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Diagnosi per il morbo di Crohn: esami di laboratorio da fare

Scritto da Federica La Russa, PhD | 3-giu-2024 6.00.00

3' Lettura

ll morbo di Crohn, una malattia infiammatoria cronica dell'intestino, la cui diagnosi richiede un approccio complesso e multidisciplinare. Gli esami di laboratorio, sebbene non sufficienti per una diagnosi definitiva, forniscono informazioni preziose. Vediamo insieme quali. 

Indice

  1. La rilevanza degli esami di laboratorio per il morbo di Crohn
  2. Quali esami di laboratorio vengono usati per il morbo di Crohn
    1. Esami del sangue
    2. Esami delle feci
  3. Interpretazione dei risultati degli esami di laboratorio in caso di Crohn

1. La rilevanza degli esami di laboratorio per il morbo di Crohn

Nessun esame di laboratorio è sufficiente per completare la diagnosi del morbo di Crohn, una malattia intestinale infiammatoria e cronica. Data la complessità della patologia, infatti, la diagnosi è un processo complesso che richiede un approccio multidisciplinare. Questo che contempla l'esame fisico, un'anamnesi dettagliata e diverse indagini diagnostiche, tra cui gli esami di laboratorio

Questi forniscono informazioni preziose che aiutano i medici a diagnosticare la malattia perché permettono di distinguere il morbo di Crohn da altre condizioni con sintomi simili, come la colite ulcerosa o la sindrome dell'intestino irritabile. Gli esami di laboratorio possono anche essere utili per monitorare l’andamento della malattia e definire la prognosi con più accuratezza. 

2. Quali esami di laboratorio vengono usati per il morbo di Crohn

Diversi esami di laboratorio possono essere utilizzati per il morbo di Crohn. I più comuni includono:

2.1 Esami del sangue

  • Emoglobina e ematocrito: utili per rilevare eventuale anemia che è comune nel morbo di Crohn a causa del sanguinamento intestinale;
  • Velocità di sedimentazione eritrocitaria (VES) e proteina C-reattiva (PCR): entrambi marcatori di infiammazione che possono risultare essere elevati nel morbo di Crohn;
  • Emocromo completo: questo esame può rivelare un aumento del numero dei globuli bianchi (leucocitosi), che è un altro segno di infiammazione;
  • Pannelli di autoanticorpi: questi esami possono aiutare a distinguere il morbo di Crohn dalla colite ulcerosa, un'altra malattia infiammatoria intestinale. Gli anticorpi comuni testati in caso di sospetto morbo di Crohn sono gli anticorpi anti-neutrofili citoplasmatici (ANCA) e gli anticorpi anti-Saccharomyces cerevisiae (ASCA). Un risultato negativo per agli autoanticorpi ANCA affiancato a un risultato positivo al test per gli ASCA potrebbe indicare presenza di morbo di Crohn;
  • Livelli di albumina: l'albumina è una proteina prodotta dal fegato. I livelli di albumina possono essere bassi nel morbo di Crohn a causa di perdita proteica attraverso l'intestino danneggiato.1-2

2.2 Esami delle feci

Per quanto riguarda l’esame delle feci, è possibile che nel processo di diagnosi si investighi le presenza di

  • Sangue occulto nelle feci, indice di possibile danno ai tessuti intestinali segni distintivi del morbo di Crohn;
  • Calprotectina e lattoferrina fecale, marcatori di infiammazione intestinale, che possono risultare aumentati in caso di morbo di Crohn;
  • Parassiti, virus, o batteri che possono dar luogo a possibili infezioni con sintomatologia intestinale.1-2
 

3. Interpretazione dei risultati degli esami di laboratorio in caso di Crohn

Un singolo test non è sufficiente per una diagnosi definitiva di Morbo di Crohn. Per questo, l'interpretazione dei risultati degli esami di laboratorio deve essere sempre fatta in combinazione con altri fattori, come i sintomi del paziente, l'anamnesi e i risultati di altri esami diagnostici strumentali, come un’endoscopia del tratto gastrointestinale con biopsia, per confermare la diagnosi e ottenere una valutazione più precisa dell'estensione della malattia.

È importante ricordare che gli esami di laboratorio sono solo uno strumento a disposizione dei medici per la diagnosi e il monitoraggio del Morbo di Crohn. Il dialogo aperto e continuo con lo/la specialista è fondamentale per comprendere i risultati di tali esami, ricevere una diagnosi accurata e impostare un piano di trattamento individualizzato e personalizzato.1-2

Una diagnosi tempestiva è fondamentale per poter iniziare il trattamento della malattia in modo tempestivo sia esso di tipo farmacologico, come l’assunzione della terapia biologica, che di natura comportamentale come l’aggiustamento della dieta

Fonti

  1. NIDDK National Institutes of Health, Crohn’s Disease Diagnosis 
  2. Mayo Clinic, Crohn’s Disease Diagnosi