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Il tumore ai testicoli è la tipologia di tumore solido più diffusa tra i maschi di età compresa tra i 15 e i 35 anni, con circa 2300 diagnosi effettuate ogni anno in Italia. Grazie alla diagnosi precoce e ad approcci terapeutici multidisciplinari, il tasso di curabilità di questa patologia è decisamente elevato.
Ecco cosa troverai nell’articolo:
La percentuale di guarigione dopo la diagnosi di tumore ai testicoli è elevata:
Il tumore al testicolo rappresenta circa l’1% di tutti i tumori che colpiscono gli uomini, ma è il tipo di neoplasia più diffuso nella popolazione giovanile, con un’età media alla diagnosi di 33 anni. La giovane età dei pazienti rende particolarmente importante la conoscenza dell’andamento della patologia e delle prospettive di sopravvivenza.
Il tasso di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi di tumore al testicolo è complessivamente del 93%. Tale stima comprende sia i casi diagnosticati precocemente, per i quali la percentuale è più elevata, sia i casi diagnosticati nelle fasi successive, più gravi, della malattia.
Dopo la guarigione è importante che venga proseguito un monitoraggio nel tempo per almeno 5 anni, per identificare eventuali recidive della neoplasia o complicazioni provocate dalla patologia o dal trattamento eseguito per curarla.1,2,3
Il tumore al testicolo è, nella maggior parte dei casi, una neoplasia curabile, ma la probabilità di guarigione è massima quando la diagnosi viene effettuata precocemente e il trattamento iniziato appena identificata la patologia.
Purtroppo, al momento, non esistono programmi di screening estesi a tutta la popolazione a rischio. Tuttavia, una pratica efficace nell’identificare precocemente eventuali anomalie è l’autopalpazione dei testicoli. Ragazzi e adulti dovrebbero essere istruiti a eseguire, almeno una volta al mese, questa manovra, che può essere essenziale nella diagnosi del tumore e di altre patologie testicolari.
È, infatti, importante che i giovani pazienti conoscano le dimensioni e l’aspetto normali dei loro testicoli e siano in grado di riconoscere le variazioni come presenza di noduli o tumefazioni, gonfiore, cambiamento delle dimensioni, dolore localizzato, ecc. per potersi rivolgere immediatamente al medico in caso di alterazione.
Un altro fattore che determina l’andamento della patologia e il tasso di sopravvivenza dopo la diagnosi di tumore testicolare è la tipologia delle cellule neoplastiche che lo caratteristiche::
Entrambi i sottogruppi di tumori maligni del testicolo sono caratterizzati da un’elevata risposta alle terapie e una prognosi generalmente favorevole; per garantire la massima probabilità di sopravvivenza, è importante però che lo staging della patologia venga eseguito correttamente e la terapia più adeguata venga impostata il più precocemente possibile.1,2,3
Le terapie attualmente disponibili garantiscono ottime prospettive di guarigione e sopravvivenza dal tumore al testicolo.
La terapia di prima scelta per il tumore al testicolo è l’ intervento chirurgico di rimozione del testicolo e del funicolo spermatico (orchifunicolectomia), che, nei casi di neoplasia diagnosticata precocemente, può essere il solo trattamento necessario.
I tessuti rimossi durante l’intervento vengono sottoposti a biopsia, esame che permette di identificare la tipologia cellulare del tumore, valutando la necessità di altre terapie e la prognosi della malattia.
Terapie aggiuntive, come chemioterapia, radioterapia e rimozione chirurgica dei linfonodi retroperineali, vengono utilizzate quando il tumore è a uno stadio avanzato o ci sono elevate probabilità di diffusione metastatica.1,2,3