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La manovra per far rientrare le emorroidi è una tecnica manuale insegnata dal proctologo/a per riportare all’interno dell’alveo anale emorroidi prolassate. Si tratta di un metodo semplice per trovare sollievo, ma va praticato in modo corretto, rispettando le regole igieniche e solo quando non via sia rischio di peggiorare la situazione. Le emorroidi prolassate sono prevalentemente interne, e diventano sintomatiche quando fuoriescono dal retto. 

Ecco cosa leggerai in questo articolo:

  1. Tecniche manuali per far rientrare le emorroidi 
  2. Uso di strumenti medici per il rientro delle emorroidi
  3. Consigli per accelerare il rientro delle emorroidi
  4. Quanto tempo ci mettono le emorroidi a rientrare?
  5. Prevenzione e gestione delle emorroidi in situazioni particolari


Close up infiammazione rettale dovuta a emorroidi

 

1. Tecniche manuali per far rientrare le emorroidi

Le tecniche manuali per far rientrare le emorroidi sono effettuate dal proctologo/a ma possono essere applicate a casa, in autonomia, una volta che sia stata appresa la corretta modalità di esecuzione. Si tratta di manovre che servono a far rientrare in sede ano-rettale emorroidi interne prolassate, gonfie e a rischio di strozzamento. 

Vediamo come effettuare la manovra passo per passo:

  • lavare accuratamente le mani con acqua e sapone;
  • lavare delicatamente la zona anale con acqua tiepida e poco sapone neutro;
  • asciugare tamponando leggermente con una salvietta pulita;
  • se non è possibile lavare le mani o per migliorare la presa, indossare i guanti monouso;
  • lubrificare la zona se necessario con un unguento o una pomata con effetto astringente, ad esempio all’amamelide;
  • individuare l’emorroide protrusa e gentilmente, ma con fermezza, spingere l’escrescenza verso l’alto finché non rientra in sede. 

Questa manovra è simile a quella consigliata dai proctologi in caso di prolasso intestinale, e si esegue solo quando le emorroidi non siano sanguinanti, o trombotiche.1,2 Per emorroidi semplicemente irritate e gonfie, è invece un ottimo rimedio, sebbene non risolutivo. Le emorroidi tendono infatti a fuoriuscire nuovamente a causa degli sforzi, ad esempio durante la defecazione, quando vi sia una predisposizione specifica o in condizioni particolari come la gravidanza. Inoltre, anche quando rientrate sopra la linea dell’orifizio anale e quindi asintomatiche, le emorroidi interne sono comunque ancora presenti.3,4

 

Proctologo/a in procinto di eseguire manovra per emorroidi

 

2. Uso di strumenti medici per il rientro delle emorroidi

La manovra per il rientro delle emorroidi viene eseguita dagli specialisti proctologi in ambulatorio, con il solo ausilio delle dita, ma non sempre questo metodo è sufficiente. Il prolasso emorroidario interessa soprattutto emorroidi interne di III grado fuoriuscite dalla loro sede naturale, ovvero la parete interna del retto immediatamente sopra l’orifizio anale e, pertanto, particolarmente dolenti. 

Riportarle in sede è possibile e necessario, non solo per ridurre i sintomi dolorosi, ma soprattutto per prevenire conseguenze più serie come lo strozzamento delle emorroidi e la formazione di trombi e ascessi. Qualora le emorroidi interne protruse non rientrino da sole, e diventino problematiche, si possono trattare con tecniche mediche e chirurgiche tra cui:

  • legatura dei rami terminali dell’arteria emorroidaria, tecnica eseguita in anestesia locale con sedazione e in day-hospital;
  • mucoprolassectomia, tecnica eseguita in regime di ricovero, considerata la soluzione ottimale per riportare definitivamente in sede emorroidi prolassate di III grado. Con l’ausilio di una suturatrice meccanica, si asporta la mucosa emorroidaria in eccesso e si effettua un lifting dei tessuti anali interessati dalla malattia emorroidaria;
  • emorroidectomia, soluzione chirurgica che attraverso tecniche diverse elimina direttamente l’emorroide estroflessa. 3,4

 

3. Consigli per accelerare il rientro delle emorroidi

Per facilitare il processo di rientro delle emorroidi interne prolassate, e in generale per risolvere e prevenire la malattia emorroidaria in modo spontaneo esistono linee guida precise. Modifiche comportamentali, regole di igiene, dieta e infine trattamenti topici sono i rimedi disponibili per alleviare i sintomi e riassorbire le emorroidi rapidamente.3,5,6 Vediamo i consigli dei proctologi:

  • combattere la tendenza alla stipsi, tra le principali cause delle emorroidi, aumentando l’apporto di liquidi e fibre nella dieta, o assumendo blandi lassativi. Lo scopo è quello di rendere le feci più morbide e quindi facili e veloci da espellere;
  • allo stesso scopo, può essere un aiuto lubrificare le feci dall’interno, assumendo la mattina a digiuno un olio alimentare, anche come condimento della prima colazione;
  • se la causa delle emorroidi prolassate è invece la diarrea, andrà curata con la dieta e farmaci antidiarroici prescritti dal medico;
  • effettuare semicupi o bidet con acqua tiepida per sfiammare e alleviare il dolore;
  • abituarsi a non ritardare il momento dell’evacuazione e soprattutto a non trattenere le feci. Meglio crearsi una routine quotidiana in modo da facilitare lo stimolo sempre alla stessa ora, possibilmente al mattino;
  • evacuare in modo corretto, sostando sulla tazza del wc il minor tempo possibile e mantenendo una postura leggermente sollevata in modo da tenere il retto più verticale e agevolare il passaggio delle feci;
  • se le emorroidi sono anche esterne, o per sgonfiare emorroidi interne prolassate, si possono applicare pomate lenitive con funzione antinfiammatoria e astringente a base di idrocortisone, o piante tra cui l’amamelide;
  • un buon sollievo si ottiene anche applicando del ghiaccio sulla parte, non direttamente ma avvolto in una salvietta.

4. Quanto tempo ci mettono le emorroidi a rientrare?

Sia le emorroidi interne prolassate, che le emorroidi esterne tendono a rientrare da sole nel giro di pochi giorni, massimo una settimana con i trattamenti conservativi, se non vi sono complicanze particolari. Nel caso di manovra manuale per riportare in sede un’emorroide interna, i tempi sono ancora più brevi. Se, però, i sintomi perdurano o peggiorano nel tempo, allora vi è il rischio concreto che le emorroidi siano da trattare medicalmente. 

Fattori quali l’età avanzata, la gravidanza, tendenza al prolasso rettale e malattie infiammatorie dell’intestino possono peggiorare la prognosi e allungare i tempi di rientro delle emorroidi.3,4,5 La ripresa dopo i trattamenti medici e chirurgici è generalmente rapida, sebbene cambi a seconda del tipo di intervento. Ad esempio, i tempi di recupero post-operatorio dopo emorroidectomie effettuate soprattutto con la tecnica a ultrasuoni o radiofrequenza sono veloci e il dolore è minimo. Più complessa e lunga la guarigione da emorroidi prolassate di III grado trattate con mucoprolassectomia. 3

 

Proctologo mostra malattia emorroidaria su modellino anatomico

 

5. Prevenzione e gestione delle emorroidi in situazioni particolari

Le emorroidi sono un disturbo comune e trasversale, la cui prevenzione e gestione dipende da condizioni quali la ricorrenza e il grado di severità del problema, le sue cause, l’impatto sulla qualità della vita. Condizioni predisponenti e fattori di rischio per emorroidi sia interne che esterne, che pertanto necessitano di specifici trattamento e di un’attenzione particolare da parte del medico sono:

  • elevato indice di massa corporea (IMC superiore a 26);
  • stipsi o diarrea croniche, anche legate a malattie infiammatorie dell’intestino;
  • stile di vita sedentario;
  • gravidanza;
  • fattori ereditari;
  • depressione;
  • tabagismo.3,6

In tutti questi casi, la prevenzione delle emorroidi e la gestione delle stesse con rimedi conservativi o interventi medici/chirurgici, rappresenta una sfida da affrontare con il supporto del proctologo/a. Se, infatti, in alcuni casi come la gravidanza, le emorroidi sono un problema transitorio, in altri è cruciale agire in modo strutturale sullo stile di vita. Modificare la dieta, fare più moto, smettere di fumare e via discorrendo, unitamente ai trattamenti medici e alle cure farmacologiche topiche, sono infatti altrettante buone pratiche che aiutano a risolvere le emorroidi una volta per tutte.6 

 

Bibliografia

  1. Gaj F, Candeloro L, Biviano I. Manual reduction in acute haemorrhoids. Clin Ter. 2016 Mar-Apr;167(2):e32-7. doi: 10.7417/CT.2016.1922. PMID: 27212575
  2. Michigan Medicine How to Reduce your Rectal Prolapse (Ultimo accesso 04.05.2023)
  3. Società italiana  di chirurgia colo-rettale Le emorroidi  (Ultimo accesso 04-05.2023)
  4. Healthline Identifying and treating prolapsed hemorrhoids (Ultimo accesso 04.05.2023)
  5. Harvard Health Publishing 6 self-help tips for hemorrhoids flare-ups (Ultimo accesso 04.05.2023)
  6. De Marco S, Tiso D. Lifestyle and Risk Factors in Hemorrhoidal Disease. Front Surg. 2021 Aug 18;8:729166. doi: 10.3389/fsurg.2021.729166. PMID: 34485376; PMCID: PMC8416428.

Dott.ssa Paola Perria

Autore

Dott.ssa Paola Perria

Giornalista e medical writer, si occupa, da oltre dieci anni, di contenuti divulgativi per il web focalizzati su sanità, alimentazione, stile di vita e benessere con un taglio inclusivo.