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La terapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia (CBT-I) è generalmente raccomandata come trattamento di prima scelta dopo una diagnosi di insonnia. Scopriamo in cosa consiste, chi può utilizzarla e quali sono i suoi vantaggi.
Ecco cosa troverai nell’articolo.
La terapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia (abbreviata in CBT-I, dall’inglese Cognitive Behavioral Therapy for Insomnia) è una forma di psicoterapia appositamente studiata per combattere l’insonnia. La CBT-I è un trattamento basato su evidenze scientifiche che in numerosi casi ha dimostrato un’efficacia pari o superiore a quella dei farmaci. Per questo motivo, viene solitamente adottato come terapia di prima scelta.
La terapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia utilizza diverse strategie che aiutano il paziente a:
La terapia cognitivo comportamentale per l’insonnia include quattro componenti principali. Leggi i prossimi paragrafi per scoprire quali sono e come agiscono contro i disturbi del sonno.
La terapia di restrizione del sonno (SRT, sleep restriction therapy) si basa sul concetto che uno dei fattori che contribuiscono all'insonnia cronica sia l'estensione del sonno, ovvero la tendenza degli individui a compensare il sonno perso aumentando il tempo trascorso a letto (ad es, andando a letto prima, dormendo più a lungo al mattino o facendo pisolini). Tuttavia, una conseguenza dell'estensione del sonno è il disallineamento tra la capacità di dormire (cioè quanto tempo la persona dorme effettivamente) e l'opportunità di sonno (cioè quanto tempo la persona trascorre a letto). L'obiettivo principale della SRT è correggere questo disallineamento, limitando l'opportunità di sonno alla capacità di sonno della persona, in modo da aumentarne l’efficienza.
A tale scopo, la capacità media di sonno viene determinata tramite diari quotidiani del sonno raccolti per un periodo di due settimane. In seguito viene impostato il tempo prescritto a letto, che corrisponde alla capacità di sonno del paziente: sono stabiliti un orario di risveglio mattutino e un orario per andare a letto, che devono essere rispettati quotidianamente. Questo programma viene poi mantenuto o modificato nel tempo in base al grado di consolidamento del sonno del paziente.4
La terapia di controllo dello stimolo (SCT, stimulus control therapy) comprende una serie di interventi che hanno lo scopo di rafforzare l’associazione tra il letto e il sonno, eliminando così l’associazione tra il letto e le attività svolte da svegli (come leggere e guardare la tv, ma anche restare sdraiati a lungo nel tentativo di dormire).
Le principali indicazioni per il controllo dello stimolo sono le seguenti:
Queste regole devono essere sempre rispettate, anche quando il disturbo del sonno sia stato risolto, per mantenere corrette abitudini di sonno.4
Interventi educativi sulla corretta igiene del sonno sono una componente necessaria della terapia cognitivo-comportamentale per l'insonnia (CBT-I). Questi possono includere:
La terapia cognitiva per l'insonnia si focalizza sull'identificazione e la trasformazione dei pensieri negativi e delle preoccupazioni legate al sonno. Questo tipo di terapia mira ad aiutare i pazienti a sviluppare aspettative realistiche riguardo al sonno attraverso:
L’efficacia della terapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia è stata dimostrata da rigorosi studi scientifici, che hanno verificato i suoi effetti positivi sull’insonnia e sui disturbi associati. La CBT-I ha dimostrato di ottenere, nel breve termine, risultati comparabili a quelli dei farmaci contro l’insonnia, mantenendo inoltre effetti duraturi fino a 24 mesi dopo il trattamento.
Riassumendo, i benefici del trattamento con CBT-I sono numerosi:
Sapevi che le terapie con farmaci cortisonici, necessarie per trattare diverse patologie, possono provocare disturbi del sonno? Scopri come affrontarli leggendo il nostro articolo "Cortisone: disturbi del sonno e stanchezza".
La CBT-I può essere somministrata in vari formati, come terapia individuale o di gruppo, di persona o online. Il processo terapeutico generalmente comprende da quattro a otto sessioni, condotte da un/a specialista esperto in disturbi del sonno.
Nel corso delle sessioni vengono esaminate le caratteristiche e le problematiche legate al sonno del paziente, per poi applicare diverse strategie che mirano a ristabilire la qualità del sonno.2-4
Il percorso della terapia cognitivo comportamentale per l’insonnia può comprendere interventi come:
Esistono diversi tipi di insonnia: scopri qual è il tuo.
La terapia cognitiva contro l’insonnia non comporta alcun rischio di effetti avversi ed è sicura ed efficace sia a breve che a lungo termine. Può essere quindi adottata con buoni risultati da chiunque abbia ricevuto una diagnosi di insonnia primaria (ovvero non provocata da altre patologie). La CBT-I può essere somministrata a persone di tutte le età ed è indicata anche per soggetti anziani e donne in gravidanza.1-4
Per saperne di più sui diversi trattamenti e rimedi contro l’insonnia, leggi anche i nostri articoli “Addio insonnia: scopri le migliori terapie per dormire bene” e “Come combattere l'insonnia? Consigli pratici e rimedi”.