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Tosse nervosa: cos'è, come riconoscerla e curarla

Scritto da Dott.ssa Paola Perria | 19-apr-2023 6.00.00

8' Lettura

La tosse nervosa, definita anche psicogena o somatica, è un raro disturbo cronico delle prime vie aeree che colpisce prevalentemente bambini e adolescenti di entrambi i sessi tra gli 8 e i 14 anni di età, ma anche giovani adulti.

Si tratta di un tipo di tosse secca e abbaiante che può insorgere a partire da un'infezione e prolungarsi anche dopo che l'infezione sia guarita. In questi pazienti, il "sistema tosse" rimane generalmente attivo senza una causa organica e per questo la sua cura non è di tipo farmacologico, bensì comportamentale. 

Ecco cosa leggerai in questo articolo:

  1. Cos’è la tosse nervosa?
  2. Quali sono le caratteristiche della tosse nervosa?
  3. Quali sono le cause della tosse nervosa?
  4. Quali step servono per diagnosticare la tosse nervosa?
  5. Si può guarire dalla tosse nervosa? Cure e trattamenti
  6. Quali patologie possono essere associate alla tosse nervosa?
  7. Cosa non dire a chi soffre di tosse nervosa?

 

1. Cos’è la tosse nervosa?

Per tosse nervosa si intende una tosse cronica di origine sconosciuta, che pertanto non rappresenti il sintomo clinico di un malessere di natura organica, come ad esempio una bronchite, un raffreddore, l’infezione da Covid-19 ecc.

La tosse, infatti, è una reazione del corpo avente per lo più lo scopo di proteggere le prime vie aeree da agenti infettivi. Una tosse cronica, che perduri più di quattro settimane, può essere sintomo di patologie gravi e meno gravi, sia di natura infettiva che allergica che funzionale, tra cui reflusso gastroesofageo, asma, tubercolosi, cancro dei polmoni, BPCO, ecc.  

In rari casi la tosse è idiopatica, ovvero ha cause sconosciute con una probabile componente psicosomatica. Alla definizione di tosse nervosa, o psicogena, oggi viene infatti preferita quella di sindrome da tosse somatica, che non può essere ricondotta a malattie organiche dopo ripetuti test, esami e analisi con esito negativo, e che sia refrattaria ai trattamenti farmacologici tradizionali.

La tosse nervosa raramente colpisce in età adulta, e in questo caso si manifesta per lo più nei giovani adulti, ma è spesso sintomo di malessere psicologico, di stress o di un disagio non altrimenti esprimibile, nei bambini e nei teenager fino ai 14 anni. Per questo, non va sottovalutato, bensì “ascoltato” e indagato con attenzione.1,2

La tosse nervosa non va poi confusa con il tic da tosse, una condizione in cui si percepisce l’urgenza di tossire come conseguenza di una sensazione di corpo estraneo in gola. Anche questo sintomo, sebbene distinto dalla tosse nervosa propriamente detta, può avere un’origine psicosomatica.

Tornando alla definizione di sindrome da tosse somatica, oggi preferita ad altre definizioni dai medici, essa identifica specificamente un tipo di tosse cronica inspiegabile che in molti casi può avere legami o sovrapporsi con condizioni psichiatriche, ma non sempre ciò accade.

Questo rende la diagnosi particolarmente complessa, ma necessaria, proprio per il portato psicologico del sintomo e per la sua intrusività nella vita quotidiana. 1,2

2. Quali sono le caratteristiche della tosse nervosa?

La tosse nervosa, o somatica, o abituale, come viene definita di volta in volta nei manuali medici, ha delle caratteristiche precise che la differenziano dalla tosse quale sintomo di malattie o condizioni patologiche, e che ne consentono la diagnosi differenziale.1,2,3
Vediamo queste caratteristiche:

    • è cronica, ovvero si protrae per oltre quattro settimane. Se non trattata può durare mesi, o anche anni;
    • colpisce soprattutto bambini e adolescenti di entrambi i sessi, con un picco tra gli 8 e i 14 anni;
    • è una tosse non produttiva, rumorosa di tipo “abbaiante” o con sonorità simili a quelle di un clacson;
    • la tosse nervosa è persistente, ripetitiva, intrusiva;
    • la tosse nervosa non è esacerbata dall’esercizio fisico;
    • interferisce con le attività quotidiane peggiorando la qualità di vita di chi ne soffre;
    • caratteristica peculiare della tosse nervosa è la sua totale “scomparsa” durante la notte. Questa caratteristica non costituisce necessariamente un criterio diagnostico, ma è comunque rilevante per una prima distinzione;
    • spesso insorge a partire da una malattia infettiva, ad esempio, un raffreddore o una bronchite, ma perdura anche dopo la guarigione;
  • non risponde alle terapie farmacologiche tradizionali.

3. Quali sono le cause della tosse nervosa?

Le due cause principali riconosciute di tosse nervosa, o somatica, sono lo stress sociale e sottostanti patologie mentali. Tuttavia, si tratta di un sintomo non sempre riconducibile a precisi stati di malessere psicologico, dal momento che gli studi osservazionali fatti finora, che hanno coinvolto soprattutto bambini e adolescenti, non hanno riscontrato necessariamente una causa psichiatrica.

La tosse nervosa è pertanto un disturbo in parte misterioso, multifattoriale, che può comparire e scomparire senza ragioni apparenti. Per questo si parla anche di tosse cronica abituale, slegata da precisi disturbi di natura psichica o organica.

Nei bambini e adolescenti, più soggetti alla tosse nervosa, spesso la causa è una forma di stress sociale legato al rendimento scolastico o alla vita di classe. Studi diversi hanno individuato nella tosse nervosa dei minori manifestazioni di rabbia e insoddisfazione represse o di ansia.3  

Nei giovani adulti questo peculiare sintomo si associa più comunemente a condizioni di malessere mentale tra cui ansia, depressione, sindrome ossessivo-compulsiva, burnout, disturbo da sintomi somatici ecc. In molti casi la tosse nervosa viene scatenata da un’infezione passeggera, per poi cronicizzarsi quale espressione fisica di uno stato di disagio psicologico.

A questo sostrato di natura psicologica, può però sommarsi una particolare sensibilità fisica che favorisce la tosse, anziché altri sintomi, quale risposta a stati di stress mentale.3,4

4. Quali step servono per diagnosticare la tosse nervosa?

Alla diagnosi di sindrome da tosse somatica si arriva per esclusione, sottoponendo il paziente, bambino o adulto, ai test ed esami previsti nell’iter diagnostico standard dei casi di tosse cronica.

Vediamo pertanto come si procede per la diagnosi differenziale della tosse nervosa. 

La prima cosa da fare è prenotare una visita pneumologica. Durante il colloquio preliminare lo specialista procede all’anamnesi del paziente, valutando in primis i sintomi fisici riportati e, quindi, le caratteristiche della tosse cronica. 

Passaggi successivi possono includere esami quali la radiografia al torace per valutare lo stato di bronchi e polmoni e capire se vi è un’infezione. Nei casi dubbi si può eseguire la broncoscopia, esame endoscopico che consente di ispezionare l’albero bronchiale usando un sondino flessibile collegato ad una videocamera.

La tosse cronica, soprattutto nei bambini, viene subito associata all’asma allergica, pertanto test allergologici, tra cui i prick test sono necessari per escludere questa possibilità. Sebbene la tosse nervosa sia in genere secca, per escludere un’infezione alle vie aeree può essere utile far analizzare in laboratorio l’espettorato

In generale, le patologie che devono essere escluse affinché si arrivi alla diagnosi differenziale di tosse nervosa sono:

  • pertosse;
  • laringomalacia, tracheomalacia, broncomalacia, anomalie congenite delle prime vie aeree, riscontrabili in età pediatrica;
  • reflusso gastroesofageo;
  • rinosinusite;
  • OSAS (Sindrome da Apnea Ostruttiva del Sonno);
  • disfunzione delle corde vocali (VCD)

Importante: eventuali patologie psichiatriche, tra cui ansia e depressione, non possono essere usate nella diagnosi differenziale di tosse nervosa, che serve solo per escludere altre cause organiche del sintomo fisico.1,4,5 

5. Si può guarire dalla tosse nervosa? Cure e trattamenti

Una volta arrivati alla diagnosi di tosse nervosa si può mettere a punto una strategia terapeutica. Questo sintomo non è associato a malattie del corpo, pertanto non va curato con i farmaci, bensì con altro tipo di approccio e il medico di riferimento diventa lo psichiatra.

Nel tempo, a seconda dell’età del paziente, sono state sperimentate diverse tecniche comportamentali e rieducative utili a risolvere la sindrome da tosse somatica. 

Tra i metodi più efficaci per ottenere la guarigione completa dal problema, si annoverano:

  • l’ipnosi;
  • la terapia di suggestione e in particolare le tecniche di autosuggestione;
  • il training autogeno;
  • la psicoterapia con tecnica cognitivo-comportamentale.

Se necessario, si possono associare a queste tecniche psicoterapeutiche anche cure farmacologiche a base di ansiolitici o psicofarmaci.1,2,3,4,5

6. Quali patologie possono essere associate alla tosse nervosa?

Le comorbidità associate ad un sintomo psicosomatico come la tosse nervosa sono soprattutto patologie psichiatriche come ansia e depressione, ma anche altri malesseri da somatizzazione, disturbo ossessivo-compulsivo e stress sociale.

Può accadere che il sintomo preceda e inneschi la malattia mentale, soprattutto quando la tosse si cronicizzi a seguito di una “banale” infezione. La tosse nervosa è, infatti, particolarmente rumorosa, intrusiva e interferisce con le attività quotidiane, infastidendo non solo chi ne soffre, ma anche compagni di classe, colleghi, familiari.

In ogni caso, è necessaria un’attenta valutazione psichiatrica che consideri tutta la sintomatologia, sia fisica che psicologica, riportata dal paziente.1,2

7. Cosa non dire a chi soffre di tosse nervosa?

La tosse nervosa è un sintomo psicosomatico, il segnale fisico di un disagio più profondo. Pertanto non va minimizzato, così come non deve essere enfatizzato. Come si dovrebbe comportare, allora, una persona che volesse aiutare un familiare, un amico o un collega alle prese con una tosse psicogena? Ecco una breve lista di cose da non dire mai a chi abbia un disturbo di natura psicosomatica:

  • “Sta tutto nella tua testa”. Il sintomo fisico resta fisico, anche quando parte da un problema mentale;
  • “Esagerato, ci sono cose peggiori”. Un’affermazione del genere non fa che aumentare il senso di colpa di chi già sta male e non viene riconosciuto nel suo disagio;
  • “Coraggio, passerà”. Ciò che passa è, al contrario, un grave messaggio di sottovalutazione del malessere altrui;
  • “Hai provato con le tisane per la tosse?”. L'intenzione è buona, ma un consiglio del genere oltre ad essere inutile, può risultare quasi offensivo verso chi le abbia provate tutte pur di farsi passare una tosse che non passa;
  • “Sono cose normali, anche io (mia nonna, mio cugino, la mia amica ecc.), ci sono passata”. No, ogni caso è unico e non si deve mai banalizzare un disturbo psicosomatico con battute di questo tipo;
  • “Hey, cerca di essere più positivo!”. Una frase del genere non è di supporto e fa sentire la persona con la tosse nervosa come un peso per gli altri.6

Bibliografia

  1. Weinberger M, Lockshin B. When is cough functional, and how should it be treated? Breathe (Sheff). 2017 Mar;13(1):22-30. doi: 10.1183/20734735.015216. PMID: 28289448; PMCID: PMC5344044.
  2. Vertigan AE. Somatic cough syndrome or psychogenic cough-what is the difference? J Thorac Dis. 2017 Mar;9(3):831-838. doi: 10.21037/jtd.2017.03.119. PMID: 28449492; PMCID: PMC5394006.
  3. Bashtawi, M., Abuabada, A. & Aldabbour, B. Somatic cough syndrome: a report of two cases and review of literature. Egypt J Neurol Psychiatry Neurosurg 56, 83 (2020). doi.org/10.1186/s41983-020-00215-x
  4. Lai K, Peng W, Zhan W, et al. Clinical characteristics in adult patients with somatic cough syndrome. Therapeutic Advances in Respiratory Disease. 2022;16. doi:10.1177/17534666221092993
  5. Perotin JM, Launois C, Dewolf M, Dumazet A, Dury S, Lebargy F, Dormoy V, Deslee G. Managing patients with chronic cough: challenges and solutions. Ther Clin Risk Manag. 2018 Jun 6;14:1041-1051. doi: 10.2147/TCRM.S136036. PMID: 29922064; PMCID: PMC5995432.
  6. Aruma, 10 things not to say to someone with a mental illness