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ll morbo di Crohn, una malattia infiammatoria cronica dell'intestino, la cui diagnosi richiede un approccio complesso e multidisciplinare. Gli esami di laboratorio, sebbene non sufficienti per una diagnosi definitiva, forniscono informazioni preziose. Vediamo insieme quali.
Indice
- La rilevanza degli esami di laboratorio per il morbo di Crohn
- Quali esami di laboratorio vengono usati per il morbo di Crohn
- Interpretazione dei risultati degli esami di laboratorio in caso di Crohn
1. La rilevanza degli esami di laboratorio per il morbo di Crohn
Nessun esame di laboratorio è sufficiente per completare la diagnosi del morbo di Crohn, una malattia intestinale infiammatoria e cronica. Data la complessità della patologia, infatti, la diagnosi è un processo complesso che richiede un approccio multidisciplinare. Questo che contempla l'esame fisico, un'anamnesi dettagliata e diverse indagini diagnostiche, tra cui gli esami di laboratorio.
Questi forniscono informazioni preziose che aiutano i medici a diagnosticare la malattia perché permettono di distinguere il morbo di Crohn da altre condizioni con sintomi simili, come la colite ulcerosa o la sindrome dell'intestino irritabile. Gli esami di laboratorio possono anche essere utili per monitorare l’andamento della malattia e definire la prognosi con più accuratezza.
2. Quali esami di laboratorio vengono usati per il morbo di Crohn
Diversi esami di laboratorio possono essere utilizzati per il morbo di Crohn. I più comuni includono:
2.1 Esami del sangue
- Emoglobina e ematocrito: utili per rilevare eventuale anemia che è comune nel morbo di Crohn a causa del sanguinamento intestinale;
- Velocità di sedimentazione eritrocitaria (VES) e proteina C-reattiva (PCR): entrambi marcatori di infiammazione che possono risultare essere elevati nel morbo di Crohn;
- Emocromo completo: questo esame può rivelare un aumento del numero dei globuli bianchi (leucocitosi), che è un altro segno di infiammazione;
- Pannelli di autoanticorpi: questi esami possono aiutare a distinguere il morbo di Crohn dalla colite ulcerosa, un'altra malattia infiammatoria intestinale. Gli anticorpi comuni testati in caso di sospetto morbo di Crohn sono gli anticorpi anti-neutrofili citoplasmatici (ANCA) e gli anticorpi anti-Saccharomyces cerevisiae (ASCA). Un risultato negativo per agli autoanticorpi ANCA affiancato a un risultato positivo al test per gli ASCA potrebbe indicare presenza di morbo di Crohn;
- Livelli di albumina: l'albumina è una proteina prodotta dal fegato. I livelli di albumina possono essere bassi nel morbo di Crohn a causa di perdita proteica attraverso l'intestino danneggiato.1-2
2.2 Esami delle feci
Per quanto riguarda l’esame delle feci, è possibile che nel processo di diagnosi si investighi le presenza di
- Sangue occulto nelle feci, indice di possibile danno ai tessuti intestinali segni distintivi del morbo di Crohn;
- Calprotectina e lattoferrina fecale, marcatori di infiammazione intestinale, che possono risultare aumentati in caso di morbo di Crohn;
- Parassiti, virus, o batteri che possono dar luogo a possibili infezioni con sintomatologia intestinale.1-2
3. Interpretazione dei risultati degli esami di laboratorio in caso di Crohn
Un singolo test non è sufficiente per una diagnosi definitiva di Morbo di Crohn. Per questo, l'interpretazione dei risultati degli esami di laboratorio deve essere sempre fatta in combinazione con altri fattori, come i sintomi del paziente, l'anamnesi e i risultati di altri esami diagnostici strumentali, come un’endoscopia del tratto gastrointestinale con biopsia, per confermare la diagnosi e ottenere una valutazione più precisa dell'estensione della malattia.
È importante ricordare che gli esami di laboratorio sono solo uno strumento a disposizione dei medici per la diagnosi e il monitoraggio del Morbo di Crohn. Il dialogo aperto e continuo con lo/la specialista è fondamentale per comprendere i risultati di tali esami, ricevere una diagnosi accurata e impostare un piano di trattamento individualizzato e personalizzato.1-2
Una diagnosi tempestiva è fondamentale per poter iniziare il trattamento della malattia in modo tempestivo sia esso di tipo farmacologico, come l’assunzione della terapia biologica, che di natura comportamentale come l’aggiustamento della dieta.
Fonti
- NIDDK National Institutes of Health, Crohn’s Disease Diagnosis
- Mayo Clinic, Crohn’s Disease Diagnosi
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