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Soffrire di ipertensione durante la gravidanza è abbastanza frequente e non deve spaventare. Se riconosciuta e trattata subito, anche una pressione arteriosa troppo elevata può essere gestita in modo che non diventi una minaccia per madre e feto. Nell’articolo tutto ciò che serve sapere sull’ipertensione gravidica e su cosa fare per risolverla e prevenire le sue complicazioni.
L’ipertensione identifica un aumento della pressione arteriosa oltre i limiti di guardia che in gravidanza è fenomeno abbastanza frequente e del tutto gestibile. Si stima che disturbi ipertensivi si verifichino nel 5-10% delle gravidanze con gradi differenti di gravità, talvolta proseguendo dopo il parto.
Sebbene nella maggior parte dei casi l’ipertensione non rappresenti un pericolo per la madre o il feto, esiste la possibilità che una pressione arteriosa troppo elevata evolva verso l’eclampsia, una condizione estremamente grave che può avere conseguenze drammatiche.
Per tale ragione controllare la pressione arteriosa fin dalle prima fasi della gestazione e con massima attenzione dopo la ventesima settimana, consente di prevenire i rischi e le complicazioni che l’ipertensione può causare a madre e nascituro/a.1,2
Quando si parla di ipertensione in gravidanza va specificato che non ne esiste un’unica forma. Pertanto sarebbe più corretto parlare di disturbi ipertensivi della gravidanza, che si classificano in tre tipologie principali:
Da segnalare anche un’altra forma di ipertensione gravidica, chiamata sindrome HELLP, una variante rara della preeclampsia che se non scoperta e trattata prontamente può portare a morte materna.1,2
Le cause dell’ipertensione in gravidanza non sono chiare. Esistono però delle condizioni preesistenti e dei fattori di rischio ben noti, tra cui:
In presenza di queste condizioni che possono essere già presenti prima della gravidanza, o svilupparsi durante, un costante monitoraggio dei valori pressori può consentire di prevenire i rischi legati all’ipertensione materna.1,2
L’ipertensione in gravidanza causa sintomi solo quando i valori pressori sono molto elevati, ovvero superiori ai 160 mmHG di pressione sistolica, e ai 110 mmHG di pressione diastolica. In questi casi si possono osservare:
Attenzione, quando si presenta una sintomatologia di questo tipo in gravidanza siamo di fronte ad una ipertensione avanzata con seri rischi per la madre e il feto. Una ipertensione lieve risulta per lo più asintomatica e può essere scoperta solo attraverso regolari misurazioni della pressione.1,2
L’ipertensione può rappresentare un rischio in gravidanza per varie ragioni. Sulla gestante, le complicazioni possono coincidere con i sintomi più gravi e portare a:
Anche il feto può subire seri danni dall’ipertensione gravidica, sia prima del parto che durante. Ad esempio:
Si tratta di complicazioni che possono essere prevenute trattando con prontezza l’ipertensione in qualunque momento della gravidanza si presenti.1,2
La gestione dell’ipertensione in gravidanza dipende dalla sua gravità. In generale, soprattutto in presenza di fattori di rischio, il team medico, e in particolare il/la ginecologo/a di riferimento prescriverà:
Se l’ipertensione è conclamata, può essere necessario assumere farmaci per abbassarla, e in caso di preeclampsia è previsto un trattamento anti convulsivo con il magnesio. Durante la gravidanza è raccomandato il riposo, l’assunzione dei farmaci antipertensivi secondo indicazione medica, un’alimentazione sana che non favorisca l’aumento di peso. Talvolta può essere risolutivo indurre il parto, purché il feto abbia raggiunto uno sviluppo accettabile, perché in questo modo si riducono i rischi legati alle fasi finali della gravidanza, quando è più probabile che l’ipertensione evolva in eclampsia.
L’ideale sarebbe prevenire l’ipertensione adottando abitudini salutari prima della gravidanza, quando possibile. Non fumare e ed evitare gli alcolici, raggiungere e mantenere il peso forma, mangiare in modo sano e bilanciato e mantenersi attive sono alcune delle strategie per abbassare la pressione in vista del concepimento. Per fortuna, se trattata subito, l’ipertensione non pregiudica il buon andamento della gravidanza e non mette a rischio la salute di madre e feto.1,2