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L’insufficienza renale cronica è una condizione patologica molto seria caratterizzata dalla perdita della funzionalità dei reni, con gravi conseguenze per la salute di tutto l’organismo. Scopriamo i meccanismi che provocano la malattia, come si manifesta e quali sono i possibili trattamenti.  

Ecco cosa troverai nell’articolo:

  1. Cos’è l’insufficienza renale cronica?
  2. Cosa causa l’insufficienza renale cronica?
  3. Quali sono i sintomi dell’insufficienza renale cronica?
  4. Come viene diagnosticata l’insufficienza renale cronica? 
  5. Come si tratta l’insufficienza renale cronica?
    1. Terapia delle condizioni che alterano la funzionalità renale
    2. Dieta e stile di vita
    3. Dialisi
    4. Trapianto
  6. Come faccio a prevenire l’insufficienza renale cronica?
  7. Quali complicazioni può causare l’insufficienza renale cronica?

Close up modellino rene associato a concetto di medicina con stetoscopio e farmaci

1. Cos’è l’insufficienza renale cronica?

L’insufficienza renale cronica è una condizione in cui i reni perdono, in maniera irreversibile e permanente, la capacità di svolgere efficacemente le loro funzioni. L’insufficienza renale cronica rappresenta l’evoluzione più avanzata della malattia renale cronica.

In particolare, l’insufficienza renale cronica si verifica quando i reni non riescono più a mettere in atto meccanismi di compensazione di un danno che comporta la progressiva diminuzione del numero dei nefroni e della loro funzionalità

Il nefrone è l’unità funzionale del rene, una struttura microscopica composta da un sistema di tubuli e una rete di capillari che, attraverso meccanismi cellulari finemente regolati, svolge l’essenziale funzione di filtrare il plasma (componente liquida del sangue), riassorbire le sostanze utili e, infine, formare e concentrare l’urina che sarà poi eliminata. Il rene umano sano contiene 0,8 - 1,5 milioni di nefroni. Quando il numero dei nefroni diminuisce, il rene adotta una serie di meccanismi di compensazione per continuare a svolgere le proprie funzioni contando sui nefroni superstiti. Questi, però, vanno incontro ad ingrossamento strutturale e affaticamento funzionale e, col passare del tempo, la condizione di ipertrofia provoca danni irreversibili. I nefroni, quindi, smettono progressivamente di filtrare il sangue, formare e concentrare l'urina ed eliminare le sostanze di scarto.

Allo stadio più avanzato della patologia, il rene perde anche la capacità di contribuire alla regolazione del volume dei liquidi corporei e dell’equilibrio degli elettroliti così come di produrre l’eritropoietina (ormone che stimola la produzione dei globuli rossi) e il calcitriolo (forma attiva della vitamina D), con conseguenze molto serie per il funzionamento di tutto l’organismo.1,2,4,10

2. Cosa causa l’insufficienza renale cronica?

L’insufficienza renale cronica può essere causata da diverse patologie che possono arrecare danno al tessuto renale. Nel tempo, qualora non compensato, tale danno provocherà la perdita della funzionalità renale. 

Tra le principali cause dell’insufficienza renale cronica troviamo:

  • malattie che danneggiano i vasi sanguigni renali di piccolo calibro limitando, quindi, l’apporto di ossigeno e nutrienti ai reni, come accade in caso di:
  • ostruzioni prolungate del tratto urinario, ad esempio, in caso di calcoli renali, che provocano l’aumento della pressione nel sistema dei tubuli renali, danneggiandoli. Queste ostruzioni possono causare ischemie locali del tessuto renale e favorire le infezioni;
  • alterazioni patologiche della struttura del rene, provocate ad esempio da:
    • infiammazioni come la glomerulonefrite;
    • infezioni ricorrenti del rene, come la pielonefrite, talvolta favorite dalla presenza di reflusso vescico-ureterale;
    • rene policistico, malattia ereditaria associata a formazione di cisti in entrambi i reni;
    • malattie autoimmuni, come il lupus eritematoso sistemico.

Tutte queste condizioni, nel corso del tempo, possono provocare danni irreversibili ai reni.1-4,9,10

3. Quali sono i sintomi dell’insufficienza renale cronica?

Generalmente, i sintomi dell’insufficienza renale cronica insorgono in maniera lenta e graduale, per poi peggiorare con la progressione della malattia. Nelle prime fasi, l’insufficienza renale può provocare sintomi lievi, che a volte possono passare inosservati. In seguito può manifestarsi con:

  • necessità di urinare frequentemente durante la notte (nicturia), perché la diminuita efficienza renale fa sì che i reni non siano in grado di concentrare efficacemente le urine con conseguente aumento del volume totale;
  • sangue nelle urine a causa del danno renale;
  • gonfiore di caviglie, piedi, mani, conseguente alla ritenzione idrica;
  • debolezza, senso di affaticamento, confusione mentale: sintomi che possono essere provocati sia dall’accumulo di scorie metaboliche dannose, che dall’anemia conseguente all’insufficienza renale;
  • nausea, vomito, inappetenza e perdita di peso conseguenza dell’accumulo di sostanze dannose che i reni non riescono più ad eliminare;
  • dolori muscolari, crampi, perdita di sensibilità ad alcune aree del corpo, provocati dallo sbilanciamento dell’equilibrio elettrolitico e da danni a muscoli e nervi;
  • prurito generalizzato, provocato dall’accumulo di scorie metaboliche;
  • insufficienza cardiaca, a causa del grave sbilanciamento del volume dei liquidi corporei.1,2,4,6,9,10

Modellino di rene con campione di urina con paziente ed urologo sullo sfondo

4. Come viene diagnosticata l’insufficienza renale cronica?

La diagnosi di insufficienza renale cronica avviene attraverso:

  • anamnesi ed esame obiettivo del paziente;
  • analisi del sangue, in particolare:
    • azotemia: misurazione della concentrazione dell’azoto non proteico presente nel sangue, che corrisponde alla concentrazione di urea, prodotto di scarto del metabolismo delle proteine;
    • creatininemia: misurazione della concentrazione di creatinina nel sangue. A partire da tale valore è possibile calcolare, attraverso una formula apposita, la velocità di filtrazione glomerulare, un parametro che esprime il livello di funzionalità dei reni;
  • analisi delle urine:
    • misurazione dei valori di albumina e creatinina;
    • valutazione della presenza di sangue nelle urine;
  • tecniche di imaging dei reni:
  • biopsia renale per valutare con maggiore accuratezza l’entità del danno al tessuto renale.

Affinché possa essere formulata una diagnosi di insufficienza renale cronica, la funzionalità dei reni deve essere compromessa da almeno tre mesi. L’interpretazione dei risultati dei diversi esami permette, infine, di valutare lo stadio della malattia renale.1,2,7

5. Come si tratta l’insufficienza renale cronica?

Il trattamento dell’insufficienza renale cronica consiste in due tipi principali di interventi:

  • trattare la causa che ha provocato il danno renale;
  • rimpiazzare la funzionalità renale compromessa.

Vediamo, quindi, i possibili interventi.

5.1 Terapia delle condizioni che alterano la funzionalità renale 

In caso di insufficienza renale, è di fondamentale importanza, per evitare un’ulteriore progressione della patologia, seguire un’adeguata terapia farmacologica volta a curare o limitare i danni causata  da malattie preesistenti, quali:

  • diabete;
  • ipertensione;
  • ipercolesterolemia;
  • ostruzione delle vie urinarie;
  • infezioni e infiammazioni renali.

Tali terapie hanno lo scopo di preservare il più possibile la funzionalità residua dei reni.1,2,8,10

Immagine stilizza di reni con sfondo alimenti utili per dieta a sostegno della salute renale

5.2 Dieta e stile di vita

La dieta è di fondamentale importanza nella gestione dell’insufficienza renale cronica. Essa deve essere sempre raccomandata e definita da uno specialista e, di solito, prevede:

  • riduzione dell’apporto proteico;
  • controllo dell’acidosi metabolica;
  • riduzione dei grassi alimentari;
  • limitazione dell’assunzione di cibi contenenti alti livelli di sodio, potassio e fosforo.

Per proteggere il più possibile la salute dei reni, anche lo stile di vita può fare la differenza e per questo si raccomanda di:

  • non fumare;
  • svolgere regolarmente esercizio fisico;
  • evitare o limitare il consumo di bevande alcoliche;
  • mantenere un peso corporeo ottimale;
  • assumere farmaci antinfiammatori non steroidei soltanto dietro consiglio medico.

Tali indicazioni sono importanti per prevenire l’insorgenza di patologie renali, ma anche per limitare il più possibile i danni quando l’insufficienza renale si sia già instaurata.1,4,8,10

 

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5.3 Dialisi

La dialisi è un procedimento terapeutico svolto utilizzando un’apposita apparecchiatura che sostituisce il rene nelle sue funzioni di filtrazione del plasma ed eliminazione delle scorie metaboliche, assicurando anche il mantenimento dell’equilibrio dei volumi dei liquidi corporei e dei livelli di elettroliti. Il ricorso alla dialisi è necessario quando la funzionalità renale sia gravemente compromessa, e, in caso di insufficienza renale cronica, tale terapia deve essere proseguita per tutta la vita, o finché non sia possibile eseguire un trapianto di rene.1,2,8

5.4 Trapianto

In caso di insufficienza renale cronica, l’intervento chirurgico di trapianto di rene da donatore compatibile può rappresentare la terapia risolutiva per ristabilire efficacemente la funzionalità renale.1,2,8

6. Come faccio a prevenire l’insufficienza renale cronica?

I fattori di rischio che espongono all’insorgenza di insufficienza renale sono noti:

  • pressione arteriosa elevata;
  • diabete;
  • vita sedentaria;
  • condizione di sovrappeso o obesità;
  • colesterolo alto;
  • fumo di sigaretta;
  • storia familiare di malattia renale;
  • età avanzata.

Molti fra questi fattori si possono eliminare o ridurre modificando il nostro stile di vita, preservando così la salute dei reni e di tutto l’organismo.1,4,8,9,10

Medico che misura pressione arteriosa in uomo anziano

7. Quali complicazioni può causare l’insufficienza renale cronica?

Le conseguenze dell’insufficienza renale cronica sono molto serie e coinvolgono la salute di tutto l’organismo. La patologia può, infatti, provocare complicazioni a livello di numerosi organi e sistemi, ad esempio:

  • patologie cardiovascolari come:
    • cardiopatia ischemica;
    • scompenso cardiaco congestizio;
    • ipertensione;
    • pericardite;
  • anemia;
  • anomalie della coagulazione;
  • aumentata suscettibilità alle infezioni;
  • malattie ossee, causate dall’alterazione del metabolismo del calcio e del fosforo;
  • acidosi metabolica;
  • confusione mentale, problemi di memoria, depressione;
  • anomalie neuromuscolari;
  • deficit di vitamina D.

Poiché l’insufficienza renale cronica può portare alla disfunzione di tutti i sistemi dell’organismo, in assenza di un intervento terapeutico tempestivo per preservare la vita del paziente, la prognosi può essere fatale dopo alcuni mesi. 1,2,5,9

Bibliografia

  1. Bindroo S, Quintanilla Rodriguez BS, Challa HJ. Renal Failure. [Updated 2022 Aug 8]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023 Jan- (Ultimo accesso 09-07.23).
  2. Kasper, Braunwald, Fauci, Hauser, Longo, Jameson. Harrison Principi di Medicina Interna. McGraw-Hill 2005.
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  7. National Health Service, Chronic kidney disease diagnosis. (Ultimo accesso 09-07.23).
  8. National Health Service, Chronic kidney disease treatment. (Ultimo accesso 09-07.23).
  9. Mayo Clinic, Chronic kidney disease. (Ultimo accesso 09-07.23).
  10. Cleveland Clinic, Kidney Failure. (Ultimo accesso 09-07.23).

Dott.ssa Clelia Palanza
Autore

Dott.ssa Clelia Palanza

Biologa e Medical Writer, si occupa di comunicazione e content strategy in ambito medico-scientifico. La sua attività si concentra principalmente nella realizzazione di articoli per il web e organizzazione e reportistica di convegni e advisory board.