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L'insufficienza renale cronica è una condizione che provoca la graduale perdita della funzionalità dei reni. Questa patologia ha un andamento progressivo e irreversibile, ma alcuni fattori, come la dieta, possono contribuire a rallentarne il decorso. Un segnale di questa condizione può essere un livello di creatinina alta nel sangue, che indica una ridotta capacità dei reni di filtrare i rifiuti dal sangue.
Ecco cosa troverai in questo articolo:
La dieta influenza la salute renale perché i reni filtrano il sangue circolante, eliminando le scorie generate dal metabolismo degli alimenti soprattutto di natura proteica. Per questo, una delle strategie utili a non sovraccaricare il lavoro dei reni è quella di non eccedere con l’apporto proteico nella dieta.
La dieta influenza la salute renale perché i reni filtrano il sangue circolante, eliminando le scorie generate dal metabolismo degli alimenti soprattutto di natura proteica. Per questo, una delle strategie utili a non sovraccaricare il lavoro dei reni è quella di non eccedere con l’apporto proteico nella dieta. Un livello di creatinina alta nel sangue può essere un segnale di un sovraccarico di lavoro dei reni e può indicare la necessità di modificare la dieta per ridurre l'apporto proteico.
La dieta e lo stile di vita sono fondamentali nel mantenimento della salute renale anche attraverso un meccanismo indiretto: tra le principali cause della malattia renale, infatti, vi sono l’ipertensione e il diabete, patologie che possono essere provocate o peggiorate da una dieta troppo ricca di grassi e zuccheri.1-3,7,8
Una dieta povera di proteine può contribuire a prevenire un potenziale peggioramento della salute dei reni in caso di insufficienza renale. La creatinina, infatti, è uno dei principali prodotti di scarto del metabolismo delle proteine assunte con l’alimentazione. Per questo motivo, introducendo una quantità minore di proteine con la dieta è possibile ridurre la quantità di creatinina presente nel sangue e, quindi, alleggerire il carico del lavoro di filtrazione svolto dai reni. Mantenere un livello di creatinina alta sotto controllo può aiutare a prevenire ulteriori danni ai reni.2-5
È scientificamente provato che una dieta appositamente formulata contribuisce sensibilmente a mantenere la salute dei reni, prevenendo la progressione del danno e aumentando l’aspettativa di vita dei pazienti che soffrono di insufficienza renale cronica. Ecco le caratteristiche di un regime alimentare adeguato in queste circostanze.
Limitare l’apporto proteico nella dieta alleggerisce il carico di lavoro svolto dai reni, riduce l’acidosi metabolica e rallenta la progressione del danno ai tessuti. Rispetto a un regime alimentare normale, la dieta ipoproteica prevede una riduzione dell’introito di proteine.
La dieta ipoproteica dovrebbe essere sempre personalizzata in base al grado di progressione della malattia renale, arrivando ad adottare un’alimentazione fortemente ipoproteica negli stadi avanzati della patologia passando da circa 0,8 g fino a 0,6 g per kg di peso corporeo.2-5,7,8
Per raggiungere questo obiettivo, in generale sarà ridotto l’apporto di alimenti contenenti proteine non nobili, come pasta o pane sostituendoli, ad esempio, con alternative aproteiche, e mantenuto ad un livello moderato il consumo di quegli alimenti che contengono proteine cosiddette nobili.
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In caso di insufficienza renale è molto importante che l’apporto di sodio sia limitato allo scopo di mantenere sotto controllo i valori di pressione arteriosa, evitando, così, l’ulteriore progressione del danno renale.
Sarà quindi opportuno evitare o ridurre il consumo di sale e insaporitori da cucina, salumi, affettati, cibi in scatola e formaggi.2-5,7,8
Un corretto apporto di fosforo e potassio è di vitale importanza per il mantenimento dell’equilibrio elettrolitico e del metabolismo minerale dell’organismo. In caso di insufficienza renale cronica può, però, verificarsi un accumulo di tali minerali con gravi conseguenze sul funzionamento di diversi organi e sistemi.
In caso di malattia renale dovranno essere quindi evitati o limitati:
Tra i fattori di rischio per l’insorgenza dell’insufficienza renale cronica troviamo anche gli stati di sovrappeso e l’obesità, condizioni che influiscono negativamente sulla salute di tutto l’organismo.
Allo stesso tempo, la riduzione delle proteine nella dieta per l’insufficienza renale fa sì che la maggior parte delle calorie venga introdotta attraverso alimenti contenenti grassi e carboidrati. Per questo è fondamentale prediligere alimenti che contengano grassi e zuccheri con un buon rapporto calorie/valori nutrizionali, evitando, ad esempio, i grassi saturi e gli zuccheri aggiunti.
Ecco perché è essenziale che la dieta ipoproteica sia sempre prescritta e tenuta sotto controllo da un/a specialista.2-5,7,8
No, un livello di creatinina alta nel sangue, da solo, non è necessariamente indice di insufficienza renale, la cui diagnosi deve essere confermata da un/a medico/a sulla base di analisi del sangue e delle urine, esame obiettivo e, se necessario, altri esami strumentali.
Una dieta equilibrata contribuisce al mantenimento della salute dei reni, che sia presente o meno un danno renale. Al contrario, la dieta ipoproteica deve essere effettuata solo se prescritta da un/a specialista nefrologo/a o dietista.1,7,8
Sane abitudini di vita sono essenziali nel prevenire danni irreversibili ai reni. Oltre alla dieta, è importante per la salute renale:
La salute renale influenza profondamente quella degli altri organi e sistemi, per questo, proteggerla, anche tramite una corretta alimentazione, significa prendersi cura di tutto l’organismo.6-8