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La tachicardia in gravidanza è un evento frequente e fisiologico, purché resti entro certi limiti. La tachicardia è un’anomalia del battito cardiaco che vede un aumento della frequenza dei battiti fino a superare i 100-120 battiti al minuto. Può verificarsi per motivi molto diversi e in alcuni casi è una reazione fisiologica: in gravidanza, ad esempio, il battito cardiaco aumenta, scopriamo perché!
Ecco cosa troverai in quest’articolo:
Durante la gravidanza, il corpo della donna subisce molti cambiamenti al fine di prepararsi ad accogliere il feto durante tutto il suo processo di crescita e maturazione. L’aumento della frequenza cardiaca, entro i limiti fisiologici, è considerata una reazione normale. Questa risposta, infatti, consente un maggior apporto di ossigeno e di nutrienti al feto. Inoltre, nel terzo trimestre, vi è l’azione meccanica di spinta sugli organi interni, compreso il cuore, dovuta alla crescita del bambino all’interno dell’utero cosa che può portare ad un aumento degli episodi di tachicardia.1,2
Il battito cardiaco è solitamente di 70 battiti al minuto (battiti al minuto), in gravidanza questi aumentano fisiologicamente a 80-90 bpm. Nel caso si abbia la percezione di un aumento della frequenza, questa in realtà potrebbe essere fisiologica e non comportare alcuna preoccupazione. È possibile sentire la percezione del proprio battito cardiaco (palpitazioni) sia regolare che irregolare (extrasistole) oppure un battito cardiaco martellante o “svolazzante”, soprattutto nel terzo trimestre sebbene anche in questo caso sia comunque una reazione fisiologica. In alcuni casi la tachicardia può anche essere indice di anemia o ipotensione che potranno essere trattate e risolte con facilità dopo consulto con il medico di riferimento.1,2,3,4
Nella maggior parte dei casi la tachicardia in gravidanza si verifica sporadicamente e non necessita di terapie particolari, anche se si consiglia sempre di consultare il medico. È comunque possibile inserire alcuni cambiamenti nella dieta e nello stile di vita che possono aiutare a mitigare la sintomatologia. Ad esempio:
In ogni caso è fondamentale cercare di restare calmi e consultare il medico, perché spesso una delle cause della tachicardia può essere l’ansia legata al momento particolare che vive la persona durante la gravidanza.3,4,5
Nel caso di tachicardia gravidica fisiologica non esiste alcun rischio per il feto, anzi, l’aumento del battito cardiaco spesso consente un miglior apporto di ossigeno. Quando invece la tachicardia è legata all’insorgenza di una patologia, possono presentarsi alcuni rischi in proporzione alla gravità del disturbo. È quindi sempre fondamentale il consulto ginecologico, soprattutto nel caso di episodi di tachicardia ricorrenti o di sintomi associati (es. fiato corto, dolore al petto, svenimento, confusione) per prevenire ogni aggravamento e danno al feto.3,5