Ihealthyou | Informazioni sanitarie

Guida alla prevenzione delle allergie respiratorie

Scritto da Dott.ssa Paola Perria | 15-ago-2024 6.00.00

8' Lettura

Le allergie respiratorie sono in aumento, specialmente tra i bambini. Per prevenire gli attacchi di asma e rinite allergica, è importante seguire alcune regole di pulizia e igiene, e assumere i farmaci antiallergici prescritti o consigliati. Nell’articolo tutto su come prevenire i sintomi delle allergie respiratorie in casa e fuori, e stare bene in ogni stagione.

Indice

  1. Identificare gli allergeni comuni
  2. Prevenzione delle allergie respiratorie: comportamenti e stile di vita
  3. Prevenzione delle allergie respiratorie: farmaci
  4. Quando è necessario consultare un medico?

1. Identificare gli allergeni comuni

Gli allergeni che causano allergie respiratorie sono per lo più agenti inalanti, ovvero sostanze proteiche disperse nell’aria. Di fronte ad una diagnosi di asma allergica o di rinite allergica, la prima strategia preventiva consiste nel cercare di individuare l’allergene che causa i sintomi respiratori. Per convenzione gli allergeni inalanti si suddividono in esterni (outdoor), ed interni (indoor). 

Della categoria degli allergeni esterni fanno parte:

  • i pollini delle piante, tra cui graminacee, parietarie, cupressacee, betullacee eccetera;
  • agenti inquinanti, anidride carbonica (CO2 ), polveri sottili, fumi, che dispersi nell’aria agiscono anche come attivatori o fattori precipitanti delle allergie nelle persone predisposte.

Gli allergeni indoor sono più variegati, e si trovano soprattutto negli ambienti domestici. Tra questi ci sono:

  • fumo di sigaretta;
  • acari della polvere, che sono considerati il principale allergene delle forme croniche di asma e rinite allergica;
  • frammenti di pelle e di saliva di animali domestici presenti sui peli/pelliccia;
  • muffe, come aspergilli e penicilli.

Si può avere un’allergia a più allergeni inalanti, pertanto a fini preventivi è fondamentale individuarli tutti. Sottoporsi ai test allergologici ad ampio spettro, come i patch test e il prick test, che consente esattamente questo tipo di indagine. Attenzione anche alla cross-reattività, ovvero alle allergie crociate. In alcuni cibi sono presenti sostanze allergizzanti simili a quelle contenuti nei pollini, che vanno inclusi nella lista degli allergeni da evitare.1,2

 

2. Prevenzione della allergie respiratorie: comportamenti e stile di vita

I comportamenti utili a prevenire le allergie respiratorie, che servono soprattutto ad evitare il contatto con gli allergeni, sono diversi, e comportano anche il dotarsi di strumenti adeguati allo scopo. Di seguito i consigli degli allergologi/e

2.1 Limitare l’esposizione agli allergeni

Non sempre è possibile evitare del tutto l’esposizione agli allergeni inalanti, specialmente quando si parla di allergia ai pollini, tuttavia si può limitare il contatto. Ad esempio è utile:

  • consultare il bollettino informativo sulle concentrazioni di pollini stagionali sia nella propria zona di residenza, che prima di ogni spostamento;
  • non uscire nelle ore in cui è massima la concentrazione di pollini e/o inquinanti, ovvero dalle 10 alle 16 e sempre in queste ore è saggio tenere chiuse le finestre;
  • non uscire subito dopo un temporale o una forte pioggia, perché quest’ultima frammenta le particelle dei pollini aumentandone la concentrazione atmosferica;
  • evitare attività all’aperto durante le settimane e i mesi in cui è massima la dispersione dei pollini a cui si è allergici, specialmente nelle giornate di vento;
  • evitare giardinaggio nei periodi e nelle ore in cui è massima la presenza di pollini nell’aria;
  • tenere chiusi i finestrini della macchina nelle stagioni dei pollini, e possibilmente installare gli appositi filtri;
  • lavarsi spesso e lavare gli indumenti sui quali possono essersi posati i pollini. Non stendere all’aperto in questi periodi e, se possibile, preferire l’asciugatrice.1,2,3

2.2 Mantenere una casa pulita e priva di allergeni

Muffe, acari, peli di animali e pollini sono le minacce che si annidano in casa. Allergeni di questo genere si possono eliminare con alcuni accorgimenti e una pulizia profonda. Consigli utili a tal fine sono:

  • usare biancheria da letto e fodere per i cuscini antiacaro, ermetiche;
  • lavare le lenzuola ogni settimana a 60°C;
  • eliminare dagli ambienti domestici tutti gli oggetti e gli accessori che accumulano polvere, inclusi i peluche, i cuscini decorativi, i tappeti e le tende;
  • usare aspirapolveri con filtri HEPA, e pulire gli ambienti domestici spesso;
  • tenere gli animali domestici fuori di casa, o per lo meno fuori dalla stanza da letto;
  • lavare o far lavare gli animali domestici due volte a settimana, e lavare gli indumenti che sono entrati a contatto con loro;
  • tenere il grado di umidità indoor uguale o inferiore al 50%;
  • arieggiare spesso gli ambienti;
  • disinfettare eventuali piscine con il cloro;
  • evitare condense nel bagno e usare la ventola se si tratta di un bagno cieco;
  • sbrinare spesso i frigoriferi, vuotare le vaschette dei frigoriferi no frost, tenere pulite le guarnizioni;
  • non stendere i panni in casa, asciugare subito i pavimenti bagnati e tutto ciò che è stato lavato per evitare ristagni d’acqua;
  • svuotare i sottovasi o evitare di tenere piante in casa;
  • lavare e asciugare i bagni e la cucina con prodotti antimuffa e antimicrobici;
  • usare, se necessario, vernici anti muffa dove necessario;
  • usare depuratori dell’aria con filtri HEPA o filtri anti muffe.1,2

2.3 Alimentazione e stile di vita

Comportamenti e scelte di vita utili a prevenire i rischi associati agli allergeni inalanti sono:

  • non fumare in gravidanza e non esporre bambini/e al fumo passivo;
  • non fumare a qualunque età;
  • non creare fumi in casa o in giardino, inclusi caminetti e barbecue;
  • in caso di allergia ai pollini, la dieta gioca un ruolo chiave nella prevenzione di sintomi respiratori, inclusa la tosse allergica. Pertanto occorre attenersi alle indicazioni dell’allergologo/e che fornisce una lista dei cibi, in particolare frutta e verdura, che possono causare allergie crociate. Sono inoltre da da limitare dolci confezionati e caramelle.1,2,3

3. Prevenzione delle allergie respiratorie: farmaci

La prevenzione degli attacchi di allergia respiratoria si basa anche sulla farmacologia. Vediamo che tipo di farmaci sono disponibili e a chi sono consigliati. 

3.1 Farmaci da banco

Farmaci da banco per le allergie respiratorie sono per lo più antinfiammatori e antistaminici, tra cui:

  • antistaminici orali o nasali in caso di rinite o congiuntivite allergica lieve o moderata;
  • decongestionanti nasali per la rinite allergica lieve o moderata;
  • steroidi nasali spray a basso dosaggio.

Si tratta di farmaci che, usati con regolarità o all’occorrenza, sono in grado di prevenire i sintomi delle allergie respiratorie o di ridurne l'intensità. Sebbene reperibili senza prescrizione, non vanno però assunti in automedicazione senza monitoraggio medico. Una valutazione allergologica va sempre effettuata.3,4

3.3 Farmaci con prescrizione medica

Il trattamento di controllo e preventivo dei sintomi delle allergie respiratorie si basa su linee guida internazionali che vengono aggiornate regolarmente. Farmaci per la gestione di asma e rinite allergica prescritti dall’allergologo/e all’interno di un piano terapeutico personalizzato sono o possono essere:

  • corticosteroidi orali (CSI), trattamento di prima linea;
  • LABA, B2 agonisti a lenta azione in combinazione con i CSI, mai da soli;
  • antileucotrieni, farmaci che inibiscono il rilascio di sostanze coinvolte nei processi infiammatori allergici, particolarmente efficaci nel trattamento della rinite allergica o di asma e rinite associate;
  • antistaminici orali;
  • decongestionanti steroidi orali.

Discorso a parte per l’immunoterapia allergene specifica (ITS), da somministrarsi per via sublinguale o sottocutanea. Scopo di questa terapia è quello di desensibilizzare progressivamente il/la bambino/a o l’adulto/a allo specifico allergene che causa l’allergia respiratoria. La terapia va somministrata per tre anni, cui seguono due di follow up. L’efficacia non è stata univocamente dimostrata, soprattutto nel caso dell’asma, tuttavia in molti casi si ottengono buoni risultati anche a distanza di anni dal termine della terapia.2,4

4. Quando è necessario consultare il medico?

Non sempre le strategie preventive e persino le cure farmacologiche per le allergie respiratorie funzionano. Talvolta, nei casi gravi, è possibile che crisi respiratorie subentrino comunque, nonostante le misure precauzionali prese. Importante in ogni caso, specialmente quando si segue un piano terapeutico, effettuare controlli regolari, a distanza di 2-4 settimane o prima in caso di aggravamento dei sintomi o di effetti avversi ai farmaci.3 

Fonti

  1. Società italiana di Allergologia, Asma e Immunologia clinica, Prevenzione dell’allergia ad inalanti 
  2. Wikstén J, Toppila-Salmi S, Mäkelä M. Primary Prevention of Airway Allergy. Curr Treat Options Allergy. 2018;5(4):347-355. doi: 10.1007/s40521-018-0190-4. Epub 2018 Nov 5. PMID: 30524932; PMCID: PMC6244611.
  3. American College of Allergy, Asthma and Immunology Seasonal Allergies
  4. Società italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, Dossier Malattie Respiratorie allergiche