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La meningite è un’infiammazione delle meningi che può avere conseguenze molto serie. La meningite batterica è la forma più grave per cui i bambini sotto i due anni, ed in particolare i neonati, hanno il tasso di mortalità più alto.
Vaccinare le donne in gravidanza per garantire la loro protezione, rappresenta inoltre una delle strategie adottabili in futuro per ridurre la mortalità neonatale. Vediamo insieme quello che c’è da sapere sul vaccino per la meningite in gravidanza.
Ecco cosa andremo a trattare in questo articolo:
Non esistono vaccinazioni obbligatorie durante la gestazione.
Esistono, però, vaccinazioni raccomandate, importanti per proteggere la madre e, secondariamente, anche il neonato, dalle infezioni potenzialmente mortali durante i primi mesi di vita. Infatti, durante la gravidanza e nel periodo successivo al parto, gli anticorpi della madre vengono trasmessi al neonato, fornendo una prima protezione immunologica.1
La vaccinazione contro gli agenti che possono causare meningite non è tra le vaccinazioni raccomandate in gravidanza, non per motivi relativi ad efficacia o sicurezza, ma per la mancanza di dati clinici. Tuttavia, numerosi studi a riguardo sono in fase di svolgimento.
La meningite è una patologia molto seria e le persone a rischio dovrebbero sottoporsi alla vaccinazione, indipendentemente dall’essere o meno in gravidanza. Il beneficio della vaccinazione contro la meningite per donne in gravidanza, di solito, controbilancia il rischio di potenziali effetti indesiderati, quando:
Quindi, il vaccino è consigliato per:
Alcune evidenze riportate da studi condotti su donne incinte residenti in zone dove la meningite è endemica, forniscono indicazioni sull’effetto del vaccino della meningite in gravidanza.
Laddove venga eseguita la vaccinazione in gravidanza, i dati ci dicono che è sicura ed efficace, per madre e feto. La protezione conferita dalla vaccinazione, infatti, è paragonabile a quella riscontrata nel resto della popolazione.
Per quanto riguarda la sicurezza, in nessuno dei casi valutati, la vaccinazione per la meningite ha apportato complicazioni per gravidanza o per il bambino, come aborti o parti prematuri.2,3,4
Sembra, inoltre, che gli anticorpi creati nell’organismo della madre dopo la vaccinazione, vengano trasferiti anche al nascituro, attraverso lo scambio placentare e l’allattamento, proteggendolo dalla patologia nel periodo immediatamente successivo al parto.
Quindi, il vaccino per la meningite in gravidanza non sarebbe solo utile per la madre, ma anche per il neonato. Tuttavia, la vaccinazione in gravidanza non è da intendersi, per il neonato, sostitutiva al piano vaccinale per la meningite raccomandato dal servizio sanitario.
Come per tutti i vaccini, anche quello per la meningite può indurre la comparsa di effetti indesiderati. Tuttavia, gli effetti collaterali sono nella maggioranza dei casi passeggeri e trascurabili, specialmente se messi in relazione al rischio di contrarre una patologia potenzialmente mortale come la meningite batterica.
Il dolore al sito di iniezione e mal di testa sono gli effetti collaterali più riscontrati nel gruppo di donne in gravidanza soggetto degli studi.1 In caso di dubbi o di qualsiasi cambiamento di salute post vaccinazione è consigliato rivolgersi al proprio medico o alla ASL di riferimento.
Per scoprire di più in merito alla vaccinazione contro la meningite e i relativi effetti collaterali, puoi leggere il nostro approfondimento: Vaccinazione contro la meningite: uno strumento prezioso.