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Monitorare i valori associati al diabete, in particolare quelli relativi alla glicemia (ossia di glucosio nel sangue), permette di minimizzare le complicanze a lungo termine legate alla malattia. Andiamo a vedere quali sono i valori più rilevanti e come tenerli sotto controllo.
Ecco cosa tratteremo in questo articolo:
In caso di diabete insulinodipendente, dove il supplemento di insulina è indispensabile per il paziente, i parametri che richiedono monitoraggio costante sono:
I valori di riferimento per quanto riguarda la glicemia e che indicano, quindi, una condizione di salute o, in caso di diabete, una buona gestione della malattia, sono i seguenti:
Percentuale di emoglobina glicosilata (HbA1c) |
<7% |
Glicemia pre-prandiale |
70-130 mg/dL |
Glicemia post-prandiale |
<180 mg/dL |
Un discostamento da questi valori di riferimento è associato ad una condizione di diabete. La loro valutazione deve essere ripetuta periodicamente, per valutare il controllo della patologia e la presenza di eventuali complicanze ad essa correlate.1,2
In caso di glicemia troppo alta, quindi maggiore di 400 mg/dL, in qualsiasi momento della giornata, si parla di iperglicemia mentre , quando questa è inferiore a 60 mg/dL, ci si trova in condizione di ipoglicemia. Sia l’iperglicemia che l’ipoglicemia possono rivelarsi pericolose per la salute.
In particolare, l’iperglicemia prolungata può portare a complicanze pericolose, quali:
In caso di iperglicemia, è necessario iniettare immediatamente insulina intramuscolo e, in caso di sintomi di malessere pronunciato, rivolgersi ad un medico il prima possibile.
L’ipoglicemia, invece, può portare a perdita di coscienza e morte, se non trattata grazie all’intervento esterno. Nel caso in cui si debba assistere un paziente diabetico in crisi ipoglicemia, è necessario eseguire il prima possibile una iniezione intramuscolo di glucagone, un ormone con azione opposta all’insulina, che favorendo il rilascio di glucosio permette un innalzamento veloce della glicemia.1,2
Per effettuare l’autocontrollo della glicemia, si deve utilizzare un apposito macchinario, chiamato reflettometro, adattabile in base alle esigenze del paziente. Alcuni monitor per il controllo della glicemia tengono in memoria i valori di glicemia misurati, per facilitare il monitoraggio della patologia da parte del medico curante. Mentre, se si vuole controllare la glicemia nel tempo, e in autonomia, è possibile anche utilizzare delle tabelle di monitoraggio, su cui trovi un approfondimento nel nostro Blog.
Per quanto riguarda l’esame dell’emoglobina glicata, il controllo va effettuato ogni 3-4 mesi, in modo da avere un'indicazione in merito all’andamento della malattia nel lungo periodo.3
La glicemia può essere controllata a casa oppure in farmacia, in base alle proprie esigenze. Per approfondire questo argomento rimandiamo all'articolo del nostro blog.
Inoltre, sono disponibili sul mercato dei monitor innovativi per la misurazione della glicemia che non richiedono l’utilizzo di strisce monouso, ma che rimangono a contatto con la pelle del paziente e sono in grado di fornire una misurazione costante della glicemia.
Al contrario, la quantificazione dell’emoglobina glicata deve essere effettuata da un laboratorio specializzato e per l’esecuzione del test è sufficiente un semplice prelievo di sangue.4