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L’ipertensione o pressione alta viene definita sulla base di precisi valori di pressione massima e minima. Ma quali sono questi valori e come misurarli? Trovi tutti i dettagli nel nostro articolo.
I valori associati alla pressione arteriosa sono due. Questi valori corrispondono a:
pressione arteriosa massima o sistolica: è la pressione con cui il sangue viene pompato dal cuore verso le arterie, esercitando una forza sulle pareti delle arterie;
pressione arteriosa minima o diastolica: è la pressione con cui il sangue spinge contro le pareti delle arterie tra un battito e l'altro, quando il cuore si riempie di sangue.
La pressione arteriosa massima e minima possono essere misurate facilmente e i valori vengono espressi in millimetri di mercurio, ad esempio 110 (massima)/70 (minima) mmHg.1
Quando i valori di massima superano i 140 mmHg e/o i valori di minima superano i 90 mmHg si parla di pressione alta o ipertensione arteriosa benché esistano range di gravità. Secondo le più recenti linee guida (2024), i valori possono essere suddivisi come segue:
Categoria |
Massima o sistolica |
Minima o diastolica |
Normale |
< 120 |
< 70 |
Alta |
120-139 |
70-89 |
Ipertensione di grado 1 |
140-159 |
90-99 |
Ipertensione di grado 2 |
160 - 179 |
100-109 |
Ipertensione di grado 3 |
≥ 180 |
≥ 110 |
Monitorare regolarmente la pressione arteriosa e mantenerla entro i valori consigliati, adottando uno stile di vita sano e seguendo eventuali terapie quando necessario, è essenziale per la salute. Agire sui fattori di rischio per l’ipertensione è cruciale perché la pressione alta è il principale fattore di rischio per diverse condizioni, tra cui ictus, infarto, aneurismi, malattie delle arterie periferiche, insufficienza renale cronica, retinopatie e problemi legati all’invecchiamento, come disturbi della memoria e disabilità.2-3
Esistono diversi metodi per misurare la pressione arteriosa ed identificare una possibile condizione di ipertensione arteriosa. Il più comune e tradizionale consiste nell’utilizzo di un apparecchio chiamato sfigmomanometro. In questo caso, si utilizza un bracciale gonfiabile che viene posizionato intorno al braccio e un misuratore che può essere manuale (con una pompa a mano) o digitale. Il bracciale si gonfia, bloccando temporaneamente il flusso di sangue, e poi si sgonfia lentamente. Durante questo processo, si rilevano i due valori di pressione, sia massima (quando il cuore si contrae) che minima (quando il cuore si rilassa).
Nel caso in cui fosse necessario di un monitoraggio più duraturo del tempo, sarà possibile sfruttare il monitoraggio della pressione ambulatoriale grazie all’holter pressorio. Con questo approccio, è possibile monitorare la pressione arteriosa a intervalli regolari utilizzando un dispositivo portatile, consentendo alla persona di continuare tranquillamente le proprie attività quotidiane.
Negli ultimi anni, sono state sviluppate applicazioni per smartphone collegate a dispositivi di misurazione della pressione arteriosa. Questi strumenti offrono la comodità di monitorare la pressione in qualsiasi momento e luogo, anche se l’accuratezza può variare rispetto ai metodi tradizionali e, ad oggi, non è confermata.5-6
Per avere una misurazione accurata è prima di tutto consigliabile misurare la pressione su entrambe le braccia almeno una volta per identificare eventuali differenze. Se i valori tra le due braccia sono diversi, continuare a misurare sul braccio che mostra la pressione più alta con attenzione alla differenza che, se superiore a 10 mmHg, potrebbe essere essa stessa indicazione di problemi cardiovascolari.4
Misurare la pressione arteriosa una sola volta non è sufficiente per avere un quadro accurato della propria salute cardiovascolare. È fondamentale effettuare misurazioni ripetute, in diversi momenti della giornata, per rilevare eventuali variazioni. Per quanto riguarda l'orario, la pressione arteriosa può variare durante la giornata. È consigliabile misurare la pressione al mattino, prima di assumere farmaci o fare colazione, e alla sera. In ogni caso, è meglio seguire le indicazioni del proprio medico per stabilire gli orari e le modalità più appropriate per il monitoraggio.
Infine, è importante seguire alcune semplici regole per assicurarsi che le misurazioni siano accurate:
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