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Il vaccino è un valido alleato per prevenire il fuoco di Sant’Antonio. Nelle persone che hanno avuto la varicella, infatti, il virus varicella-zoster rimane inattivo nel corpo, ma può riattivarsi anni dopo e causare il fuoco di Sant'Antonio soprattutto nelle persone anziane o immunocompromesse. Il vaccino è utile per limitare gli effetti di questa riattivazione e proteggere i soggetti più a rischio.
Scopri di più leggendo le risposte a queste domande:
Ci sono specifiche categorie di persone che dovrebbero vaccinarsi contro il virus della varicella-zoster per prevenire il fuoco di Sant’Antonio. Vediamole insieme:
Non c’è, invece, un’età massima per ricevere il vaccino contro il fuoco di Sant’Antonio, ma è sempre bene consultare il proprio medico di fiducia per identificare il piano vaccinale più adeguato alla propria salute.1-2
Esistono due tipologie di vaccino contro il fuoco di Sant’Antonio:
In entrambi i casi, il vaccino genera una reazione da parte del sistema immunitario il quale viene istruito ad identificare rapidamente ed efficacemente il virus in una modalità strettamente controllata senza che si generi l’infezione. Qualora l’infezione dovesse riattivarsi, le cellule immunitarie così istruite saranno in grado di limitare e combattere l’infezione proteggendo il corpo dal virus e dai suoi effetti.
Il vaccino per il fuoco di Sant’Antonio è l’unico strumento che permette di proteggersi dalla malattia. Studi clinici hanno dimostrato che il vaccino riduce il rischio di sviluppare il fuoco di Sant’Antonio del 50-97% a seconda dello stato generale di salute del soggetto ed, in particolare, del suo sistema immunitario.
Qualora una persona vaccinata dovesse comunque sviluppare il fuoco di Sant’Antonio, il vaccino sarà utile a ridurre la gravità e la durata dell’episodio del fuoco di Sant’Antonio proteggendo la persona anche dal rischio di sviluppare complicanze come la nevralgia posterpetica, una condizione in cui il dolore causato dall’infezione continua anche dopo la guarigione dell’eruzione cutanea tipica della malattia.1;3;5
In genere, gli effetti collaterali del vaccino per varicella-zoster sono di lieve entità e simili a quelli di altri vaccini. Tra questi ci sono dolore, arrossamento e gonfiore, ma anche prurito nel sito di iniezione. In alcuni casi, si possono osservare anche reazioni sistemiche come mal di testa, stanchezza e dolori muscolari, e/o febbre.2
Tali effetti collaterali sono di norma passeggeri con una durata di 2 o 3 giorni e possono essere facilmente gestiti con il riposo o, se necessario, farmaci antidolorifici da banco come il paracetamolo. Soprattutto, questi sintomi non dovrebbero destare preoccupazione perché indicano che il sistema immunitario sta rispondendo adeguatamente allo stimolo del vaccino. Qualora i sintomi non dovessero risolversi contatta il tuo medico di fiducia che saprà darti indicazioni puntuali sul comportamento da tenere.
Gli effetti collaterali di moderata o grave intensità sono molto rari e riguardano principalmente reazioni allergiche che si manifestano entro pochi minuti o ore dalla vaccinazione. Queste reazioni includono sintomi come orticaria, gonfiore del viso e della gola, difficoltà respiratorie, o battito cardiaco accelerato. Ricordiamo, però, che su ogni milione di dosi di vaccino somministrate, solo una o due persone potrebbero avere una reazione allergica grave.1-3
No, il vaccino per il fuoco di Sant’Antonio è sicuro. Ci sono, però, alcune categorie di persone per cui il vaccino per il fuoco di Sant’Antonio è controindicato. Tra queste ci sono:
Il vaccino è disponibile presso il proprio medico curante, o negli ambulatori vaccinali. È consigliabile consultare il proprio medico o la propria azienda sanitaria locale per informazioni specifiche sulle opzioni di vaccinazioni disponibili nella propria area ed eventuali costi. Per specifiche categorie, infatti, il vaccino contro il fuoco di Sant'Antonio viene fornito gratuitamente.
Al momento non è chiaro se sia necessario ripetere la vaccinazione nel tempo e sono in corso studi per determinare in modo più certo la durata della protezione del vaccino. È pertanto importante consultare il proprio medico per determinare il piano vaccinale più appropriato in base all’età, allo stato di salute e alle esigenze individuali.5-6