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La celiachia, è una malattia cronica infiammatoria dell'intestino tenue di origine autoimmune, scatenata dall'ingestione di glutine nei soggetti predisposti.
In Italia, per i pazienti celiaci in possesso del codice di esenzione celiachia, è previsto il codice di esenzione 059 oltre che un rimborso mensile sotto forma di buoni spesa.
Come funziona il codice di esenzione 059 e cosa comprende? Scopri come funziona in questo articolo.
1. Codice esenzione 059 per i celiaci
Il codice di esenzione per la celiachia è 059. Grazie a questo codice di esenzione, chi è affetto da celiachia può usufruire, in regime di esenzione, di tutte le prestazioni sanitarie necessarie per monitorare la malattia e le sue complicanze, prevenendo potenziali aggravamenti.
Nel 2017, con la revisione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), la celiachia è stata classificata come malattia cronica invalidante, e non più come malattia rara. Questa decisione è stata presa in base ai dati epidemiologici, che mostrano che la celiachia colpisce una persona su 100, non giustificando più la classificazione di malattia rara.
Di conseguenza, il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è tenuto a fornire prestazioni e servizi specifici per la celiachia, gratuitamente o dietro pagamento di un ticket minimo, grazie ai fondi pubblici provenienti dalla fiscalità generale.
2. Come richiedere l'esenzione per la celiachia
Quando si sospetta la celiachia, il paziente deve eseguire dei test specifici per confermare o meno la presenza della malattia.
Se la diagnosi alla celiachia è positiva, è possibile richiedere l'esenzione celiachia presentando una certificazione di malattia, redatta da uno specialista del SSN, presso la ASL di competenza.
È consigliabile consultare il proprio medico per informazioni dettagliate sulla procedura da seguire, poiché potrebbe variare a seconda del servizio sanitario regionale.
3. Esenzione celiachia: a cosa dà diritto?
Per i pazienti celiaci è importante conoscere i requisiti per l'esenzione celiachia, che può alleggerire il peso delle spese sanitarie per chi deve convivere con questa condizione.
Infatti, una volta diagnosticata la celiachia, il paziente deve seguire per tutta la vita percorso di follow-up, con esami di controllo annuali che permettono di monitorare l'aderenza alla dieta senza glutine e individuare tempestivamente eventuali complicazioni, come l'insorgenza di altre malattie autoimmuni o alterazioni metaboliche. Attualmente, l'unica terapia approvata per la celiachia è la dieta. Tuttavia, sono in corso ricerche per sviluppare nuove terapie farmacologiche, come la pillola per la celiachia.
È prevista anche una visita medica specialistica, accompagnata da un'intervista dietetica. Inoltre, ogni due anni, viene effettuato il dosaggio degli anticorpi anti-transglutaminasi, prodotti dall'organismo in risposta al glutine presente nell'intestino delle persone celiache: il suo dosaggio consente di capire se la malattia è ancora presente nonostante la dieta.
Tutti questi esami saranno gratuiti per il paziente una volta ottenuta l'esenzione celiachia, ma i test effettuati per la diagnosi non saranno coperti. Con l'assegnazione del Codice di Esenzione 059, è inoltre possibile ottenere un contributo mensile per l'acquisto di alimenti senza glutine.
Ogni Regione sceglie autonomamente le modalità e i tempi dell’erogazione dei buoni spesa che possono essere in formato cartaceo, da ritirare presso la ASL, o in formato digitale. Alcune Regioni utilizzano la tessera sanitaria, altre una tessera elettronica dedicata ed è importante notare che non è possibile utilizzare i buoni in una Regione diversa dalla propria.
I tetti di spesa mensile, previsti dall’Allegato del DM 10 agosto 2018, sono i seguenti:
Fascia d'età | Limiti mensile maschi (€) | Limite mensile femmine (€) |
6 mesi-5 anni | 56 | 56 |
6-9 anni | 70 | 70 |
10-13 anni | 100 | 90 |
14-17 anni | 124 | 99 |
18-59 anni | 110 | 90 |
≥ 60 anni | 89 | 75 |
Fonte: Allegato del DM 10 agosto 2018
4. L'esenzione per celiachia è valida anche per i pasti fuori casa?
I buoni spesa possono essere spesi unicamente presso:
- Farmacie;
- Supermercati;
- Negozi specializzati;
- Laboratori artigianali dedicati;
- Shop online.
Purtroppo, in alcune Regioni, solo le farmacie sono abilitate all’uso dei buoni spesa.
5. L'esenzione per celiachia è valida anche all'estero?
Non è possibile spendere i buoni spesa all’estero ma, in caso di trasferimento temporaneo è possibile richiedere di accedere all’assistenza sanitaria del Paese ospitante.
Più precisamente la persona che si trasferisca all’estero (Europa, nello spazio SEE e in Svizzera) potrà ricevere assistenza sanitaria al pari di un cittadino di quel Paese, purché prima della partenza abbia richiesto alla ASL italiana di appartenenza, e ottenuto, il modello S1 (modulo che consente di iscriversi all'assistenza sanitaria e beneficiare di tutte le prestazioni mediche nel caso in cui si viva/lavori in un paese dell'Unione Europea e non i Italia).
Qualora sia necessario trasferire la propria residenza all’estero si perderà, per tutto il previsto periodo di permanenza, il diritto al supporto del Medico di Medicina Generale in Italia.
Fonti
- Informazioni generali celiachia
- Celiachia. Relazione annuale.
- Esenzioni da ticket. Download DPCM e allegati.
- La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato le Regioni e le Provincie autonome di Trento e di Bolzano.
- Ministero della Salute. DECRETO 10 agosto 2018.
- Associazione italiana celiaci. Dove acquistare tramite i buoni?
- Portale Associazione Italiana Celiachia - FAQ
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