7' Lettura
Le emorroidi sono cuscinetti di tessuto ricche di vene che circondano l’orifizio anale come un anello carnoso e morbido. Quando le vene infiammate fuoriescono dall’ano si parla di malattia emorroidaria ed, in particolare, di emorroidi esterne.
Ecco cosa troverai in questo articolo interamente dedicato alle emorroidi esterne:
Tutta la parte terminale del colon-retto è rivestita da cuscinetti carnosi disposti ad anello e riccamente vascolarizzati chiamati emorroidi. Il loro compito è quello di facilitare l’eliminazione delle feci e proteggere la mucosa del colon. Pertanto, tutti abbiamo le emorroidi, ma ci accorgiamo di loro solo quando si infiammano, dolgono e sanguinano ossia quando si sviluppa una malattia emorroidaria.
Le emorroidi possono essere interne o esterne al canale rettale, a seconda che le varici si formino sopra e internamente all’orifizio anale, o lungo la porzione esterna di questo. Più in dettaglio, per emorroidi esterne si intende la tumefazione e il sanguinamento dei vasi che circondano esternamente l’orifizio anale. Inoltre, le emorroidi esterne si possono “sentire” al tatto come delle vescicole soffici soprattutto se associate a prolasso rettale.1,2,3
Le emorroidi esterne sono un disturbo comune che può colpire per cause diverse persone di ogni età, anche molto giovani e che spesso si associa a stitichezza e disordini intestinali. I sintomi che accompagnano le emorroidi esterne includono:
Non sempre c’è una causa precisa dietro l’insorgenza delle emorroidi esterne. L’eziologia della malattia emorroidaria è, infatti, in parte sconosciuta. Tra le cause più comuni delle emorroidi esterne, però, sono indicate:
Altre condizioni e fattori di rischio che predispongono alla malattia emorroidaria e, quindi, anche alle emorroidi esterne sono:
Nella maggior parte dei casi le emorroidi esterne sono un disturbo benigno, che si risolve da solo nel giro di poco tempo. Tuttavia, se le cause scatenanti non vengono identificate e rimosse, e se le emorroidi sono sintomo di un problema più importante a monte - ad esempio una malattia intestinale o un disturbo circolatorio - tendono a recidivare o cronicizzarsi. Per questo è importante non sottovalutare i sintomi e cercare di risolvere le cause e i fattori di rischio che sono all’origine delle emorroidi esterne anche modificando, se necessario, il proprio stile di vita.3,4,5
Il trattamento delle emorroidi esterne dipende dalla loro gravità. Infatti, la malattia emorroidaria si classifica in quattro stadi a seconda della presenza e persistenza di prolasso rettale o di dilatazione delle varici. Nella maggior parte dei casi, le emorroidi esterne non necessitano di trattamenti drastici e invasivi per risolversi.
Vediamo in dettaglio le opzioni terapeutiche disponibili.
Per l’auto-trattamento di emorroidi esterne non gravi sono disponibili prodotti da banco come le creme a base di lidocaina, un anestetico da applicare localmente. Molto efficaci anche le pomate o le supposte a base di cortisonici con effetto antinfiammatorio e analgesico - idrocortisone, fluocortolone, fluocinolone - da usare per brevi periodi (massimo una settimana).3 Per un effetto astringente e rinfrescante sono utili anche creme e gel a base di aloe vera, malva, hamamelis, rusco, centella.
Anche l’igiene è importante. Di particolare beneficio, ad esempio, è effettuare frequenti lavaggi della zona perianale con acqua calda e tamponare poi l’area infiammata delicatamente finché non risulti completamente asciutta. Attenzione, però, al fai da te. Per emorroidi lievi si può tranquillamente optare per un trattamento topico, magari dietro consiglio del farmacista. Per emorroidi esterne molto dolorose e recidivanti è, invece, opportuno rivolgersi ad un proctologo per ricevere una diagnosi precisa e il tipo di cura più indicato a seconda del caso.
Per risolvere emorroidi esterne ricorrenti il proctologo potrebbe optare per la soluzione chirurgica mininvasiva. Le tecniche chirurgiche ambulatoriali sono:
L’intervento chirurgico più invasivo per risolvere grandi emorroidi esterne è, invece, l’emorroidectomia.2
Tante sono le misure preventive consigliate a chi soffre di emorroidi esterne in modo ricorrente. Ad esempio, è utile seguire una dieta ricca di acqua e di fibre, per combattere la tendenza alla stitichezza, che è una delle principali cause di malattia emorroidaria, e rendere le feci più morbide e facili da espellere. Per stimolare naturalmente la peristalsi intestinale sono benefici anche i probiotici e i fermenti lattici anche se è sempre bene non esagerare o non utilizzarli per tempi eccessivamente lunghi. Se necessario, si possono assumere anche blandi lassativi. Dimagrire e fare più moto è indicato a chi abbia un eccesso di peso e soffra di intestino pigro ed emorroidi esterne per troppa sedentarietà. In caso di tendenza all’insufficienza venosa è, invece, indicato assumere ciclicamente integratori con effetto di rinforzo della parete venosa (flebotonico) naturale. 1,2,3,4,5
Emorroidi esterne non curate possono degenerare e creare complicazioni non pericolose per la salute generale, ma in grado di compromettere seriamente la qualità di vita. 1,2,3 Tra queste, le più comuni sono:
Meglio, quindi, prevenire questi sgradevoli disturbi affidandosi ai consigli e alle cure di un proctologo senza trascurare i sintomi e senza accedere nel fai da te.