4' Lettura
La celiachia è un disturbo cronico di origine autoimmune, che comporta l’infiammazione dell’intestino tenue a seguito dell’ingestione del glutine in persone geneticamente predisposte. Il glutine è una proteina alimentare e le persone celiache devono astenersi dal suo consumo per tutta la vita. Ma cosa succede se mangiano prodotti che contengono le proteine della soia?
Ecco cosa scoprirai celiachia e soia leggendo l’articolo:
No, la soia è un legume contenente una ottima quota proteica, ma non del tipo pericoloso per i celiaci, essendo naturalmente priva di glutine. I fagioli di soia in purezza o trasformati sono quindi non solo permessi a chi soffra di celiachia, ma addirittura consigliati. Questo perché questo legume originario dell’Asia contiene, oltre alle proteine, anche grassi “buoni”, vitamine del gruppo B, minerali tra cui potassio e ferro. Ma soprattutto, nella soia troviamo alte concentrazioni di isoflavoni, composti chimici simili agli ormoni estrogeni (fitoestrogeni), benefici per la salute cardiovascolare e ossea, per aumentare la fertilità e alleviare i sintomi della menopausa.5
Le persone celiache possono, quindi, includere nella loro dieta la soia e i suoi tantissimi derivati. Vediamo insieme una lista dei prodotti alimentari che troviamo in commercio e che derivano dai fagioli di soia:
La soia, coma abbiamo visto, nasce naturalmente priva di glutine, ma arriva nelle nostre tavole “trasformata”, ovvero sottoposta a molti processi di lavorazione dall’industria alimentare. Durante i diversi passaggi che portano al prodotto finito può capitare che la soia entri in contatto con altri ingredienti contenenti glutine.
Le persone celiache hanno un margine di tolleranza giornaliero al glutine pari a circa 10 grammi, più o meno la quantità di una mollichina di pane.1,2 Se inavvertitamente ne consumano di più, il loro intestino torna ad infiammarsi e, quindi, possono ripresentarsi anche i sintomi della celiachia. Le persone celiache non possono accorgersi se un prodotto alimentare contiene glutine mentre lo stanno mangiando, perché i sintomi non si presentano subito e, in alcuni casi, non si presentano affatto.1 Ecco perché è fondamentale conoscere l’origine del cibo che si consuma, e tutti gli ingredienti ed eccipienti usati per prepararlo, sia in casa che fuori.2,3 I casi di contaminazione sono, purtroppo, molto frequenti.
Le persone celiache non sono allergiche al glutine, la loro condizione ha una natura diversa, ovvero autoimmune. Significa che i loro stessi anticorpi attaccano i tessuti dell’intestino tenue perché scambiano il glutine per una sostanza nociva. La dieta gluten free è pertanto, al momento, la sola cura possibile per la celiachia. Tuttavia, è importante ricordare che la dieta senza glutine è indicata solo per chi è affetto da celiachia o sensibilità al glutine, e non per tutti, poiché esistono falsi miti che la suggeriscono come soluzione anche in altre casistiche.
Scopri qui come richiedere l'esenzione 059 per la celiachia, che può aiutarti a ridurre i costi legati all'acquisto di alimenti specifici e altre spese sanitarie connesse a questa condizione.
Studi hanno evidenziato come la celiachia si accompagni spesso ad una maggiore vulnerabilità alle allergie alimentari. E dal momento che la soia è un alimento fortemente allergizzante potrebbe essere necessario escluderlo dalla dieta.6 In caso di sospetta allergia, lo step primario è quello di sottoporsi ai test per allergie alimentari e, in caso di sensibilità o allergia, escludere la soia dalla dieta.
Se così non è, allora via libera alla soia, con degli accorgimenti. Abbiamo anticipato che il problema principale in questo caso non è la materia prima, ma la sua lavorazione successiva. Le contaminazioni sono infatti frequenti, per questo occorre stare molto attenti all’acquisto, quando si sta facendo la spesa. Nelle etichette dei prodotti confezionati a base di soia, potrebbe infatti comparire una dicitura di questo tipo: “Può contenere glutine”. Oppure può direttamente essere specificata la sostanza contenente glutine, ad esempio la farina o la crusca di frumento. In questi casi, ovviamente, è consigliabile astenersi dall’acquisto.
In linea di massima, anche per quanto riguarda preparazioni fatte con derivati dalla soia, il consiglio è quello di orientarsi verso prodotti che abbiano nella confezione la spiga barrata o la dicitura: “non contiene glutine”. 2,3,4