8' Lettura
La diarrea in gravidanza è un disturbo gastrointestinale che può colpire le future mamme. Si manifesta con l’emissione di feci liquide o semi liquide e con una frequenza superiore alla norma. Scopriamo insieme perché accade e come gestire questo fastidioso sintomo durante l'attesa.
Ecco cosa troverai in questo articolo:
Durante la gravidanza, molte donne sperimentano cambiamenti nell'apparato digerente, come nausea e acidità di stomaco. Anche la diarrea in gravidanza è comune e può manifestarsi sia nei primi mesi che nel terzo trimestre e in prossimità del parto. Questo disturbo non ha caratteristiche specifiche, ma è generalmente contraddistinto dall'emissione urgente di feci liquide o semi-liquide, in quantità maggiori rispetto alla norma ma non sempre maleodoranti.1,2
La diarrea in gravidanza è un sintomo abbastanza comune, seppur meno rispetto ad altri disturbi gastrointestinali quali nausea/vomito, stipsi, emorroidi e reflusso gastroesofageo. Percentualmente, la probabilità di soffrire di diarrea in gravidanza, infatti, non è dissimile da quella della popolazione generale. Essendo un disturbo frequente e aspecifico non deve, quindi, destare preoccupazione durante la gestazione.1,2
Le cause della diarrea in gravidanza, possono essere tante e, nella maggior parte dei casi, non tali da destare preoccupazione particolare perché legate alle modifiche naturali che accadono durante questo periodo.
La diarrea in gravidanza è spesso legata ai cambiamenti ormonali. Gli ormoni influiscono in modo importante sulla composizione del microbiota intestinale, comportando, anche in gestazioni senza complicanze, una lieve disbiosi. Questo significa che il rapporto tra microbi commensali (benefici) e patogeni (infettivi) cambia, inducendo fenomeni non gravi ma fastidiosi tra cui gonfiore, meteorismo, stitichezza, difficoltà digestive e anche diarrea. Già nei primi mesi, le future mamme possono notare variazioni nelle feci. Verso la fine della gravidanza, altre sostanze entrano in gioco. In questa fase, infatti, sono le prostaglandine, molecole prodotte dal corpo per indurre il parto, in concomitanza con il rilascio di ossitocina e progesterone, a stimolare la muscolatura uterina e quella liscia intestinale causando contrazione e, quindi, a rilasciare tutto il materiale fecale in modo propulsivo. Nel parto fisiologico tali contrazioni peristaltiche si verificano naturalmente e al momento giusto, non c’è quindi da preoccuparsi.1,4
La diarrea in gravidanza può avere cause alimentari. Molte gestanti, soprattutto dal secondo semestre, tendono a mangiare di più sia su spinta ormonale che per allentare lo stress. Cibi speziati, grassi o dolci possono scatenare la diarrea in gravidanza. Anche mangiare a orari strani può disturbare l'intestino. Potrebbe, però, capitare anche l’opposto. Persone particolarmente salutiste possono eccedere nel consumo di fibre causando iperstimolazione dell’intestino che risponde alle sollecitazioni con evacuazioni diarroiche. Per effetto delle modifiche ormonali, inoltre, la sensibilità ad alcuni alimenti aumenta, ripercuotendosi sull’intestino e causando episodi di diarrea durante tutta la gravidanza. Infine, alcuni tipi di integratori e supplementi vitaminici possono favorire evacuazioni di tipo diarroico: in questo caso, è bene valutare con il proprio medico/nutrizionista se è il caso di interrompere la somministrazione, o cambiare il prodotto.2,4
La più comune causa di diarrea in gravidanza sono le gastroenteriti virali (da Rotavirus o Norwalk virus) o batteriche, e le tossinfezioni alimentari, ovvero malattie infettive che possono colpire chiunque. In gravidanza, però, la vulnerabilità agli attacchi patogeni aumenta perché il sistema immunitario riduce la sua sorveglianza per non indurre un attacco al feto come corpo estraneo. La diarrea acuta è il principale sintomo di tali infezioni, che sono in genere di breve durata. Più insidiose le infezioni batteriche, specialmente da Clostridium difficile, un microrganismo particolarmente aggressivo, o batteri fecali come l’Escherichia coli. Attenzione massima, poi, alle intossicazioni alimentari, soprattutto da Salmonella, da Listeria, o da parassiti come il Toxoplasma gondii, che possono risultare pericolosi per il feto. 1,4
La diarrea cronica in gravidanza può indicare patologie preesistenti, non necessariamente gravi. Allergie e intolleranze alimentari, come la celiachia, l’intolleranza al lattosio o al fruttosio, tendono a peggiorare durante la gestazione. Anche la sindrome dell’intestino irritabile e malattie infiammatorie intestinali come il morbo di Crohn possono causare diarrea in gravidanza. L’ipertiroidismo è un'altra possibile causa. Inoltre, chi soffre di ansia generalizzata può sperimentare episodi di diarrea lieve per tutta la durata della gravidanza a causa della somatizzazione.1,2,3,4
A seconda della causa della diarrea in gravidanza, possono comparire anche altri sintomi. Questi includono crampi addominali, presenza di sangue o pus nelle feci, nausea, vomito, febbre, malessere generale, disidratazione e indebolimento.2,3
In caso di scariche molto frequenti e debilitanti, o di episodi di diarrea troppo frequenti, è necessario procedere ad analisi di laboratorio, tra cui l’esame colturale delle feci per scoprire eventuali agenti patogeni e del sangue in caso di sospetti disturbi della tiroide o per individuare marcatori infiammatori dell’intestino. Solo in taluni casi, ad esempio se la diarrea avesse le caratteristiche di una incontinenza fecale (con incapacità della donna di controllare gli sfinteri), vengono prescritti esami più invasivi come la sigmoidoscopia con endoscopio flessibile e la colonscopia che sono considerati sicuri dal secondo trimestre in poi.1,2,4
La diarrea in gravidanza, causata da fattori ormonali o alimentari, o da gastroenterite virale, tende a risolversi spontaneamente. È importante assumere molti liquidi e sali minerali per reintegrare i fluidi persi, riposare e mangiare cibi che non sollecitino il transito intestinale. Se la diarrea è dovuta a una tossinfezione alimentare o a un’infezione batterica, si possono usare antibiotici sicuri in gravidanza. Per la diarrea da disbiosi ormonale o sindrome dell’intestino irritabile, e per ripristinare la flora intestinale dopo una cura antibiotica, sono consigliati probiotici a base di Lattobacilli. La somministrazione di antidiarroici è, invece, controversa, per questo è meglio evitarne l’assunzione soprattutto senza supporto medico.4,5
La forma migliore di cura è però la prevenzione. Se sei incinta, segui delle regole di igiene molto scrupolose ed evita di consumare alcuni cibi potenziali veicoli di agenti patogeni, tra cui i frutti di mare crudi, la carne o le uova crude, alcuni tipi di formaggio. Ricorda, inoltre, di lavare accuratamente verdure e ortaggi, di preferire sempre gli alimenti cotti e di disinfettare le mani e gli utensili prima e dopo aver avuto contatto con gli alimenti. Se viaggi all’estero, dove è più facile contrarre tossinfezioni alimentari (diarrea del viaggiatore) o semplicemente avere delle reazioni a cibi insoliti, evita tutto ciò che sia crudo o poco cotto, lo street food e l’acqua non imbottigliata.4,5
In generale, è sempre meglio informare il medico anche per episodi lievi di diarrea in gravidanza. Tuttavia, è fondamentale consultare immediatamente il medico di famiglia o il ginecologo se si manifestano sintomi preoccupanti tra cui febbre elevata, forti crampi, e scariche dissenteriche violente.4
Un intervento medico immediato è generalmente indispensabile nelle seguenti situazioni:
In questi casi, infatti, la diarrea potrebbe essere sintomo di condizioni più serie e di complicanze che possono portare a un parto prematuro o mettere a rischio la salute di madre e feto.