7' Lettura
La diarrea nei bambini è un disturbo frequente e in genere non preoccupante. Per gestirla al meglio è importante risalire alle cause di questo disturbo intestinale e agire su quelle. Non sempre, infatti, la diarrea è provocata da virus o batteri. Quando è ricorrente può nascondere patologie croniche come malattie intestinali e intolleranze alimentari. Vediamo cosa consigliano i pediatri.
Ecco cosa troverai in questo articolo:
La diarrea nei/le bambini/e e neonati/e è uno dei disturbi fisici più comuni e, nella maggior parte dei casi, si tratta diarrea acuta passeggera. Tuttavia, per poter aiutare il/la bambino/a a stare meglio, ed evitare il rischio di disidratazione, è necessario inquadrare il fenomeno diarroico quando sia ricorrente per capire se sia spia di una patologia da non trascurare.
Vediamo una panoramica delle cause più frequenti di diarrea infantile.1
Bambini/e e neonati/e sono particolarmente vulnerabili alle gastroenteriti virali o batteriche, il cui sintomo principale è proprio una diarrea acuta, con più scariche acquose nell’arco della giornata.
La gastroenterite virale è un’infiammazione dell’intestino causata da virus delle famiglie dei rotavirus, norovirus, enterovirus e virus influenzali, che si trasmettono facilmente da persona a persona tramite goccioline di saliva. La diarrea da gastroenterite virale è più frequente in autunno e in primavera. La gastroenterite batterica è, invece, spesso correlata a intossicazioni alimentari, si contagia per via oro-fecale, ed è più frequente nei mesi estivi o durante i viaggi.1
Infine, la diarrea infettiva dei bambini può dipendere da una parassitosi o da una verminosi, ad esempio quella da ossiuri, piccoli vermi bianchi che si trasmettono per ingestione delle uova. Attenzione, in questi casi, all’igiene e alla salute degli animali domestici come cani e gatti.
A volte la diarrea nei bambini è collegata a disturbi dell’alimentazione, come intolleranze e allergie. In questi casi si parla di diarrea cronica o ricorrente, perché viene scatenata da ciò che il/la bambino/a mangia. Un esempio è la celiachia, intolleranza al glutine presente nel grano e in altri cereali, che può insorgere ad ogni età dopo lo svezzamento. Nei/le bambini/e dopo i due anni è frequente la diarrea da intolleranza al lattosio, uno zucchero presente nel latte vaccino e nei suoi derivati, dovuta ad una carenza dell’enzima lattasi. Nei/le neonati/e alimentati con latte formulato le intolleranze e allergie più comuni sono alle proteine del latte e alla soia.
Dopo i tre anni la diarrea cronica può dipendere da altre allergie o intolleranze alimentari comuni tra cui quelle alle uova, alla frutta secca, ai frutti di mare. Attenzione anche ai due zuccheri più comuni nei cibi e nelle bevande per l’infanzia: saccarosio e fruttosio, che se assunti in grandi quantità possono causare episodi di diarrea. Da segnalare, infine, una diarrea particolare, definita come funzionale, che si osserva a volte in bimbi e bimbe sani/e tra 1 e 3 anni e che può proseguire fino all’età prescolare. Si caratterizza per l’evacuazione di feci sciolte o poltigliose più volte al giorno senza altri sintomi. La diarrea funzionale si risolve da sola e dipende da un’alterazione della motilità intestinale con accelerazione del tempi di transito delle feci. L’assunzione di cibi e bevande zuccherini può scatenare o aggravare questo tipo di diarrea.3
Non solo allergie e intolleranze, la diarrea cronica in età infantile può essere dovuta a malattie dell’apparato gastrointestinale. Un esempio è rappresentato dalla sindrome del colon irritabile (IBS), che può colpire bambini e bambine in età scolare e prepuberale.
Malattie infiammatorie dell’intestino come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn, sono invece molto più insidiose, perché possono provocare, oltre a diarrea, anche sindrome da malassorbimento con gravi carenze nutrizionali e blocco della crescita. Infine, in rari casi, una diarrea cronica con malassorbimento, blocco della crescita e altri sintomi meno specifici si osserva nella fibrosi cistica, malattia multiorgano di origine genetica, che può colpire anche in età neonatale.1,2
I sintomi della diarrea infantile dipendono dalle sue cause. La gastroenterite virale ad esempio, causa diarrea liquida che può durare fino ad una settimana, in associazione a vomito e febbre o febbricola. Sintomo della gastroenterite batterica, oltre ad una diarrea che può presentare tracce di muco o sangue, è una febbre che sale improvvisamente fino a raggiungere temperature anche molto elevate. In generale, i sintomi e segnali da osservare nei bambini/e con diarrea sono:
La principale complicanza della diarrea è la disidratazione, che può rappresentare un pericolo soprattutto nei/le neonati/e. Sintomi iniziali di disidratazione da osservare sono:
In seguito, se la diarrea è particolarmente severa o è accompagnata da vomito continuo, la disidratazione si aggrava con i seguenti sintomi:
In questi casi è necessario rivolgersi al/la pediatra per un intervento immediato. Ci si deve rivolgere al/la medico/a anche in presenza di altri sintomi gravi associati alla diarrea infantile, tra cui:
La diarrea nei/le bambini/e va gestita in base alla severità dei sintomi agendo soprattutto sulla disidratazione per evitarne le conseguenze. Ecco qualche consiglio utile.
Con bambini/e e neonati/e è sconsigliata la somministrazione di qualunque tipo di farmaco antidiarroico o antiemetico a meno che non venga espressamente prescritto dal/la pediatra.
Stesso discorso per gli antibiotici, i quali possono essere necessari in casi selezionati di gastroenterite batterica, ma non in caso di patologie virali o di altra natura. Gli antibiotici, infatti, possono non solo aggravare la diarrea, ma esserne causa, perché alterano la composizione del microbiota intestinale del/la minore. Se la diarrea è causata da una verminosi, il/la pediatra prescrive una terapia specifica.
Dal momento che la disidratazione è la principale conseguenza della diarrea, la somministrazione di fluidi ed eventualmente di elettroliti o soluzioni saline rappresentano il rimedio d’elezione.1,2,3
Nel caso di diarrea neonatale, la cosa migliore è quella di continuare ad alimentare il/la bambino/a al seno se viene allattato/a naturalmente, aumentando le poppate. In caso di diarrea moderata nei bambini/e più grandi, la normale alimentazione può essere un pochino ridotta a favore di alimenti liquidi e acqua, da somministrare sempre dopo ogni evacuazione. Una volta che la diarrea sia risolta, si può ripristinare la dieta normale. In caso di sospette allergie o intolleranze, o malattie intestinali, invece, si devono eliminare i cibi che fungono da stimolo della diarrea. Per fare questo, però, è prima necessario consultarsi con il/la pediatra o con un/a gastroenterologo/a.1,2,3
La diarrea acuta di natura infettiva nei/le bambini/e ha in genere una durata breve, da pochi giorni ad una settimana. La diarrea cronica, come da definizione, tende a presentarsi, associata o meno ad altri sintomi, in modo ricorrente. Senza allarmarsi, è quindi necessario rivolgersi al/la pediatra e predisporre accertamenti per tutti i casi di diarrea acuta che non si risolva nel giro di pochi giorni, o peggiori, e in presenza di diarrea cronica o ricorrente. In quest’ultimo caso gli accertamenti avranno carattere di urgenza se il disturbo intestinale comporta sintomi da malassorbimento con blocco della crescita. 2,3
Non sempre è possibile prevenire la diarrea infantile, ma ci sono regole di igiene e di alimentazione che possono aiutare a ridurre le probabilità di gastroenteriti infettive o di allergie/intolleranze. Ad esempio: