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L’uso dell’antibiotico per la cistite rientra nel protocollo terapeutico standard qualora l’infezione sia di natura batterica. La cistite, però, è un’infiammazione della vescica che può avere cause differenti e, quindi, non sempre l’antibiotico serve. Come capire come e quando usare gli antibiotici in caso di cistite? Scopriamolo insieme.
Ecco cosa troverai in questo articolo:
L’antibiotico viene normalmente prescritto per la cura della cistite acuta di origine batterica. Gli antibiotici, infatti, sono una classe di farmaci che, in modo selettivo, distruggono i batteri, germi piuttosto resistenti che se non eliminati possono diffondersi ad altri organi e causare un’infezione sistemica.
La cistite acuta batterica è causata dall’azione patogena di batteri normalmente presenti nell’intestino, ad esempio i batteri fecali come l’Escherichia coli, o nella vagina. Tali batteri per varie ragioni, tra cui la prossimità tra l’orifizio uretrale e l’ano, possono risalire alla vescica, colonizzarla e provocare l’infiammazione come risposta del sistema immunitario all’infezione.3
Quando l’infiammazione della vescica non è causata da batteri, come accade nella cistite emorragica secondaria e nella cistite interstiziale, gli antibiotici non solo non servono, ma sono sconsigliati perché possono peggiorare la situazione.1,2
Gli antibiotici usati per curare la cistite batterica acuta vengono prescritti sulla base del tipo di batterio da eliminare.1 Per selezionare il farmaco giusto si procede ad un antibiogramma, un test di sensibilità batterica agli antibiotici che si effettua in laboratorio su un campione di urine. A quel punto le linee guida stabiliscono antibiotici di prima o di seconda scelta che dipendono sia dal tipo di agente infettivo da eliminare, che da altri fattori quali:
Tra gli antibiotici che il/la medico/a potrebbe prescrivere in caso di cistite batterica acuta non problematica troviamo:
Si tratta di terapie orali di breve durata, in media della durata di tre giorni, massimo sette. Cure prolungate o somministrate per via endovenosa o intramuscolare possono essere necessarie in caso di cistiti particolarmente ostiche o problematiche. Gli antibiotici per poter risultare efficaci vanno rigorosamente assunti per il tempo stabilito e nelle modalità indicate dal/la medico/a anche quando i sintomi della cistite siano scomparsi.
Gli antibiotici sono molto efficaci nel curare la cistite batterica quando prescritti e somministrati nel modo corretto. Il miglioramento di tutti i sintomi, infatti, è rapido e comporta un sollievo quasi immediato. Per testare l’efficacia terapeutica dell’antibiotico in genere si prescrive un test delle urine con urinocoltura al termine della cura. Se risulta negativo significa che l'infezione batterica è stata debellata.
Tuttavia, soprattutto quando parliamo di antibiotici ad ampio spettro, ci possono essere effetti collaterali da considerare. Molte persone dopo una cura antibiotica sperimentano disturbi gastro-intestinali tra cui nausea e diarrea, rash cutanei, mal di testa, prurito.4 Per quanto riguarda i sintomi intestinali, si possono prevenire o minimizzare assumendo in contemporanea con gli antibiotici anche probiotici per proteggere la flora intestinale. La cura antibiotica, infatti, può distruggere anche i batteri “buoni” che popolano l’intestino e causare disbiosi, una condizione che a sua volta predispone alle infezioni genito-urinarie.3
Quando siamo di fronte ad una cistite batterica, l’antibiotico rappresenta la cura d’elezione.1 Questa raccomandazione vale sia per le cistiti acute semplici, che per le cistiti problematiche o secondarie ad altra condizione in cui, però, si sia rilevata una proliferazione batterica, come può accadere nella cistite post-coitale. In alcuni casi, come la gravidanza, una profilassi antibiotica è raccomandata anche nel caso di una batteriuria asintomatica allo scopo di prevenire il rischio di infezioni che possano diffondersi ai reni o ad altri organi. Detto questo, in una persona sana, con un buon sistema immunitario, che non sia una donna incinta, una cistite batterica occasionale non complicata può risolversi da sola nel giro di una settimana.4
Ciò significa che prendere l’antibiotico anche di fronte ad una raccomandazione medica non è obbligatorio. Ci si prende la responsabilità di non assumere il farmaco consigliato, e questa è una prerogativa di tutte le persone adulte in buona salute non in pericolo di vita. Ci si prende anche la responsabilità delle eventuali conseguenze e/o complicanze a cui si può andare incontro, naturalmente.
In ogni caso, le linee guida dell’AIFA per l’uso consapevole degli antibiotici, considerando l’alto rischio di antibiotico-resistenza associato all’abuso di questa classe di farmaci, è molto chiara nell’indicare la modalità di somministrazione. Gli antibiotici si prescrivono solo ed esclusivamente di fronte ad una infezione alle vie urinarie di chiara origine batterica.2,4
Sì, in alcuni casi la profilassi antibiotica preventiva è opportuna, soprattutto nella popolazione femminile soggetta a cistiti batteriche ricorrenti, perché può ridurre il rischio anche del 95%.3 Tale profilassi, però, non deve essere fatta autonomamente, bensì dietro stretta prescrizione medica.
Altre regole da seguire per guarire prima dalla cistite e prevenire le recidive sono: