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Come viene diagnosticata l'insonnia?

Scritto da Giulia Roma | 25-set-2024 6.00.00

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Diagnosticare correttamente l’insonnia è importante per poterla gestire al meglio, migliorando la qualità della vita. Nell’articolo, scopri quali sono i passaggi che portano alla diagnosi di insonnia.

Indice

  1. Perché è importante diagnosticare l'insonnia? 
  2. Quando sospettare un disturbo del sonno?
  3. Il processo diagnostico per l'insonnia
    1. Anamnesi dettagliata ed esame obiettivo
    2. Esami diagnostici per l'insonnia 
    3. Altri test diagnostici
  4. Come interpretare i risultati e differenziare l'insonnia da altri disturbi del sonno 
  5. Quando rivolgersi al medico per l'insonnia

1. Perché è importante diagnosticare l'insonnia?  

Diagnosticare l’insonnia è importante perché questo disturbo può avere conseguenze serie sulla salute mentale e fisica di chi ne soffre, condizionando la vita lavorativa e sociale, aumentando il rischio di incidenti, aggravando i sintomi di altre patologie mentali o organiche. 

Una diagnosi corretta e tempestiva di insonnia permette di:

  • identificare e applicare il trattamento più efficace;
  • escludere altre possibili patologie;
  • migliorare la qualità della vita del paziente.1-5
 

2. Quando sospettare un disturbo del sonno? 

La presenza di alcuni sintomi caratteristici dell’insonnia permette di sospettare un disturbo del sonno:

  • sintomi notturni:
    • difficoltà a prendere sonno;
    • difficoltà a mantenere un sonno costante, con frequenti risvegli notturni;
    • risveglio precoce con impossibilità a riprendere sonno;
    • sonno non ristoratore;
  • sintomi diurni:
    • stanchezza e sonnolenza;
    • difficoltà di concentrazione e problemi di attenzione e memoria;
    • irritabilità e sbalzi d’umore;
    • compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo e scolastico;
    • ansia e depressione;
    • mal di testa.1-5

3. Il processo diagnostico per l'insonnia 

3.1. Anamnesi dettagliata ed esame obiettivo

Il primo step per la diagnosi dell’insonnia è il colloquio clinico con un/a professionista sanitario/a, che svolgerà un’anamnesi dettagliata prendendo in considerazione:

  • durata e frequenza dei disturbi del sonno riportati dal/la paziente; 
  • presenza di sintomi diurni associati; 
  • abitudini legate al sonno, ad esempio orari, attività svolte prima di coricarsi, caratteristiche dell’ambiente in cui si dorme ecc.;
  • abitudini di vita, ad esempio: alimentazione, attività fisica, tipo di attività lavorativa svolta, esposizione alla luce ecc.; 
  • assunzione di farmaci che potrebbero interferire con il sonno (ad es. i cortisonici) e sostanze psicoattive
  • storia medica personale e familiare.

La diagnosi può avvalersi dell’utilizzo di alcuni strumenti appositamente formulati per valutare i disturbi del sonno:

  • Diario del sonno: composto da una serie di schede da compilare ogni sera prima di andare a dormire e ogni mattina appena alzati, permette di raccogliere informazioni sulle abitudini di vita, sulle caratteristiche del sonno e sui sintomi sperimentati dal paziente. Di solito viene utilizzato per due settimane e poi valutato dal/la specialista del sonno.
  • Questionari diagnostici: strumenti che permettono, attraverso punteggi basati sulle risposte a una serie di domande, di ottenere una valutazione dei sintomi di insonnia e formulare una diagnosi più precisa. I più utilizzati sono:
    • Insomnia Severity Index (ISI): misura la gravità dei sintomi dell’insonnia;
    • Sleep Condition Indicator (SCI): utilizza i criteri del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali  (DSM-5) per fare diagnosi di insonnia;
    • Epworth Sleepiness Scale (ESS): permette di misurare il grado di sonnolenza.

Infine, per formulare una diagnosi di insonnia è molto importante anche l’esame obiettivo effettuato dal/la medico/a, che permette di valutare lo stato di salute generale del paziente e di escludere patologie organiche che potrebbero essere responsabili dei sintomi di insonnia (ad es. ipertiroidismo, malattie cardiache ecc.).1-5

Sapevi che esiste un collegamento tra gravidanza e insonnia? Scopri perché leggendo il nostro articolo “Insonnia in gravidanza: dormire meglio è possibile.”

 

3.2. Esami diagnostici per l'insonnia 

Quando si sospetta la presenza di un disturbo del sonno, alcuni test strumentali possono essere molto utili per valutarne le caratteristiche e indirizzare verso una diagnosi precisa. 

I principali esami strumentali per la diagnosi dell’insonnia sono: 

  • Polisonnografia: esame che misura le funzioni vitali e l’attività di diversi organi durante il sonno. Può essere effettuata in una struttura ospedaliera specializzata oppure a casa del paziente, grazie all’impiego di strumentazione portatile. Le misurazioni sono eseguite applicando al paziente diversi sensori, che registrano:
    • attività cerebrale, attraverso l’elettroencefalogramma (EEG);
    • attività cardiaca, tramite l’elettrocardiogramma (ECG);
    • funzionalità respiratoria, valutata attraverso l’utilizzo di vari strumenti: pulsossimetro per registrare la saturazione di ossigeno nel sangue, sensori per misurare il flusso dell’aria attraverso le vie respiratorie, cintura per pletismografia per valutare la capacità polmonare;
    • attività dei muscoli, tramite elettromiografia (EMG)
    • presenza e caratteristiche dei movimenti degli occhi, tramite elettrooculogramma (EOG);
    • movimenti e comportamento del paziente durante il sonno, attraverso una registrazione video.
  • Test di latenza multipla del sonno (MSLT): esame che valuta la sonnolenza diurna. Consiste in progressivi tentativi di addormentamento effettuati ad intervalli regolari, durante i quali il paziente viene monitorato tramite polisonnografia per misurare l’intervallo di tempo tra la chiusura degli occhi e l’addormentamento.
  • Actigrafia: monitoraggio dell'attività motoria durante il giorno e la notte, effettuato tramite un dispositivo indossabile che viene fissato al polso o alla caviglia. Attraverso la registrazione dell’alternanza di periodi di movimento e di immobilità, questo esame è utile per valutare il ritmo sonno-veglia e la qualità del sonno.3-8

3.3. Altri test diagnostici

Altri esami diagnostici possono essere impiegati per confermare o escludere patologie a carico di diversi organi, che potrebbero essere responsabili dei sintomi dell’insonnia. A seconda dei casi, possono essere prescritti:

4. Come interpretare i risultati e differenziare l'insonnia da altri disturbi del sonno 

La diagnosi di insonnia viene effettuata e confermata tramite una combinazione di metodi: valutazione clinica da parte di personale medico specializzato, strumenti diagnostici come i questionari, ed esami di laboratorio specifici.

Questo processo diagnostico consente di riconoscere l’insonnia, distinguere tra insonnia primaria (non legata ad altre patologie) e insonnia secondaria (conseguenza di altre patologie) ed effettuare la diagnosi differenziale con altri disturbi come l’apnea ostruttiva del sonno, la sindrome delle gambe senza riposo e la narcolessia.1-3

5. Quando rivolgersi al medico per l'insonnia

E’ consigliabile rivolgersi al/la proprio/a curante in tutti i casi in cui l’insonnia interferisca con lo svolgimento della vita quotidiana, quando i disturbi del sonno durano per più di 3-4 settimane, e in caso siano presenti altri sintomi insoliti. Il/la medico/a, una volta effettuata la valutazione clinica, potrà prescrivere approfondimenti diagnostici e indirizzare il paziente a un/a specialista in neurologia o in medicina del sonno.3-5

Per approfondire, leggi anche il nostro articolo “Come combattere l'insonnia? Consigli pratici e rimedi

Fonti

  1. Buysse DJ. Insomnia. JAMA. 2013 Feb 20;309(7):706-16. doi: 10.1001/jama.2013.193. PMID: 23423416; PMCID: PMC3632369;
  2. Bollu PC, Kaur H. Sleep Medicine: Insomnia and Sleep. Mo Med. 2019 Jan-Feb;116(1):68-75. PMID: 30862990; PMCID: PMC6390785;
  3. Palagini L, Manni R, Aguglia E, Amore M, Brugnoli R, Girardi P, Grassi L, Mencacci C, Plazzi G, Minervino A, Nobili L, Biggio G. Valutazione e trattamento dell’insonnia nella pratica clinica e ai tempi di CoViD-19 in Italia: raccomandazioni del panel di esperti e della task-force integrata di cinque società scientifiche. Riv Psichiatr 2020;55(6):337-341. doi 10.1708/3503.34891;
  4. Accademia Italiana di Medicina del Sonno (AIMS), Linee guida europee per l’insonnia;
  5. Cleveland Clinic, Insomnia;
  6. Cleveland Clinic, Sleep Study (Polysomnography);
  7. Arand, D. L., & Bonnet, M. H. (2019). The multiple sleep latency test. Handbook of clinical neurology, 160, 393–403;
  8. Cleveland Clinic, Actigraphy (Actigraph).