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Il mal di testa è un disturbo neurologico comune sia in età adulta che pediatrica. Si stima che circa il 25% dei bambini soffra di cefalea tra i 4 e i 13 anni di età, con ripercussioni sulle attività quotidiane e sul rendimento scolastico. Il mal di testa nei bambini è un sintomo riconducibile a diverse cause e si presenta con caratteristiche un po’ diverse rispetto a quanto accada nell’adulto, ma difficilmente all’origine c’è un disturbo preoccupante.
Nell’articolo trovi tutto quel che c’è da sapere sul mal di testa infantile:
Proprio come accade nell’adulto, anche nei bambini il mal di testa è un sintomo neurologico che può manifestarsi in modi diversi, essere primario o secondario ad altre condizioni o patologie, e avere intensità e durata variabili. In generale, il mal di testa nei bambini è più breve che negli adulti, la percezione del dolore è più generalizzata, e molto spesso si accompagna a sintomi di tipo gastrointestinale, come il vomito e il mal di pancia, che si accentuano al risveglio e rendono difficile la diagnosi. Le tipologie di mal di testa più comuni in età infantile sono la cefalea muscolo-tensiva e l’emicrania.1,2,3 Entriamo nel dettaglio di queste e di tutte le altre classificazioni del mal di testa pediatrico.
Le cefalee muscolo-tensive sono la tipologia di mal di testa primario più diffusa tra i bambini e causano un dolore di intensità media su tutta la testa accompagnato. da senso di pressione e rigidità della muscolatura di collo e nuca. Nel mal di testa muscolo-tensivo il dolore non peggiora con l’attività fisica e non si associa a nausea o vomito. Allo stesso tempo, specialmente i bambini più piccoli, tendono ad astenersi dal gioco e a dormire più del solito. La durata media di un attacco va da un minimo di 30 minuti fino ad un massimo di qualche giorno.1,2,3
L’emicrania è, per incidenza, il secondo tipo di mal di testa più diffuso in età pediatrica. A differenza delle cefalee muscolo-tensive causa un dolore maggiore ed è più frequentemente causa di ricovero ospedaliero.3 I sintomi dell’emicrania nei bambini includono un dolore di tipo pulsante che peggiora con l’attività fisica e che spesso si accompagna a nausea e/o vomito, mal di stomaco, ipersensibilità a suoni e odori. Un’emicrania acuta e improvvisa può associarsi, inoltre, a febbre e visione sfocata. L’emicrania può colpire bimbi molto piccoli, persino neonati, che manifesteranno la propria sofferenza oscillando avanti e indietro e toccandosi la testa, o piangendo irrefrenabilmente.1 In età infantile l’emicrania, anche molto dolorosa, è per lo più episodica, e spesso ereditaria (circa il 60% dei casi).2
L’emicrania addominale è un disturbo doloroso di natura funzionale che colpisce una percentuale tra lo 0,2 e il 4,1% di bambini e che si manifesta con dolore addominale acuto, ricorrente, accompagnato ad altri sintomi tra cui fotofobia, pallore, inappetenza, nausea/vomito e, appunto, mal di testa. Tra le possibili cause di questa emicrania infantile molto debilitante vi è una combinazione tra ipersensibilità intestinale, fattori psicopatologici e un difetto di “comunicazione” dell'asse intestino-cervello. 4
La definizione di cefalea cronica quotidiana nei bambini viene usata dai medici per indicare sia la cefalea che l’emicrania che si presentino con frequenza giornaliera o comunque superiore ai 15 episodi mensili.1
La cefalea da farmaco è paradossalmente l’effetto collaterale dell’abuso di farmaci per…alleviare il mal di testa. In genere questo problema colpisce i bambini che soffrono di cefalea o emicrania primarie e croniche. L’uso continuo di analgesici conduce ad assuefazione con peggioramento dei sintomi del mal di testa e ad un aumento nella frequenza degli attacchi.5
Come abbiamo anticipato, il mal di testa nei bambini può essere primario (inteso come disturbo neurologico svincolato da altro tipo di malattia) o secondario e, quindi, sintomo causato da altra condizione. Nel primo caso la genetica gioca un ruolo chiave come fattore predisponente. Altre possibili cause e fattori di rischio del mal di testa infantile che possono aiutare i medici nella diagnosi e soprattutto nella profilassi terapeutica, sono:
Nella maggior parte dei casi il mal di testa nei bambini, anche quando improvviso, o accompagnato ad altri disturbi quali nausea e vomito, non deve allarmare più di tanto. Cause più gravi di mal di testa nei bambini, ma per fortuna meno frequenti, sono poi: meningite, encefalite, tumori cerebrali, traumi cranici gravi, emorragie cerebrali.
La diagnosi del mal di testa nei bambini non spetta ad un unico specialista, ma è piuttosto il risultato di un lavoro di attenta osservazione dei sintomi associati, di valutazione clinica e studio della storia sanitaria del minore e del nucleo familiare (anamnesi). Questo tipo di indagine ad ampio spettro è necessaria perché è importante riconoscere il mal di testa nei bambini distinguendo quelli primari dai secondari, specialmente nei neonati che non si esprimono a parole, e soprattutto per capire quando vi sia un pericolo per la salute.2,3
Oltre ai controlli del pediatra e alle eventuali visite neurologiche, neuropsichiatriche, dentistiche, oculistiche ecc., sono utili a fini diagnostici esami quali:
Curare il mal di testa dei bambini significa cercare, se possibile, di agire sulla causa. Nel caso del mal di testa primario, cefalea muscolo-tensiva o emicrania, l’obiettivo da centrare è quello di ridurre la frequenza degli attacchi, alleviare il dolore e migliorare la qualità di vita del bambino. Tra i rimedi e le terapie di primo intervento consigliate per alleviare il mal di testa acuto e/o improvviso vi sono farmaci da prescrivere in base alla severità e tipologia dei sintomi. Tra questi:
Dal momento che stiamo parlando di bambini, non possono essere somministrati loro gli stessi farmaci degli adulti. Spetta al medico prescrivere le medicine giuste per la loro età. In caso di mal di testa secondario, ad esempio da infezione virale, o problemi oculistici o dentali, o, infine, associati a disturbi mentali e psicologici, si dovrà identificare e risolvere la causa primaria.3
Per prevenire mal di testa ricorrenti o episodici dei bambini, si può intervenire sullo stile di vita. Comportamenti e abitudini virtuose sono:
Per quanto riguarda, infine, la profilassi preventiva per il mal di testa cronico quotidiano, per le cefalee o l’emicrania primarie nei bambini, i rimedi farmacologici possono includere:
La scelta dei farmaci in questo caso spetta al neurologo o neuropsichiatra in base alla durata, frequenza e intensità degli attacchi di mal di testa, l’età dei bambini, e l’impatto qualitativo sulla vita quotidiana che il dolore genera.3
Attenzione massima in presenza delle seguenti “bandierine rosse”, ovvero segnali che il mal di testa nel bambino è sintomo di un problema preoccupante che prevede un immediato intervento medico: