La SMRR è caratterizzata da episodi acuti di malattia (ricadute) alternati a periodi di completo o parziale benessere (remissione). Le ricadute coincidono con il momento in cui il sistema immunitario invia l’attacco infiammatorio, che, in base alla localizzazione, può dare sintomi molto diversi tra loro. I sintomi nella fase acuta possono durare da pochi giorni fino a mesi, per poi risolversi parzialmente o completamente.3
La SMRR può essere ulteriormente suddivisa in:
La quasi totalità dei pazienti che vengono diagnosticati inizialmente con SMRR, vanno incontro, con il passare del tempo, ad un peggioramento progressivo dei sintomi.
Questo stadio della malattia viene definito “secondariamente progressivo” e i pazienti generalmente non hanno fasi di ricaduta, ma manifestano sintomi permanenti, che diventano mano a mano più invalidanti. Questo è dovuto al fatto che, durante la fase recidivante-remittente, i sintomi sono causati da un attacco infiammatorio attivo da parte del sistema immunitario verso le cellule nervose mentre, nella fase secondaria, i sintomi derivano da lesioni ormai consolidate e permanenti.5
I sintomi sono molto variabili da paziente a paziente, ma, in questa fase della malattia, mancanza di coordinazione e seria difficoltà a camminare sono quelli più diffusi, rendendo necessari supporti per la deambulazione e/o fisioterapia. Il tempo di transizione da una fase all’altra è molto variabile, ed esistono trattamenti farmacologici che possono ritardare la progressione.
Tenere traccia dei sintomi e comunicarlo al medico curante è essenziale per poter riconoscere se la malattia sta progredendo e, quindi, se è necessario adattare la linea di trattamento.
Riconoscere cambiamenti graduali nella sclerosi multipla non è facile, per questo motivo potrebbe essere utile tenere un diario, dove indicare:
Ad oggi, la sclerosi multipla non è curabile, ma la ricerca ha permesso di trovare cure utili per rallentare il decorso della malattia e per aiutare il/la paziente nella gestione dei sintomi.
Per rallentare il decorso della malattia, nelle fasi iniziali, vengono utilizzati farmaci immunomodulanti (es. interferone beta, glatemir acetato) e immunosoppressori (es. anticorpi monoclonali) per rallentare e/o bloccare l’attacco da parte del sistema immunitario e prevenire danni permanenti alle cellule nervose.
Nelle forme in rapida progressione e per le ricadute, invece, si usano farmaci chemioterapici (es. mitoxantrone) ad azione immunomodulatrice e farmaci steroidei.
Molti dei farmaci usati utilizzati per il trattamento di SM e SMRR causano pesanti effetti collaterali e la scelta della linea di trattamento viene effettuata dal medico dopo attenta considerazione di molti parametri, come le caratteristiche della malattia, efficacia di trattamenti effettuati in precedenza e presenza di patologie associate.4,8
Grazie all’impegno di medici e ricercatori, molti trattamenti e farmaci per la sclerosi multipla sono in fase di sviluppo, che hanno l’obiettivo di trattare la malattia e i sintomi associati, garantendo una buona qualità di vita al paziente.
Tra questi troviamo: