Le malattie dell’apparato respiratorio sono tra le dieci patologie più diffuse in Italia e nel mondo, come stimato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Inoltre, grazie all’aumento delle aspettative di vita della popolazione mondiale, la loro incidenza è destinata ad aumentare. A causa della cronicità di alcune patologie respiratorie, la missione delle strutture sanitarie oggi è quella di cercare di garantire ai pazienti una qualità di vita ottimale pur convivendo con una (o più) malattia invalidante.
In questo articolo conosceremo le testimonianze personali di Francesca e Giulia che condividono l’esperienza di "convivere" da molti anni con l'asma grave.
Per “malattie dell’apparato respiratorio” si intendono tutte quelle patologie che colpiscono gli organi predisposti alla respirazione - in particolare i polmoni - e le vie che permettono di introdurre ossigeno nel nostro corpo, come il naso, la gola e la trachea.
L’insorgenza delle malattie respiratorie può essere congenita, cioè presente sin dalla nascita dell'individuo o causata da fattori di rischio ambientali, come il fumo di sigaretta, l’inquinamento atmosferico, la dieta o le infezioni.
I sintomi principali delle malattie dell'apparato respiratorio sono la tosse, il respiro affannoso e sibilante, il dolore toracico e, nei casi di patologie molto gravi, l’emottisi, cioè l’emissione di sangue.
Le malattie dell’apparato respiratorio sono debilitanti e possono compromettere la serenità delle persone che ne soffrono e di tutti i familiari che con essi condividono i limiti ed i pesi di queste malattie.
Proprio per assistere adulti e bambini affetti da queste patologie e per sensibilizzare la società su queste malattie, l’Associazione Respiriamo Insieme si impegna a realizzare azioni a favore dei pazienti affetti da asma bronchiale, malattie allergiche, malattie respiratorie e dermatologiche, promuovendo anche iniziative di sensibilizzazione contro i danni che l’inquinamento provoca sulla salute di adulti e bambini e favorisce l’inclusione dei pazienti nella vita relazionale, sociale, lavorativa così come in quella scolastica etc.
Respiriamo Insieme è anche molto impegnata nel dialogare con le istituzioni ed i media sul tema delle patologie respiratorie, sui danni che l’inquinamento ambientale provoca sui pazienti e sui cattivi stili di vita, in modo da adottare iniziative ecologiche e sostenibili per promuovere la salute di tutti.
L’ Associazione Respiriamo Insieme Onlus, dà voce alle persone che soffrono di asma e di altre patologie respiratorie ed allergiche. All’interno de “Le nostre storie” è infatti possibile leggere le esperienze di pazienti o familiari che soffrono di queste patologie.
Tra queste storie si trovano quelle di Giulia e Francesca, quest’ultima mamma di un bambino di 13 anni che soffre di asma da quando ne aveva 3.
Giulia ha 32 anni e soffre di asma grave da quando ne aveva 22. Giulia parla di come questa patologia abbia cambiato il suo modo di vivere sia a livello fisico che emotivo.
Anche i più piccoli sforzi possono essere debilitati per chi ne soffre, come racconta la ragazza che, anche per fare le pulizie in casa, deve stare attenta a non affaticarsi troppo.
Nonostante ciò, grazie alle cure mediche e a specifici percorsi formativi organizzati dall’Associazione Respiriamo Insieme in collaborazione con i clinici dell’Ospedale dove è seguita, oggi la ragazza riesce a gestire tranquillamente la patologia.
La storia di Francesca è più delicata. Quando si è genitori di un giovane paziente con asma grave, l’esperienza di una malattia così limitante e di difficile gestione, viene vissuta con estrema sofferenza, preoccupazione e angoscia da tutto il nucleo familiare.
La Testimonianza di Francesca vede il figlio Alessandro di 13 anni coinvolto dalla malattia. La mamma parla della difficoltà iniziale incontrata nel diagnosticare la patologia e delle molteplici visite mediche effettuate prima di giungere ad una diagnosi corretta, base per una giusta terapia farmacologica in grado di contenere i sintomi e le continue recidive della malattia stessa.
Francesca e suo marito hanno deciso di curare il più possibile Alessandro a casa, ricorrendo all’Ospedale solo quando assolutamente indispensabile, per affrontare l’asma in un ambiente sereno e familiare, un gesto d’amore non sempre facile da garantire visto la complessità della patologia. La gioia più grande della mamma sarebbe vedere il figlio senza attacchi di asma per almeno un giorno.
Le due storie presentate dimostrano come convivere con l'asma grave non sia semplice ma, allo stesso tempo, mettono in luce la forza di volontà dei familiari e dei pazienti nell'affrontarla.