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Ti è mai capitato di star bene mangiando un frutto e poi, qualche mese dopo, provare prurito e fastidio alla gola mangiandolo di nuovo? Se sei allergico ai pollini, potresti avere un’allergia crociata. Continua la lettura per scoprire tutto quello che devi sapere sulla cross-reattività.

Indice

  1. Cosa sono le allergie crociate?
  2. Cosa causa una cross reazione allergica? 
  3. Sintomi delle allergie crociate
  4. Diagnosi e test per la cross reattività
  5. Trattamenti e prevenzione per le allergie crociate
  6. Allergie crociate e altre condizioni mediche

Donna allergica al polline

1. Cosa sono le allergie crociate?

Le allergie crociate sono il risultato di un fenomeno di cross reattività per cui il sistema immunitario non è in grado di distinguere tra un allergene primario (es. proteina del polline) e secondario (es. proteina di un frutto)  “vedendoli” entrambi come innesco per una risposta allergica. Ad esempio, una persona allergica al polline di betulla (allergene primario) potrebbe anche manifestare reazioni allergiche mangiando una mela (allergene secondario). 

La cross reattività allergica non è una condizione rara: in uno studio su 25.000 persone allergiche, ben il 55% delle allergie alimentari erano dovute proprio a questo fenomeno. La probabilità di sviluppare una cross reattività dipende, però, da diversi fattori, tra cui: 

  • la gravità dell'allergia primaria;
  • la sensibilità e predisposizione genetica individuale;
  • la quantità di allergene secondario a cui si è esposti.1-2

2. Cosa causa una cross reattività allergica?

La cross reattività si verifica principalmente perché le proteine ​​dell'allergene secondario (es. mele) presentano una somiglianza strutturale o di composizione a quelle dell'allergene primario (es. polline). Questa similitudine è il motivo per cui il sistema immunitario considera i due allergeni, benché distinti come origine, come la stessa sostanza.

Alcune combinazioni di allergeni sono più soggette a cross reattività rispetto ad altre. Tra gli esempi più comuni troviamo:

  • polline di betulla e frutta: la Betulla-Frutta Sindrome (BFS) è una cross reattività frequente soprattutto con mela e frutta secca;
  • polline di graminacee e frutta e verdura: nel caso dell’ambrosia, la persona può reagire a frutta/verdura come melone, banana, cocomero, carota e pomodoro; nel caso dell’artemisia, invece, a frutta/verdura come carota, sedano, finocchio e coriandolo;
  • pistacchio - frutta secca come anacardi;
  • acari - crostacei.2-3

Scopri come adeguare la tua dieta nel nostro approfondimento “Cosa mangiare in caso di allergia alle graminacee”.

Sintomi allergia crociata

3. Sintomi delle allergie crociate

Le allergie crociate possono indurre sintomi di gravità variabile che assomigliano a quelli più tipici di una allergia con sintomi che colpiscono prevalentemente bocca e apparato gastrointestinale dopo l’assunzione di alcuni alimenti. 

Vediamoli più in dettaglio:

  • sintomi lievi e comuni: i sintomi più frequenti delle cross reattività allergiche sono a livello del cavo orale, o a carico dell’apparato gastrointestinale, e includono:
    • sindrome orale allergica che si manifesta con prurito e gonfiore in bocca e che, a differenza di un’allergia alimentari, colpisce unicamente il cavo orale;
    • mal di stomaco;
    • gonfiore addominale;
    • diarrea;
  • sintomi gravi e reazioni anafilattiche: in alcuni casi, le cross reattività possono causare reazioni allergiche gravi, come la shock anafilattico, che richiede un intervento medico immediato. I sintomi di una reazione anafilattica includono:
    • difficoltà respiratorie;
    • gonfiore del viso e della gola;
    • vertigini;
    • calo della pressione sanguigna;
    • perdita di coscienza.4-5

4. Diagnosi e test per la cross reattività

La diagnosi della cross reattività allergica coinvolge spesso una combinazione di 

  • anamnesi clinica dettagliata;
  • test allergici cutanei (prick test): test cutaneo per valutare la sensibilità a una varietà di allergeni. Durante il test, piccole quantità di allergeni vengono iniettate sotto la pelle e la reazione viene osservata dopo circa 15 minuti. Gonfiore, arrossamento e prurito nel sito di iniezione indicano una sensibilità all'allergene;
  • test allergici in vitro: come il RAST test che misura la quantità di anticorpi IgE specifici per un allergene nel sangue, o l’ALEX test, che misura in un unico campione IgE totali e specifiche per un allergene;
  • diario alimentare e osservazione dei sintomi: un diario alimentare dettagliato può aiutare a identificare i potenziali allergeni alimentari scatenanti. Registrando i cibi consumati e i sintomi associati, è possibile individuare eventuali correlazioni e indirizzare i test allergici specifici.2;4-5

Braccio prick test

Sospetti di avere un'allergia ma non sai a che alimento? Leggi il nostro approfondimento sulle "Allergie alimentari".

5. Trattamenti e prevenzione delle allergie crociate

Il trattamento della cross reattività allergica può includere 

  • l'evitamento degli allergeni noti: la strategia più importante per gestire le cross reattività allergiche. Leggere attentamente le etichette degli alimenti e conoscere la fioritura nella propria zona diventano fondamentali per ridurre l'esposizione. Inoltre, se la persona soggetta ad allergie crociate percepisse prurito in bocca o in gola dovrebbe evitare di ingerire il boccone e rivolgersi al personale medico di fiducia;
  • l'uso di farmaci antistaminici, corticosteroidi, o broncodilatatori che possono aiutare ad alleviare i sintomi delle cross reattività allergiche, come prurito, gonfiore e starnuti. In questi casi è sempre bene consultare il proprio medico per identificare il farmaco e il dosaggio più appropriati;
  • immunoterapia specifica: nota anche come desensibilizzazione o "vaccino antiallergico", è un trattamento a lungo termine che può ridurre la sensibilità agli allergeni. Talvolta, l’immunoterapia verso i pollini può dare beneficio anche in caso di allergie crociate;
  • nei casi più gravi, l'autoiniettore di epinefrina per l'auto-somministrazione in caso di reazioni anafilattiche.2;4-5

La gestione delle reazioni crociate richiede anche l'educazione dellə pazientə, di amici e familiari, sulla identificazione e prevenzione di esposizione agli allergeni. Allo stesso tempo, un allergologə può aiutare a capire quali cibi sono pericolosi e creare una dieta personalizzata che ti permetta di nutrirsi in modo equilibrato e senza rinunciare al gusto!

7. Allergie crociate e altre condizioni mediche

La cross reattività allergica può essere associata ad altre condizioni mediche, come l'asma allergica, la rinite allergica, o l'eczema. È pertanto importante che i pazienti con allergie crociate siano consapevoli di queste possibili correlazioni e discutano con il personale medico di fiducia come gestire efficacemente le loro condizioni di salute.2;4-5

Fonti

  1. Cross-reactivity defined, The American Academy of Allergy, Asthma & Immunology;
  2. Cox AL, Eigenmann PA, Sicherer SH. Clinical Relevance of Cross-Reactivity in Food Allergy. J Allergy Clin Immunol Pract. 2021 Jan;9(1):82-99. doi: 10.1016/j.jaip.2020.09.030. PMID: 33429724;
  3. Kamath SD, Bublin M, Kitamura K, Matsui T, Ito K, Lopata AL. Cross-reactive epitopes and their role in food allergy. J Allergy Clin Immunol. 2023 May;151(5):1178-1190. doi: 10.1016/j.jaci.2022.12.827. Epub 2023 Mar 15. PMID: 36932025;
  4. Pollen food allergy syndrome, The American Academy of Allergy, Asthma & Immunology;
  5. Oral allergy syndrome, The American Academy of Allergy, Asthma & Immunology.

Federica La Russa, PhD
Autore

Federica La Russa, PhD

Neuroimmunologa e medical writer in ambito healthcare. Laureata in Biotecnologie Mediche e dottorata in Neuroscienze, si occupa di comunicazione medico scientifica per operatori sanitari, pazienti e il pubblico generalista.