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L’allergia ai solfiti è rara, e causa reazioni avverse quando si ingeriscono cibi, bevande e persino farmaci che contengono queste sostanze chimiche. I solfiti sono conservanti molto usati nell'industria alimentare, e servono a mantenere freschi a lungo i cibi. Nell’articolo tutto ciò che serve sapere sui sintomi, le cause e le cure dell’allergia ai solfiti.

Indice

  1. Cosa sono i solfiti?
  2. Sintomi dell’allergia ai solfiti
  3. Cause dell’allergia ai solfiti
  4. Quali alimenti contengono più solfiti?
  5. Diagnosi dell’allergia ai solfiti
  6. Trattamento e gestione dell’allergia ai solfiti
  7. L’allergia ai solfiti è pericolosa?
  8. I solfiti causano l’asma?

1. Cosa sono i solfiti?

I solfiti sono additivi chimici usati per la conservazione dei cibi confezionati. L’industria alimentare utilizza queste sostanze allo scopo di preservare cibi, bevande, preparati alimentari o alcuni farmaci dal deterioramento. In questo modo i prodotti possono durare molto più a lungo e non presentare modifiche nel colore e nell’aspetto. 

Alcune persone sono però particolarmente sensibili ai solfiti, soprattutto se già sofferenti di asma o rinite allergica. In natura esistono anche cibi che contengono naturalmente solfiti, ma le reazioni avverse sono soprattutto associate all’ingestione di prodotti alimentari trasformati, a cui sono state aggiunte queste sostanze come conservanti.1

Allergia solfiti sintomi

2. Sintomi dell’allergia ai solfiti

L’allergia ai solfiti produce sintomi molto simili a quelli di una qualunque allergia alimentare, sebbene in ambito medico vi siano dubbi se includerla tra le allergie vere e proprie, o piuttosto catalogarla come forma severa di sensibilità a questi composti chimici.

Sintomi comuni possono pertanto essere:

  • tosse;
  • starnuti;
  • difficoltà a respirare;
  • rash cutaneo;
  • senso di oppressione al petto.

La comparsa dei sintomi allergici può variare da pochi minuti a diverse ore dall’ingestione dei solfiti. La severità della reazione avversa varia da persona a persona, e raramente può manifestarsi un’anafilassi, con sintomi che possono colpire simultaneamente più apparati.

In caso di reazione anafilattica ai solfiti i sintomi a cui prestare massima attenzione sono:

  • sintomi cutanei come orticaria, edema del viso e/o delle mucose di bocca e gola, prurito, eritema e arrossamento;
  • sintomi respiratori quali: tosse, starnuti, respiro corto (dispnea), mal di gola, raucedine, congestione nasale, dolore al torace;
  • sintomi gastrointestinali quali: nausea e/o vomito, diarrea, crampi addominali;
  • sintomi cardiovascolari tra cui: tachicardia, pallore, svenimento, polso debole, vertigini e stordimento.

Altri sintomi associati ad una reazione anafilattica ai solfiti possono essere:

  • mal di testa;
  • sapore metallico in bocca;
  • crampi pelvici nelle donne;
  • ansia o senso di angoscia.2,3 

In tutti questi casi è indispensabile un pronto intervento medico

3. Cause dell’allergia ai solfiti

Le cause dell’allergia ai solfiti non sono del tutto chiare. Sappiamo che questi composti chimici sono in grado di innescare sintomi asmatici e in generale di provocare reazioni di tipo allergico. Sono state formulate diverse ipotesi sul meccanismo che scatena tali effetti avversi, che includono:

  • reazione all’anidride solforosa, il composto chimico usato per creare i solfiti con cui si entra in contatto per inalazione;
  • carenza dell’enzima che serve per metabolizzare l’anidride solforosa, una condizione comune nelle persone asmatiche;
  • reazione infiammatoria indotta dal sistema immunitario che riconosce come nocivi i solfiti e produce anticorpi specifici (IgE).

Le persone con una storia di asma e allergie alimentari o di altra natura sono decisamente più a rischio di sviluppare anche l’allergia ai solfiti.1,2,3 

 

Vino calice solfiti

4. Quali alimenti contengono più solfiti?

Sono svariati i cibi e le bevande che contengono solfiti, sia freschi che, soprattutto, trasformati. Ecco un elenco dei più comuni:

  • alcolici tra cui vino e birra;
  • aceto e alimenti che lo contengono;
  • frutta secca e disidratata tra cui albicocche e susine;
  • succhi di frutta;
  • succo di limone concentrato;
  • uva fresca;
  • frutta sotto spirito, ad esempio le ciliegie;
  • marmellate e gelatine di frutta, caramelle al gusto frutta;
  • patate prefritte surgelate;
  • insaccati e salumi confezionati tra cui salsicce e wurstel;
  • derivati della soia;
  • amido di mais e amidi in generale;
  • crostacei;
  • salse confezionate, guacamole.

Attenzione, inoltre, alle etichette dei cibi in scatola.  Le sigle che rivelano la presenza di solfiti sono E220 fino a E228.

Infine, va tenuto presente che molti farmaci di frequente prescrizione contengono solfiti come conservanti. Tra questi si annoverano:

  • adrenalina;
  • corticosteroidi come il desametasone;
  • antimicotici in crema;
  • alcuni antibiotici tra cui la doxiciclina;
  • alcuni anestetici topici.1,2,3

Sai cos’è l’istamina, e quali reazioni può causare? Ne parliamo nell’articolo “Allergia all’istamina: vera allergia o intolleranza?

5. Diagnosi dell’allergia ai solfiti

La diagnosi di allergia ai solfiti si basa soprattutto su valutazioni empiriche, come la dieta ad eliminazione e il diario alimentare. I classici test allergologici, come i patch test, i prick test cutanei e i test sierologici per la ricerca degli anticorpi specifici, nel caso dell’allergia ai solfiti danno esito negativo e non sono molto attendibili.

Per tale ragione, la prima cosa da fare è quella di sottoporsi a visita allergologica. Si può arrivare a diagnosticare l’allergia ai solfiti andando per esclusione. Lo/a specialista valuterà:

  • la storia medica del/la paziente e quella dei familiari;
  • la preesistenza di altre allergie acclarate, e in particolare di asma allergica, che costituiscono il primo fattore di rischio;
  • le abitudini alimentari;
  • i sintomi riferiti in relazione ai cibi e alle bevande assunti. 

La dieta ad eliminazione consiste nell’astensione dal consumo di tutti i cibi e le bevande contenenti solfiti per alcune settimane. In contemporanea, si annotano le proprie reazioni quotidiane su un diario. In alcuni casi lo/a allergologo/a può prescrivere un test di provocazione orale, durante il quale una piccola quantità di allergene, in questo caso di solfiti, viene somministrata allo scopo di indurre la reazione allergica.1,2,3 

 

Diagnosi allergia ai solfiti

6. Trattamento e gestione dell’allergia ai solfiti

Il trattamento dell’allergia ai solfiti è lo stesso che si prescrive per le altre allergie o intolleranze alimentari, e si basa su:

  • astensione totale dal consumo di cibi, bevande e preparati alimentari contenenti solfiti;
  • sospensione dell’uso di farmaci che contengono i solfiti come conservanti, da concordare con il/la medico/a;
  • assunzione di farmaci antiallergici all’occorrenza, tra cui antistaminici, corticosteroidi e broncodilatatori in caso di reazioni avverse e di concomitante asma o rinite allergica;
  • assunzione di integratori di vitamina B12, la quale sembra svolgere un ruolo protettivo contro questa allergia.

Dal momento che l’ingestione involontaria di solfiti è sempre possibile, per prevenire questa eventualità è necessario:

  • controllare attentamente tutte le etichette alimentari in cerca delle sigle che indicano le presenza di solfiti;
  • informare le persone con cui si vive, si lavora o che si frequentano della propria allergia;
  • informare mense e ristoranti di avere un’allergia si solfiti prima di fare le ordinazioni;
  • avere sempre a disposizione una-due dosi di adrenalina iniettabile da usare in caso di reazione anafilattica.1,2,3

7. L’allergia ai solfiti è pericolosa?

In rari casi, una forte reazione allergica ai solfiti, può mettere a rischio la salute, e persino la vita. Può accadere in caso di shock anafilattico, più probabile in persone che soffrono già di asma allergica o di altre allergie alimentari. In questi casi l’iniezione di adrenalina e un pronto intervento medico possono riportare la situazione alla normalità.2,3 

Una delle intolleranze alimentari più diffuse è quella al lattosio, ne parliamo nell’articolo “Intolleranze al lattosio: cos’è e come si gestisce”.

8. I solfiti causano l’asma?

No, i solfiti non causano l’asma, ma possono provocare sintomi simili. Nelle persone asmatiche il rischio di diventare allergiche ai solfiti è però alto, tanto che il 13% di loro sviluppa questa allergia. Nel resto della popolazione l’incidenza dell’allergia ai solfiti è del 2%.3 

Fonti

  1. Cleveland Clinic, Sulfite Sensitìvity 
  2. Food Allergy Canada, Sulphites 
  3. Allergy UK, Sulphites and Airways Symptoms

Dott.ssa Paola Perria

Autore

Dott.ssa Paola Perria

Giornalista e medical writer, si occupa, da oltre dieci anni, di contenuti divulgativi per il web focalizzati su sanità, alimentazione, stile di vita e benessere con un taglio inclusivo.