Il rientro a scuola: come aumentare la concentrazione?

Scritto da Ihealthyou Redazione  | 
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Le vacanze sono ormai terminate. Bambini e adulti, studenti e lavoratori… per tutti è arrivato il momento di riprendere in mano la propria quotidianità. Che sia stato il 12, il 13 o addirittura il 17 Settembre, per molti bambini e ragazzi quel giorno è stato il primo giorno di scuola o il rientro dopo un lungo periodo di giochi, divertimenti e riposo. Ecco che allora ci si trova ad affrontare una delle grandi sfide che accomuna grandi e piccoli: la concentrazione

In questo articolo approfondiremo:

  1. Cos'è la concentrazione?
  2. Come aumentare la concentrazione?

 

 

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1. Cos'è la concentrazione?

Il dizionario Treccani definisce la concentrazione come:

 

L’atto di concentrarsi, l’attività di fissare con intensità il pensiero su un oggetto. 

 

Per un bambino in età scolare (per approfondimenti sulle fasi di sviluppo si consiglia la lettura dell'articolo Da bambino a preadolescente: le 5 fasi fondamentali per lo sviluppo) riuscire a focalizzare l'attenzione su un unico aspetto, isolandosi da pensieri, rumori, stimoli esterni non è un atto semplice e scontato.

Molti genitori forse si saranno sentiti dire: “Sua figlia è intelligente, sveglia, si applica ma… si distrae facilmente, fa fatica a rimanere concentrata”. Arrivati a questo punto bisogna capire, con l’aiuto di esperti del campo, se il bambino deve “solo” imparare a mantenere l’attenzione su un determinato stimolo, inibendo tutti i restanti stimoli esterni distraenti o se, è un principio di disturbi dell’attenzione. Definiamo, infatti, il deficit dell’attenzione come disordine dello sviluppo neuropsichico il cui sintomo principale è la totale difficoltà nel concentrarsi, associata a episodi di impulsività e iperattività (ADHD – Attention deficit hyperactivity disorder). 

 

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2. Come migliorare il grado di concentrazione?

Esistono piccoli accorgimenti e attività che permettono al bambino di sviluppare gradualmente un livello di attenzione sempre più elevato.  Ecco, quindi, alcuni consigli: 

 

  • Tempistiche graduali: a seconda dell’età, ogni bambino ha un grado di attenzione differente. In media in età scolare si ha un grado di concentrazione che va da 10 a 50 minuti. Per questo motivo è importante stimolare e aumentare la concentrazione gradualmente, partendo da attività di breve durata, per poi aumentarla sempre di più con il tempo. È importante quindi scandire, anche durante l’arco della giornata, le attività da fare a seconda del potenziale grado di concentrazione del bambino. Inizialmente, durante il pomeriggio ad esempio, è consigliato far svolgere attività brevi (circa 10 minuti) per poi progredire nel tempo, aumentando così l’attenzione e la concentrazione del bambino fino a riuscire ad arrivare all’ora intera. 
  • Attività differenziate: per far si che il bambino non si annoi o non si stanchi subito dell’attività, perdendo quindi lo stimolo e l’interesse a restare concentrato, si devono proporre attività alternative e modalità esecutive differenti.  Ad esempio, immagini da colorare, esercizi a risposte multiple o attività sensoriali con suoni, video o oggetti, in modo da intraprendere un’attività didattica attraverso l’utilizzo dei 5 sensi. Ciò aiuta a non avere un calo di interesse e di concentrazione nell’attività svolta. 
  • Organizzazione e ordine: sono due parole chiave che caratterizzano la concentrazione. Bisogna evitare che il bambino sia circondato da stimoli esterni di distrazione, pertanto è consigliato tenere sul banco solo gli elementi necessari per svolgere quella specifica attività (penna, quaderno…).
  • Coinvolgimento attivo del bambino: distribuire schede, quaderni, scrivere alla lavagna…non solo fa sentire partecipe il bambino, ma gli consente anche di alzarsi, cambiare posizione, distrarsi per poi poter ricominciare a riconcentrasi sulla nuova attività da svolgere. 

 

La prima premessa per lo sviluppo del bambino è la concentrazione. Il bambino che si concentra è immensamente felice.

Maria Montessori


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