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L’ulcera perforata è la seconda complicanza dell’ulcera peptica in termini di incidenza, ma anche la più grave, con un indice di mortalità del 20-30%. Le sfide mediche in questo ambito sono legate alla precocità della diagnosi, alla tempestività delle cure e alle possibili strategie di prevenzione. Si stima, infatti, che di ulcera peptica si ammali circa il 5% della popolazione generale, in prevalenza over 60.
Ecco cosa leggerai in questo articolo:
L’ulcera perforata è una grave complicanza dell’ulcera peptica, o malattia ulcerosa peptica, patologia gastrica che si stima affligga circa 4 milioni di persone nel mondo.
La perforazione di un’ulcera è l’esito, potenzialmente drammatico, del processo erosivo a carico della mucosa dello stomaco o del duodeno che comporta la fuoriuscita di acidi digestivi e gas dal foro gastrico e la loro diffusione nella cavità peritoneale con possibile evoluzione in peritonite chimica.
L’ulcera peptica è una lesione, in genere di piccole dimensioni, che si forma sulla parete di stomaco o duodeno, che può aggravarsi nel tempo intaccando gli strati più profondi della mucosa. Questo processo erosivo in circa il 10-20% dei casi evolve in complicanze, delle quali la perforazione dell’ulcera rappresenta la seconda in termini percentuali dopo il sanguinamento gastrico, ma anche la più grave. Il 5% circa di persone con diagnosi di malattia ulcerosa peptica sperimenta un’ulcera perforata, condizione che comporta rischi per la vita e che, pertanto, va diagnosticata e trattata tempestivamente. 1,2
Diverse possono essere le cause della perforazione di un’ulcera, ma comunque legate a ciò che ha determinato la formazione della lesione sulle pareti gastriche.
L’ulcera, infatti, si forma quando si verifica uno squilibrio tra la produzione gastrica di pepsina, il principale enzima digestivo, e le barriere difensive della mucosa gastrica. L’azione irritativa dell’acido infiamma ed erode una mucosa indebolita e assottigliata fino alla perforazione della stessa.
Questo processo è indotto da diversi fattori di rischio e precipitanti, non di rado compresenti, dei quali i principali sono:
I sintomi di un’ulcera perforata sono tipicamente tre:
Anche il decorso, molto rapido, può essere diviso in tre fasi:
Un sintomo collaterale spesso presente nelle prime fasi è la nausea associata a vomito. Questi sintomi sono inconfondibili e devono portare ad un immediato intervento medico perché il rischio di andare incontro a sepsi è elevato.1,2
La diagnosi di ulcera perforata si basa essenzialmente sui segni clinici rilevabili durante la visita medica e la palpazione dell’addome. Per confermare il sospetto e valutare il rischio di sepsi, molto rapidamente si dovrà procedere ad altri test ed esami tra cui:
Gli esami di imaging sono importanti per individuare il punto esatto dell’apparato gastroduodenale in cui si trova l’ulcera perforata e intervenire con precisione in caso di soluzione chirurgica.
Sì, se l’ulcera perforata viene diagnosticata e trattata con tempestività. In trattamento standard prevede:
In alcuni casi, la lavanda gastrica effettuata via sondino nasale e la somministrazione di antibiotici in vena possono essere sufficienti a normalizzare la situazione e permettere la cicatrizzazione spontanea dell’ulcera. Va comunque specificato che l'ulcera perforata è un evento serio, che può avere conseguenze letali, e pertanto il suo trattamento si effettua esclusivamente in regime di ricovero ospedaliero.1,2
L’ulcera perforata può evolvere in:
Sono le complicanze più gravi di una condizione seria in partenza, che comporta un intervento medico d’urgenza. Trattare la perforazione dell’ulcera nelle prime 12 ore dalla comparsa dei sintomi può evitare conseguenze pericolose per la salute.
La mortalità dell’ulcera perforata è pari al 20-30% dei casi e si verifica a causa di ritardi nella diagnosi e/o nel trattamento. L’età avanzata e condizioni di debilitazione fisica peggiorano, come facilmente intuibile, la prognosi.1.2
Vanno segnalate anche possibili complicanze post operatorie, tra le quali le più comuni sono le infezioni localizzate al sito chirurgico e le polmoniti.2
Prevenire l’ulcera perforata è possibile curando la lesione originaria. Pertanto, a seconda delle cause che hanno portato alla formazione dell’ulcera peptica, si dovrà intervenire su queste, e sui fattori di rischio. Se, ad esempio, l’ulcera è correlata all’infezione da Helicobacter pylori, si dovrà eradicare il batterio con la terapia antibiotica. Ridurre l’assunzione di antinfiammatori FANS, smettere di fumare e di consumare bevande alcoliche sono altrettante misure di prevenzione utili.2