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Il vaccino è un valido alleato per prevenire il fuoco di Sant’Antonio. Nelle persone che hanno avuto la varicella, infatti, il virus varicella-zoster rimane inattivo nel corpo, ma può riattivarsi anni dopo e causare il fuoco di Sant'Antonio soprattutto  nelle persone anziane o immunocompromesse. Il vaccino è utile per limitare gli effetti di questa riattivazione e proteggere i soggetti più a rischio. 

Scopri di più leggendo le risposte a queste domande:

  1. Chi dovrebbe vaccinarsi contro il fuoco di Sant'Antonio?
  2. Quali sono i tipi di vaccino contro il fuoco di Sant'Antonio?
  3. Quali sono i benefici del vaccino contro il fuoco di Sant'Antonio?
  4. Quali sono i possibili effetti collaterali del vaccino?
  5. Il vaccino contro il fuoco di Sant'Antonio è pericoloso?
  6. Dove posso vaccinarmi contro il fuoco di Sant'Antonio?
  7. Ogni quanto devo ripetere la vaccinazione per il fuoco di Sant’Antonio?
  8. Fonti

Boccetta vaccino per il virus varicella-zoster

1. Chi dovrebbe vaccinarsi contro il fuoco di Sant’Antonio?

Ci sono specifiche categorie di persone che dovrebbero vaccinarsi contro il virus della varicella-zoster per prevenire il fuoco di Sant’Antonio. Vediamole insieme: 

  • persone di età superiore ai 65 anni: il rischio di sviluppare il fuoco di Sant’Antonio, infatti, aumenta con l'età;
  • persone di età superiore ai 19 anni che hanno o potrebbero avere un sistema immunitario indebolito: alcune condizioni mediche, come il diabete, l’HIV/AIDS, o BPCO e asma bronchiale, ma anche l'assunzione di farmaci immunosoppressori, possono aumentare il rischio di riattivazione del virus dell’Herpes Zoster;
  • persone che hanno già avuto il fuoco di Sant’Antonio: il vaccino può ridurre il rischio di recidiva.

Non c’è, invece, un’età massima per ricevere il vaccino contro il fuoco di Sant’Antonio, ma è sempre bene consultare il proprio medico di fiducia per identificare il piano vaccinale più adeguato alla propria salute.1-2

2. Quali sono i tipi di vaccino contro il fuoco di Sant’Antonio?

Esistono due tipologie di vaccino contro il fuoco di Sant’Antonio:

  • vaccino vivo attenuato: Zostavax contiene una versione indebolita del virus della varicella-zoster, che non è in grado di trasmettere l’infezione, ma che viene comunque riconosciuto dal sistema immunitario. Zostavax è approvato per le persone di età compresa tra 50 e 64 anni ed è consigliato per coloro che non hanno mai contratto la malattia. Zostavax viene somministrato per via intramuscolare nel braccio in un’unica dose;
  • vaccino ricombinante adiuvato: Shingrix contiene una proteina del virus della varicella-zoster in grado di mimare  l’agente infettivo integro. Il vaccino ricombinante è approvato per le persone di età compresa tra 50 e 90 anni. Shingrix è ritenuto più efficace di Zostavax soprattutto nelle persone di età superiore ai 50 anni ed è preferibile per le persone con un sistema immunitario compromesso, ma anche con insufficienza renale cronica o a rischio di recidiva. Shingrix viene somministrato per via sottocutanea nel braccio con due dosi a 2-6 mesi di distanza.3-4

Persona anziana durante somministrazione vaccino per fuoco di Sant'Antonio

In entrambi i casi, il vaccino genera una reazione da parte del sistema immunitario il quale viene istruito ad identificare rapidamente ed efficacemente il virus in una modalità strettamente controllata senza che si generi l’infezione. Qualora l’infezione dovesse riattivarsi, le cellule immunitarie così istruite saranno in grado di limitare e combattere l’infezione proteggendo il corpo dal virus e dai suoi effetti.

3. Quali sono i benefici del vaccino contro il fuoco di Sant’Antonio?

Il vaccino per il fuoco di Sant’Antonio è l’unico strumento che permette di proteggersi dalla malattia. Studi clinici hanno dimostrato che il vaccino riduce il rischio di sviluppare il fuoco di Sant’Antonio del 50-97% a seconda dello stato generale di salute del soggetto ed, in particolare, del suo sistema immunitario.

Qualora una persona vaccinata dovesse comunque sviluppare il fuoco di Sant’Antonio, il vaccino sarà utile a ridurre la gravità e la durata dell’episodio del fuoco di Sant’Antonio proteggendo la persona anche dal rischio di sviluppare complicanze come la nevralgia posterpetica, una condizione in cui il dolore causato dall’infezione continua anche dopo la guarigione dell’eruzione cutanea tipica della malattia.1;3;5 

4. Quali sono i possibili effetti collaterali del vaccino contro il fuoco di Sant’Antonio?

In genere, gli effetti collaterali del vaccino per varicella-zoster sono di lieve entità e simili a quelli di altri vaccini. Tra questi ci sono dolore, arrossamento e gonfiore, ma anche prurito nel sito di iniezione. In alcuni casi, si possono osservare anche reazioni sistemiche come mal di testa, stanchezza e dolori muscolari, e/o febbre.2

Tali effetti collaterali sono di norma passeggeri con una durata di 2 o 3 giorni e possono essere facilmente gestiti con il riposo o, se necessario, farmaci antidolorifici da banco come il paracetamolo. Soprattutto, questi sintomi non dovrebbero destare preoccupazione perché indicano che il sistema immunitario sta rispondendo adeguatamente allo stimolo del vaccino. Qualora i sintomi non dovessero risolversi contatta il tuo medico di fiducia che saprà darti indicazioni puntuali sul comportamento da tenere.

Gli effetti collaterali di moderata o grave intensità sono molto rari e riguardano principalmente reazioni allergiche che si manifestano entro pochi minuti o ore dalla vaccinazione. Queste reazioni includono sintomi come orticaria, gonfiore del viso e della gola, difficoltà respiratorie, o battito cardiaco accelerato. Ricordiamo, però, che su ogni  milione di dosi di vaccino somministrate, solo una o due persone potrebbero avere una reazione allergica grave.1-3 

Gonfiore su braccio post vaccino

5. Il vaccino contro il fuoco di Sant’Antonio è pericoloso?

No, il vaccino per il fuoco di Sant’Antonio è sicuro. Ci sono, però, alcune categorie di persone per cui il vaccino per il fuoco di Sant’Antonio è controindicato. Tra queste ci sono:

  • persone che hanno mai avuto una grave reazione allergica a qualsiasi componente del vaccino o dopo una dose del vaccino; 
  • persone in gravidanza
  • persone che presentano i sintomi del fuoco di Sant'Antonio o di una malattia moderata o grave, con o senza febbre dovrebbe aspettare fino a completa ripresa.1;3;5

6. Dove posso vaccinarmi contro il fuoco di Sant’Antonio?

Il vaccino è disponibile presso il proprio medico curante, o negli ambulatori vaccinali. È consigliabile consultare il proprio medico o la propria azienda sanitaria locale per informazioni specifiche sulle opzioni di vaccinazioni disponibili nella propria area ed eventuali costi. Per specifiche categorie, infatti, il vaccino contro il fuoco di Sant'Antonio viene fornito gratuitamente

7. Ogni quanto devo ripetere il vaccino per il fuoco di Sant’Antonio?

Al momento non è chiaro se sia necessario ripetere la vaccinazione nel tempo e sono in corso studi per determinare in modo più certo la durata della protezione del vaccino. È pertanto importante consultare il proprio medico per determinare il piano vaccinale più appropriato in base all’età, allo stato di salute e alle esigenze individuali.5-6

8. Fonti

  1. Center for Disease Control, Shingles Vaccination
  2. European Center for Prevention and Disease control, Herpes Zoster: recommended vaccinations
  3. National Health Service, Shingles Vaccine 
  4. Xia Y, Zhang X, Zhang L, Fu C. Efficacy, effectiveness, and safety of herpes zoster vaccine in the immunocompetent and immunocompromised subjects: A systematic review and network meta-analysis. Front Immunol. 2022 Sep 30;13:978203. doi: 10.3389/fimmu.2022.978203. PMID: 36248796; PMCID: PMC9561817.
  5. Ecarnot F, Michel JP. The untapped potential of herpes zoster vaccination. Lancet Healthy Longev. 2022 Apr;3(4):e223-e224. doi: 10.1016/S2666-7568(22)00057-5. Epub 2022 Apr 4. PMID: 36098295
  6. Klein NP, Bartlett J, Fireman B, Marks MA, Hansen J, Lewis E, Aukes L, Saddier P. Effectiveness of the live zoster vaccine during the 10 years following vaccination: real world cohort study using electronic health records. BMJ. 2023 Nov 8;383:e076321. doi: 10.1136/bmj-2023-076321. PMID: 37940142; PMCID: PMC10630909.

Federica La Russa, PhD

Autore

Federica La Russa, PhD

IHY Scientific Coordinator, neuroimmunologa e senior medical writer in ambito healthcare. Laureata in Biotecnologie Mediche e dottorata in Neuroscienze, si occupa di comunicazione medico scientifica per operatori sanitari, pazienti e il pubblico generalista.