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Aneurisma aortico: guida completa dalle cause al trattamento

Scritto da Dott.ssa Paola Perria | 2-mag-2024 6.00.00

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L’aneurisma aortico si verifica quando un segmento dell’aorta si dilata in modo patologico. Diagnosi precoce e trattamento tempestivo permettono di evitare il grave rischio di rottura.

Nell’articolo trovi tutto ciò che occorre sapere per capire se sei a rischio di aneurisma aortico, e cosa fare per curarlo e prevenirlo

Indice

  1. Cos’è un aneurisma aortico e quali sono le sue cause?
  2. Quali sono i sintomi dell’aneurisma aortico?
  3. Diagnosi dell’aneurisma aortico
  4. Come si cura l’aneurisma aortico?
  5. Di aneurisma aortico si muore?
  6. Prevenzione dell’aneurisma aortico
  7. C’è un legame tra aneurisma aortico e aneurisma cerebrale?
  8. Qual è la differenza tra aneurisma e dissezione aortica?

1. Cos’è un aneurisma aortico e quali sono le cause?

L’aneurisma aortico è la dilatazione patologica di una porzione di aorta, la grossa arteria che dal cuore trasporta il sangue ossigenato verso torace e addome. Questa dilatazione tende a ingrandirsi nel tempo, con il rischio di rottura dell’aorta e conseguente sanguinamento interno che può avere esiti fatali se non trattato con tempestività. 

L’arteria aorta è piuttosto lunga, e si suddivide in toracica e addominale. Pertanto avremo due tipologie principali di aneurisma aortico a seconda del segmento in cui si forma, con caratteristiche e cause diverse:

  • aneurisma aortico toracico, che si sviluppa nella porzione toracica dell’aorta, e che è causato prevalentemente da ipertensione arteriosa o traumi al torace. In casi meno frequenti aneurismi dell’aorta toracica possono essere causati da malattie ereditarie tra cui la sindrome di Marfan, che provoca alterazioni cardiache e vascolari, e la sindrome di Ehlers-Danlos, che rende molto fragili i tessuti dei vasi sanguigni;
  • aneurisma aortico addominale, che si forma in un punto dell’arteria al di sotto del torace. Questo tipo di aneurisma aortico è più frequente rispetto al toracico, specialmente negli uomini, e ha tra le cause principali: l’aterosclerosi, ovvero il restringimento e l’indurimento interno dell’arteria per depositi di lipidi o altra ragione, infezioni e traumi da incidenti, colluttazioni o cadute. 

Esistono fattori di rischio ben noti che aumentano le probabilità di aneurisma aortico, e sono:

  • genetica e familiarità;
  • stile di vita sedentario;
  • sovrappeso, con accumulo di adipe viscerale;
  • essere uomini e avere più di 65 anni. Nelle donne il rischio di aneurisma aortico toracico aumenta dopo la menopausa;
  • tabagismo;
  • abuso di alcol o di stupefacenti tra cui la cocaina;
  • avere malformazioni cardiache come la valvola aortica bicuspide;
  • soffrire di ipercolesterolemia e/o di ipertensione;
  • soffrire di malattie croniche al cuore, ai reni, o alle vie respiratorie come la broncopneumopatia cronico-ostruttiva (BPCO).1,2

2. Quali sono i sintomi dell’aneurisma aortico?

I sintomi dell'aneurisma aortico, quando presenti, differiscono lievemente a seconda che sia interessata l’aorta toracica o quella addominale:

  • nell’aneurisma aortico toracico possono includere:
    • dolore acuto e improvviso al petto o di riflesso alla spalla;
    • respiro corto, dispnea;
    • difficoltà a deglutire (disfagia), raucedine.
  • l’aneurisma aortico addominale è spesso asintomatico, ma i segnali d’allarme possono essere:
    • dolore pulsante e profondo alla schiena o ad un fianco;
    • dolore alle natiche, all’inguine o alle gambe. 

Un gonfiore anomalo del viso, del collo o delle braccia può essere sintomo di aneurisma aortico che preme sulla vena cava che riporta il sangue dalla parte superiore del corpo al cuore. Mal di stomaco, nausea e senso di pienezza gastrica dopo aver appena iniziato a mangiare possono ugualmente segnalare un aneurisma aortico. 

Ben più drammatica la sintomatologie della rottura dell’aneurisma aortico, tra comprende:

  • senso di stordimento;
  • battito cardiaco accelerato;
  • dolore improvviso e severo al torace, allo stomaco o alla schiena.1,2

3. Diagnosi dell’aneurisma aortico

Per diagnosticare un aneurisma aortico occorre che la dilatazione sia almeno superiore del 50% rispetto a quella considerata accettabile per età e condizioni fisiche. Ad esempio, un aneurisma aortico addominale per essere diagnosticato come tale, deve avere un diametro di tre cm e oltre superiore rispetto a quello normale. Un esame fisico è la prima fase dell’iter diagnostico, perché consente al medicə di osservare i sintomi, auscultare il cuore, palpare l’addome e raccogliere le informazioni mediche personali e familiari della persona che sta visitando. 

Se vi è il sospetto di aneurisma aortico, è necessaria una  conferma a cui si arriva attraverso esami strumentali tra cui:

  • ecografia addominale, che consente di rilevare la zona e le dimensioni dell’aneurisma aortico addominale;
  • ecocardiografia, utile alla diagnosi di un aneurisma aortico toracico situato vicino al cuore;
  • TAC o Risonanza Magnetica, per la diagnosi di entrambi i tipi di aneurisma aortico. Questi esami vengono prescritti in seconda linea, perché rispetto all’esame ecografico presentano qualche rischio in più. 

La diagnosi precoce dell’aneurisma aortico consente di prevenire complicanze quali la dissezione e la rottura, e di avviare subito il trattamento adeguato al singolo caso.1,2,3 

4. Come si cura l’aneurisma aortico?

La cura di un aneurisma aortico dipende da fattori quali:

  • le sue dimensioni e il rischio di rottura;
  • la posizione nell’arteria aorta;
  • l’età e le condizioni di salute generali della persona. 

In base alle dimensioni e al rischio di rottura si possono avere due macro opzioni:

  1. Aneurismi di piccole dimensioni: in genere vengono sottoposti a sorveglianza attiva, attraverso controlli regolari di monitoraggio. In questi casi attraverso modifiche allo stile di vita in senso più salutare, ed eventuale assunzione di farmaci per abbassare il colesterolo o la pressione, è possibile ridurre le dimensioni dell’aneurisma fino al completo riassorbimento. Condizioni croniche che costituiscono fattore di rischio importante per aneurismi aortici, come insufficienza renale o cardiaca vanno a loro volta gestite con gli opportuni trattamenti medici;
  2. Grossi aneurismi, specialmente quando si dilatano rapidamente, rappresentano un pericolo per la salute, e vanno riparati con la chirurgia. Due sono le tipologie di intervento previste in questi casi:
    1. chirurgia aperta, il metodo più comunemente usato. In questi casi si opera in anestesia generale, praticando un taglio nell’addome superiore, o nel torace, a seconda della posizione dell’aneurisma. Con gli strumenti chirurgici si rimuove la porzione di aorta dilatata e si innesta al suo posto un tubicino in poliestere biocompatibile anti sgocciolamento. Questo intervento è delicato e invasivo, e richiede un mese e oltre di degenza;
    2. chirurgia di riparazione endovascolare, un intervento di chirurgia mininvasiva usato soprattutto per la cura dell’aneurisma addominale. Si effettua praticando micro incisioni nell’area inguinale, attraverso cui un endoscopio catetere viene guidato fino all’aneurisma allo scopo di posizionare uno stent che allargandosi rinforza e ripara il segmento di aorta dilatato. La chirurgia endovascolare prevede tempi di ricovero meno lunghi.

      Entrambi i tipi di operazione comportano dei rischi, che vanno dalle infezioni, al sanguinamento, ai danni ai vasi sanguigni o al cuore. Tuttavia, se eseguito con successo e fatto seguire da regolari controlli di follow up, la chirurgia per la riparazione degli aneurismi aortici può rappresentare la cura risolutiva di questa anomalia vascolare.2,3 

5. Di aneurisma aortico si muore?

Non si muore di aneurisma aortico, benché una sua rottura possa risultare fatale. Tuttavia, con un tempestivo intervento di chirurgia aperta o endovascolare,  anche un aneurisma aortico rotto, con emorragia interna, può essere risolto. L’ideale per migliorare la prognosi è diagnosticare un aneurisma prima che le sue dimensioni conducano ad una dissezione o rottura, in modo da tenerlo sotto controllo. In questi casi, è possibile avere aspettative di vita nella norma.3 

6. Prevenzione dell’aneurisma aortico

Prevenire un aneurisma aortico non è sempre possibile, specialmente quando esistano condizioni di rischio ineliminabili come la predisposizione genetica o il soffrire di specifiche sindromi. Persone con questi elevati fattori di rischio dovrebbero sottoporsi a regolari check up e controlli ecografici per monitorare nel tempo le condizioni dell’arteria aorta. 

Diverso è il caso, più frequente, in cui le cause dell’aneurisma siano legate allo stile di vita. Colesterolo alto, ipertensione, sovrappeso, tabagismo, abuso di alcol o stupefacenti si possono modificare adottando comportamenti più salutari che includano:

  • attività fisica regolare;
  • stop al fumo;
  • dieta sana per il cuore;
  • gestione dei livelli di stress che possono influire sulla pressione sanguigna;
  • dimagrimento, se necessario, e mantenimento del peso forma.2,3 

7. C’è un legame tra aneurisma aortico e aneurisma cerebrale?

Aneurismi come quello aortico, possono formarsi in altre arterie del corpo. Ad esempio, se parliamo di aneurisma cerebrale, la dilatazione patologica si sviluppa in una porzione di una delle arterie che trasportano il sangue dal cuore al cervello. Il legame tra i due aneurismi è la sua natura di anomalia vascolare e la sua pericolosità in caso di rottura. Persone con predisposizione agli aneurismi possono svilupparli anche nelle arterie dell’inguine o delle gambe. 

Leggi qui la scheda dedicata interamente all’aneurisma cerebrale. 

8. Qual è la differenza tra aneurisma e dissezione aortica?

La differenza tra aneurisma aortico e dissezione, è che quest’ultima è la complicanza più frequente del primo. In questi casi si parla specificamente di aneurisma aortico dissecante. Può verificarsi quando l’aneurisma si ingrossa tanto che lungo le pareti dilatate e assottigliate  della porzione di arteria interessata si formano delle lacerazioni. La forza con cui il sangue viene pompato dal cuore attraverso l’aorta, contribuisce a indebolire le pareti del vaso, che cominciano a “perdere”. 

Pertanto la dissezione aortica comporta sanguinamenti interni che restringono l’aorta e ostacolano la capacità di distribuire il sangue dal cuore alle altre parti del corpo servite dall’arteria.  Inoltre, la dissezione può condurre ad una rottura totale dell'aneurisma. 

Rispetto all'aneurisma integro, che è spesso asintomatico, la dissezione comporta sintomi più evidenti, tra cui:

  • dolore descritto come lacerante e improvviso, nella zona del torace o della parte superiore della schiena, o se, interessa l’aorta addominale, nella parte bassa del torso;
  • respiro corto;
  • sensazione di essere sul punto di svenire, confusione mentale, sincope;
  • crollo della pressione arteriosa, con una differenza di fino a 20 mmHG tra un braccio e l’altro;
  • all’auscultazione il battito del cuore si percepisce ovattato;
  • battito accelerato;
  • sudorazione abbondante;
  • vista annebbiata.

La dissezione aortica può avere esiti letali, è una condizione estremamente grave che va trattata tempestivamente con un intervento chirurgico riparativo d’urgenza che prevede il posizionamento di uno stent avente lo scopo di ripristinare il flusso sanguigno. Un aneurisma aortico non dissecante, invece, non sempre va trattato con la chirurgia. Quest’ultima rappresenta l’opzione migliore nei casi in cui effettivamente l’aneurisma cresca rapidamente e diventi e rischio dissezione.4

Fonti

  1. Centers for Disease Control and Prevention, Aortic Aneurysm
  2. National Institute of Health, What is Aortic Aneurysm?
  3. Cleveland Clinic, Aortic Aneurysm
  4. Cleveland Clinic, Aortic Dissection