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L’allergia ai solfiti è rara, e causa reazioni avverse quando si ingeriscono cibi, bevande e persino farmaci che contengono queste sostanze chimiche. I solfiti sono conservanti molto usati nell'industria alimentare, e servono a mantenere freschi a lungo i cibi. Nell’articolo tutto ciò che serve sapere sui sintomi, le cause e le cure dell’allergia ai solfiti.
I solfiti sono additivi chimici usati per la conservazione dei cibi confezionati. L’industria alimentare utilizza queste sostanze allo scopo di preservare cibi, bevande, preparati alimentari o alcuni farmaci dal deterioramento. In questo modo i prodotti possono durare molto più a lungo e non presentare modifiche nel colore e nell’aspetto.
Alcune persone sono però particolarmente sensibili ai solfiti, soprattutto se già sofferenti di asma o rinite allergica. In natura esistono anche cibi che contengono naturalmente solfiti, ma le reazioni avverse sono soprattutto associate all’ingestione di prodotti alimentari trasformati, a cui sono state aggiunte queste sostanze come conservanti.1
L’allergia ai solfiti produce sintomi molto simili a quelli di una qualunque allergia alimentare, sebbene in ambito medico vi siano dubbi se includerla tra le allergie vere e proprie, o piuttosto catalogarla come forma severa di sensibilità a questi composti chimici.
Sintomi comuni possono pertanto essere:
La comparsa dei sintomi allergici può variare da pochi minuti a diverse ore dall’ingestione dei solfiti. La severità della reazione avversa varia da persona a persona, e raramente può manifestarsi un’anafilassi, con sintomi che possono colpire simultaneamente più apparati.
In caso di reazione anafilattica ai solfiti i sintomi a cui prestare massima attenzione sono:
Altri sintomi associati ad una reazione anafilattica ai solfiti possono essere:
In tutti questi casi è indispensabile un pronto intervento medico.
Le cause dell’allergia ai solfiti non sono del tutto chiare. Sappiamo che questi composti chimici sono in grado di innescare sintomi asmatici e in generale di provocare reazioni di tipo allergico. Sono state formulate diverse ipotesi sul meccanismo che scatena tali effetti avversi, che includono:
Le persone con una storia di asma e allergie alimentari o di altra natura sono decisamente più a rischio di sviluppare anche l’allergia ai solfiti.1,2,3
Sono svariati i cibi e le bevande che contengono solfiti, sia freschi che, soprattutto, trasformati. Ecco un elenco dei più comuni:
Attenzione, inoltre, alle etichette dei cibi in scatola. Le sigle che rivelano la presenza di solfiti sono E220 fino a E228.
Infine, va tenuto presente che molti farmaci di frequente prescrizione contengono solfiti come conservanti. Tra questi si annoverano:
Sai cos’è l’istamina, e quali reazioni può causare? Ne parliamo nell’articolo “Allergia all’istamina: vera allergia o intolleranza?”
La diagnosi di allergia ai solfiti si basa soprattutto su valutazioni empiriche, come la dieta ad eliminazione e il diario alimentare. I classici test allergologici, come i patch test, i prick test cutanei e i test sierologici per la ricerca degli anticorpi specifici, nel caso dell’allergia ai solfiti danno esito negativo e non sono molto attendibili.
Per tale ragione, la prima cosa da fare è quella di sottoporsi a visita allergologica. Si può arrivare a diagnosticare l’allergia ai solfiti andando per esclusione. Lo/a specialista valuterà:
La dieta ad eliminazione consiste nell’astensione dal consumo di tutti i cibi e le bevande contenenti solfiti per alcune settimane. In contemporanea, si annotano le proprie reazioni quotidiane su un diario. In alcuni casi lo/a allergologo/a può prescrivere un test di provocazione orale, durante il quale una piccola quantità di allergene, in questo caso di solfiti, viene somministrata allo scopo di indurre la reazione allergica.1,2,3
Il trattamento dell’allergia ai solfiti è lo stesso che si prescrive per le altre allergie o intolleranze alimentari, e si basa su:
Dal momento che l’ingestione involontaria di solfiti è sempre possibile, per prevenire questa eventualità è necessario:
In rari casi, una forte reazione allergica ai solfiti, può mettere a rischio la salute, e persino la vita. Può accadere in caso di shock anafilattico, più probabile in persone che soffrono già di asma allergica o di altre allergie alimentari. In questi casi l’iniezione di adrenalina e un pronto intervento medico possono riportare la situazione alla normalità.2,3
Una delle intolleranze alimentari più diffuse è quella al lattosio, ne parliamo nell’articolo “Intolleranze al lattosio: cos’è e come si gestisce”.
No, i solfiti non causano l’asma, ma possono provocare sintomi simili. Nelle persone asmatiche il rischio di diventare allergiche ai solfiti è però alto, tanto che il 13% di loro sviluppa questa allergia. Nel resto della popolazione l’incidenza dell’allergia ai solfiti è del 2%.3