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Metodi di gestione del tempo per ridurre lo stress sul lavoro

Scritto da Federica La Russa, PhD | 9-ott-2024 12.24.59

5' Lettura

La gestione efficace del tempo è una delle chiavi per ridurre lo stress lavorativo. In un contesto lavorativo sempre più frenetico, organizzare le proprie giornate in modo razionale può aiutare non solo a essere più produttivi, ma anche a mantenere una maggiore serenità mentale. Nell’articolo troverai diverse strategie che possono essere applicate in modo semplice, ma che possono fare una grande differenza nell'affrontare le attività quotidiane con maggiore calma e controllo

Indice

  1. Creare una lista di priorità
  2. Applicare la tecnica del “time blocking”
  3. Evitare il multitasking
  4. Utilizzare la “tecnica del pomodoro”
  5. Imparare a delegare
  6. Pianificare pause regolari
  7. Impostare limiti chiari tra lavoro e vita privata

1. Creare una lista di priorità

Organizzare le attività quotidiane in base alla loro priorità è uno dei primi passi verso una migliore gestione del tempo e la riduzione dello stress lavorativo. Non tutte le attività che dobbiamo completare hanno lo stesso livello di urgenza o importanza. Saper riconoscere queste differenze permette di gestire il lavoro in modo più consapevole, concentrandosi inizialmente su ciò che richiede attenzione immediata e pianificando il resto in modo più funzionale.

Un approccio utile può essere quello di suddividere i compiti in categorie: quelli che sono sia urgenti che importanti, quelli importanti ma meno urgenti e, infine, quelli che possono essere affrontati con più calma. In questo modo, si ha una chiara visione delle priorità e si evita la sopraffazione da parte dei compiti. Avere una guida su cui basarsi per affrontare la giornata lavorativa permette di ridurre lo stress e di evitare di disperdere energie su attività non essenziali.

2. Applicare la tecnica del "time blocking"

Il “time blocking” è una tecnica di pianificazione che consiste nel suddividere la giornata in slot di tempo destinati a definite attività. Questa suddivisione permette di concentrarsi su un compito per volta, evitando distrazioni e interruzioni, che sono tra le principali cause di inefficienza e stress.

Pianificare in anticipo blocchi di tempo dedicati alle varie attività dà la possibilità di gestire meglio l’agenda e di riservare momenti specifici per ogni impegno. Ad esempio, si può destinare una fascia oraria alla gestione delle email, una alla preparazione di un progetto e un’altra agli incontri con i colleghi. In questo modo, è possibile affrontare le attività con maggiore concentrazione, sapendo che c'è un tempo prestabilito per ciascuna di esse. Questo approccio migliora la produttività, permettendo anche di includere pause necessarie per mantenere alta l’energia durante la giornata.

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3.  Evitare il multitasking

Spesso si pensa che fare più cose contemporaneamente possa velocizzare il lavoro e ridurre lo stress. Tuttavia, il multitasking è una delle principali fonti di stress e riduzione dell’efficacia. Quando si cerca di gestire più attività insieme, il cervello passa continuamente da un compito all’altro, frammentando la concentrazione e diminuendo la qualità complessiva del lavoro.

Concentrarsi su una sola attività alla volta consente di dedicarvi tutta l'attenzione necessaria, completandola in meno tempo e con risultati migliori. Evitare il multitasking aiuta a ridurre l’affaticamento mentale e a mantenere un approccio più sereno e organizzato al lavoro. Mantenere il focus su un solo compito alla volta non solo migliora la produttività, ma abbassa significativamente i livelli di stress, evitando quella sensazione di confusione che spesso accompagna il lavoro simultaneo su più fronti.

4. Utilizzare la “tecnica del pomodoro”

Tra le tecniche più conosciute per migliorare la gestione del tempo e ridurre lo stress c'è la “tecnica del pomodoro”, sviluppata alla fine degli anni '80. Questo metodo si basa su cicli lavorativi di 25 minuti, seguiti da brevi pause di 5 minuti. Dopo quattro cicli, si può fare una pausa più lunga della durata di 15-30 minuti.

L’idea alla base di questo approccio è quella di alternare periodi di lavoro concentrato con momenti di riposo, per prevenire l’affaticamento mentale e mantenere alta la concentrazione nel lungo termine. I brevi intervalli di pausa danno al cervello il tempo necessario per ricaricarsi, senza però interrompere il flusso di lavoro. La “tecnica del pomodoro” è particolarmente utile per chi non riesce a mantenere la concentrazione per lunghi periodi, dato che suddivide il lavoro in blocchi gestibili.

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5. Imparare a delegare

Saper delegare è una delle competenze fondamentali per evitare un eccessivo carico di lavoro e limitare lo stress associato. Delegare non significa semplicemente assegnare compiti ad altre persone, ma piuttosto identificare le corrette risorse e, quindi, assegnare le attività in modo da ottimizzare l’operatività del team.

Spesso ci si sente tentati di voler controllare ogni aspetto del lavoro o si è convinti che nessuno possa svolgere un compito meglio di noi stessi. Tuttavia, imparare a delegare in modo intelligente permette di liberare tempo per concentrarsi su attività più strategiche, riducendo così lo stress e migliorando la produttività complessiva. È importante fornire istruzioni chiare e lasciare che chi riceve il compito abbia autonomia nello svolgimento dello stesso, così da evitare microgestione e creare un ambiente di lavoro più collaborativo ed efficace.

6. Pianificare pause regolari

Una delle abitudini più comuni tra chi si sente sotto stress è quella di saltare le pause, pensando che lavorare senza interruzioni possa portare a completare tutto più velocemente. In realtà, la mancanza di pause regolari può aumentare la sensazione di affaticamento e abbassare notevolmente i livelli di produttività.

Pianificare brevi pause durante la giornata aiuta a mantenere un buon grado di concentrazione e a non accumulare stress. Anche una pausa di cinque o dieci minuti, lontano dal computer o dalla scrivania, può avere un impatto positivo sulla capacità di recuperare energie e affrontare il lavoro con una mente più lucida. Prendersi il tempo per staccare consente di rientrare in attività con rinnovata freschezza, migliorando il rendimento e riducendo il rischio di esaurimento mentale.

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7. Impostare limiti chiari tra lavoro e vita privata

In un mondo sempre più connesso, separare la sfera lavorativa da quella personale può risultare complicato e generare un sovraccarico di stress anche al di fuori della sfera lavorativa. Tuttavia, per preservare il benessere mentale, è essenziale stabilire limiti chiari tra lavoro e vita privata. Essere costantemente reperibili può portare a un accumulo di stress e a una sensazione di perenne insoddisfazione.

È importante stabilire orari definiti in cui disconnettersi dal lavoro e dedicarsi al tempo libero, alle attività che rilassano e alla vita personale. Evitare di controllare le email fuori dall'orario di lavoro o rispondere a chiamate legate al lavoro dopo l’orario d'ufficio permette di mantenere un sano equilibrio tra le due sfere, preservando così la qualità della vita e riducendo lo stress.

Oltre al cortisolo, il forte stress può alterare i livelli di altri ormoni. Scopri di più leggendo il nostro approfondimento "Stress e prolattina alta: qual è il legame".